fotografica, prima di sentire odore di fumo. Strano, non crede?»
«Certo» disse Riker. «…l'ha visto in faccia?»
«No, mi dispiace. Era voltato di schiena. Ricordo la macchina fotografica. Indossava una maglietta bianca e dei jeans. Forse aveva un cappello da baseball. Anzi, ne sono sicura.» Accenno un gesto di disgusto. «Ai miei tempi i giornalisti si mettevano in giacca e cravatta.»
Riker guardo dalla finestra cercando di inquadrare la visuale della signorina Emelda. Non poteva vedere con chiarezza quello che succedeva dall'altra parte della strada, altrimenti non avrebbe scambiato Mallory per un angelo. «A che distanza si trovava il tizio?»
«Era arrampicato sull'albero. Non gliel'ho detto? Si, proprio di fronte a casa mia. Poi e comparso il furgone della televisione e gli altri giornalisti. C'era il nome del programma sulla fiancata, ma non mi ricordo quale, mi spiace. Be', come puo immaginare, ero un po' agitata. I pompieri sono arrivati due o tre minuti piu tardi, per fortuna non era un grosso incendio, grazie a Dio.»
«Amen» disse Riker. «Cosi il tizio con la macchina fotografica si e arrampicato sull'albero prima che arrivasse il furgone della TV?»
«Si, e prima che sentissi odore di fumo.» Emelda si diresse verso la finestra. Indico una quercia vicino al marciapiede, uno dei rari esemplari che sopravvivono in mezzo al cemento. «Quell'albero.»
«Signora?» Duck Boy estrasse il taccuino per gli appunti. «Di che marca era la macchina fotografica?»
Emelda, confusa, si volto verso Riker, come se non capisse che lingua parlasse Duck Boy.
«Lo so,» disse Riker «le macchine fotografiche sembrano tutte uguali.»
«Posso mostrarvi la mia.» La donna si precipito fuori dalla stanza e torno qualche istante dopo con una vecchia Instamatic. «Era piu piccola di questa e forse era di un'altra marca. Poteva essere una Polaroid. Le foto saltavano fuori dal davanti, come la mia. Si sviluppano sotto agli occhi, in un attimo. Vi faccio vedere.»
Duck Boy fu accecato dal flash, immortalato mentre spezzava la matita in due.
Riker usci dall'appartamento di Emelda Winston e attraverso la strada seguito da Duck Boy. Aveva ricevuto un'altra informazione dalla sua testimone e per fatalita, l'uomo che cercava era li. L'ex poliziotto Gary Zappata stava scendendo le scale verso l'appartamento di Sparrow quando l'agente Waller lo afferro per il braccio e lo riporto sul marciapiede.
«Fatti da parte, ho da fare.» Gonfio il petto per mettere in mostra lo stemma dei pompieri sulla maglietta, come se fosse il suo lasciapassare.
Probabilmente Zappata era stato costretto a consegnare il distintivo e il tesserino in seguito al suo comportamento sulla scena del delitto. Ben presto lo avrebbero accusato di condotta irregolare e sbattuto fuori anche dai pompieri.
L'agente Waller blocco l'ingresso allo scantinato.
«Fuori dai piedi,» disse Zappata «non farmelo ripetere.»
Per nulla impressionato, il poliziotto rispose scolandosi la lattina di aranciata. Waller stava vincendo. Figlio purosangue della citta di New York, addento il panino e guardo il cielo, ignorando l'ex poliziotto.
Zappata si volto e vide i due detective avvicinarsi al marciapiede.
Indico l'uomo piu vecchio urlando: «Ehi, sbirro!».
Riker rispondeva raramente quando si rivolgevano a lui in quel modo, e gli piaceva ancor meno quel tono di comando. Fece un gesto come per allontanare Zappata e disse: «Qualunque cosa tu voglia da me puo aspettare».
Riker s'infilo nella volante di Waller e fece cenno a Duck Boy di imitarlo. «Hai preso nota di tutto?»
