pensano sempre che i giovani in realta non sappiano nulla dell’amore; e i giovani pensano che i vecchi l’abbiano dimenticato; e, sai, si sbagliano entrambi. Perche pensi che sia importante restare nella Cupola di Eritro, Marlene? Non solo perche ti piaccio, sicuramente.»

«Certo che mi piaci» fece seria Marlene. «Moltissimo. Ma voglio rimanere qui perche mi piace Eritro.»

«Ti ho spiegato che e un mondo pericoloso.»

«Non per me.»

«Sei ancora sicura che il Morbo non ti colpira?»

«Certo che non mi colpira.»

«Ma come fai a saperlo?»

«Lo so, e basta. L’ho sempre saputo, anche quando ero su Rotor. Non avevo alcun motivo di temere…»

«Gia, ma dopo avere saputo del Morbo?»

«Non e cambiato nulla. Qui mi sento perfettamente al sicuro. Ancor piu che su Rotor.»

Genarr scosse la testa lentamente. «Devo ammettere che non capisco.» Studio il volto solenne della ragazza, i suoi occhi scuri seminascosti da quelle splendide ciglia. «Comunque, vediamo se riesco a interpretare il tuo linguaggio corporeo, Marlene. Sei decisa a fare a modo tuo, a qualsiasi costo, e a rimanere su Eritro.»

«Si» rispose asciutta Marlene. «E conto sul tuo aiuto.»

XLI

Eugenia Insigna fremeva di rabbia. Non alzo la voce, ma il tono era veemente. «Non puo farlo, Siever.»

«Puo, eccome, Eugenia» disse Genarr, pacato. «E il Commissario.»

«Ma non e un sovrano assoluto. Ho i miei diritti civili, e tra questi c’e la liberta di movimento.»

«Se il Commissario vuole dichiarare lo stato di emergenza, o generale, o limitato a un’unica persona, i diritti civili sono sospesi. Piu o meno, e questo il succo della Legge Speciale del ‘24.»

«Ma e una presa in giro delle leggi e delle tradizioni esistenti su Rotor fin dalla sua fondazione.»

«Sono d’accordo.»

«E se protestero pubblicamente, Pitt si ritrovera…»

«Eugenia, per favore, ascoltami. Lascia perdere. Per il momento, perche tu e Marlene non rimanete semplicemente qui? Siete le benvenute.»

«Che stai dicendo? Questo equivale all’incarcerazione senza accusa, senza processo, senza verdetto. Siamo costrette a restare su Eritro per un periodo di tempo indeterminato in seguito alla decisione arbitraria e inappellabile di…»

«Per favore, fallo senza protestare. Sara meglio.»

«Meglio, come?» disse Eugenia, sprezzante.

«Perche tua figlia desidera moltissimo che tu lo faccia.»

Eugenia rimase interdetta. «Marlene?»

«La scorsa settimana e venuta da me suggerendomi di manovrare Pitt perche vi ordinasse di restare su Eritro.»

Eugenia accenno ad alzarsi dalla sedia, colma di indignazione. «E tu l’hai fatto?»

Genarr scosse energicamente la testa. «No. Adesso ascoltami. Io ho semplicemente comunicato a Pitt che il tuo lavoro qui era terminato e che non sapevo di preciso se intendesse farti tornare su Rotor con Marlene o se volesse farvi rimanere qui. Un messaggio assolutamente neutro. L’ho mostrato a Marlene prima di inviarglielo, e lei era soddisfatta. Ha detto, testuali parole: 'Se gli darai la possibilita di scelta, ci terra qui'. E a quanto pare, Pitt lo sta facendo.»

Eugenia si abbandono sulla sedia. «Siever, stai seguendo davvero i consigli di una quindicenne?»

«Per me Marlene non e solo una quindicenne. Ma dimmi… perche sei cosi ansiosa di tornare su Rotor?»

«Il mio lavoro…»

«Non esiste. Niente lavoro se Pitt non ti vuole. E anche se ti lasciasse tornare, verresti sostituita. Qui, invece, ci sono delle apparecchiature che puoi usare… che hai usato. In fin dei conti, sei venuta qui perche Rotor non ti consentiva un certo tipo di lavoro.»

«Il lavoro non ha importanza!» strillo Eugenia, cominciando a contraddirsi. «Non capisci che voglio tornare su Rotor per lo stesso motivo per cui Pitt vuole tenermi qui? Vuole distruggere Marlene. Se prima di partire avessi saputo di questo Morbo di Eritro, non saremmo mai venute. Non posso mettere a repentaglio la mente di Marlene.»

«La mente di Marlene e l’ultima cosa che metterei a repentaglio» disse Genarr. «Preferirei rischiare la vita.»

«Ma la sua mente e in pericolo se stiamo qui.»

«Marlene e convinta di no.»

«Marlene! Marlene! Sembra che la consideri una dea. Che ne sa, lei?»

«Ascolta, Eugenia. Ragioniamo. Se la situazione sembrasse davvero pericolosa per Marlene, in qualche modo vi farei tornare su Rotor. Ma ascoltami, prima. Marlene non ha tendenze megalomani, giusto?»

Eugenia tremava. Non si era ancora calmata. «Non so di cosa parli.»

«E incline alle affermazioni grandiose, alle asserzioni fantastiche, chiaramente assurde?»

«Certo che no. E molto assennata… Perche queste domande? Lo sai che le sue affermazioni si basano sempre…»

«Su un fondamento concreto. Lo so. Non si e mai vantata della sua percettivita. Sono state le circostanze, piu o meno, a farla emergere.»

«Si… ma dove vuoi arrivare?»

Genarr prosegui tranquillo. «Non ha mai sostenuto di possedere strani poteri intuitivi? Non si e mai dichiarata certa che una data cosa sarebbe sicuramente successa, o non sarebbe successa, solo perche lei ne aveva la certezza?»

«No, assolutamente. Marlene si attiene ai fatti, alle prove concrete. Non fa affermazioni campate in aria.»

«Eppure in questo caso, forse solo in questo caso, lo fa. E sicura che il Morbo non possa danneggiarla. Sostiene di avere provato questa sicurezza assoluta, questa certezza che Eritro sia innocuo per lei, perfino su Rotor, e dice che e aumentata ora che si trova nella Cupola. E decisa, decisissima, a rimanere qui.»

Eugenia spalanco gli occhi, porto una mano alla bocca ed emise un gemito inarticolato. «Ma… allora…» balbetto. E s’interruppe, rimanendo a fissare Genarr.

«Si?» chiese lui, di colpo allarmato.

«Non capisci? E il Morbo che si sta manifestando, no? La sua personalita sta cambiando. La sua mente ne sta gia risentendo.»

Genarr resto impietrito per un attimo, paralizzato da quel pensiero. «No, impossibile» disse poi. «Nei casi di Morbo che abbiamo avuto, non si e mai riscontrato un fenomeno del genere.»

«La sua mente e diversa da quelle degli altri. Saranno diversi anche i sintomi.»

«No» ripete Genarr, disperato. «Non posso crederci. Mi rifiuto di crederci. Secondo me, se Marlene dice di essere certa della propria immunita, vuol dire che e immune, e la sua immunita ci aiutera a risolvere l’enigma del Morbo.»

Eugenia impallidi. «E per questo che la vuoi qui su Eritro, Siever? Per usarla come uno strumento contro il Morbo?»

«No. Non voglio che stia qui solo per servirmi di lei. Tuttavia, Marlene vuole rimanere, e potrebbe essere uno strumento utile, indipendentemente dalla nostra volonta.»

«E solo perche lei vuole rimanere su Eritro, tu sei disposto a permetterglielo? Solo perche vuole restare per un desiderio perverso che non e in grado di spiegare, e in cui noi due non riusciamo a scorgere un briciolo di logica? Pensi seriamente che dovremmo permetterle di rimanere qui semplicemente perche lei lo desidera? Hai il coraggio di dirmelo?»

«Se devo essere sincero, sono tentato in questo senso» ammise Genarr, con una certa difficolta.

«Facile, per te. Non e tua figlia. E mia figlia. E l’unica cosa…»

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