«Tutto cosa?»
«Il gruppo teatrale di Sparrow. Voglio i nomi di tutte le persone presenti alle prove generali. I giornalisti erano sul posto prima che arrivassero i pompieri. La signorina Emelda non e stata rapidissima a dare l'allarme, ma i pompieri non avrebbero dovuto arrivare dopo i giornalisti. Devi scoprire perche il furgoncino della televisione si trovava in zona. E ascoltami bene: me ne frego se dovrai prostituirti per ottenere l'informazione, ma mettiti il preservativo quando scopi con i giornalisti. Non si sa mai, con quei bastardi.» Riker si allungo per aprirgli la portiera. «Vai, muoviti.»
Il giovane detective usci e si mise a correre. Duck Boy, pulcino alla carica.
Il detective Riker scese con calma dalla macchina.
Gary Zappata lo stava aspettando.
Il detective guardo l'orologio. Tanto per chiarire chi, fra i due, non avesse tempo da perdere. Poi fisso il pompiere, come se solo a quel punto si fosse accorto di lui.
«Cosa c'e?»
Zappata indico Waller. «Non mi lascia entrare.»
«Sono gli ordini.» L'agente Waller indico il nastro che delimitava la zona. «Solo gli agenti della Sezione Crimini Speciali possono entrare, i pompieri imbecilli, no.»
Riker lancio un'occhiata di avvertimento a Waller. Non conosceva Zappata, l'ex mina vagante del distretto. Un ex poliziotto fuori di testa troppo pericoloso sia come amico sia come nemico.
«Dove diavolo e la tua collega?» chiese Zappata.
Piu o meno in quell'istante, Mallory stava entrando nei magazzini Macy alla ricerca della puttana piu alta di New York. «Ha da fare, e anch'io.»
L'idea di mettere quell'uomo sulla lista dei sospetti lo solleticava. Zappata aveva le palle per battere una girl scout in un combattimento leale?
Indeciso, Riker cerco una sigaretta. Poi, lentamente, pesco nelle tasche alla ricerca dei fiammiferi, solo per far innervosire il pompiere. «Hai un minuto del mio tempo.» Come previsto, si imbestiali, le mascelle erano talmente contratte che tremavano. Erano quelli i momenti in cui Riker amava davvero il suo lavoro.
«La tua collega mi ha fatto sospendere» disse Zappata. «Credo di averle pestato i piedi l'altra notte.»
«Si, ho sentito che hai giocato a fare il detective.»
«Quella stronza ha…»
«Non e stata lei, non e una spia.»
«E allora come e successo?»
«Se ti impegni puoi arrivarci da solo. Piuttosto, cosa mi dici della lampadina sulla porta d'ingresso?»
«Cioe?»
«Zappata, ho una testimone che sostiene che la luce era spenta quando sono arrivati i pompieri. Ora, non credo che voi vi portiate delle lampadine di riserva, quindi immagino che qualche idiota abbia pensato che la lampadina fosse solo svitata, cosi l'ha riavvitata, capisci… E in effetti la lampadina non era rotta, ma solo svitata.»
Riker sapeva di aver fatto centro. Zappata lo fissava con gli occhi sbarrati. «Ma questo pompiere cosi stupido non si e preoccupato di comunicarlo ai poliziotti. Credo abbia pensato che non ci interessasse sapere che l'assassino era uno sconosciuto che si nascondeva al buio dietro i sacchi della spazzatura. Sicuramente preferivano pensare che Sparrow avesse aperto la porta a qualcuno che conosceva. Tanto per perdere qualche giorno prezioso indagando a partire dai presupposti sbagliati.»
Riker non odiava nessuno piu di Zappata. Se Sparrow fosse stata tirata giu in tempo, probabilmente adesso non sarebbe in coma in un letto d'ospedale.
Ma Riker non aveva ancora finito. «Immagino che quel pompiere idiota si sia tolto i guanti prima di toccare la lampadina.» Fece una pausa. «Waller, chiamami un tecnico della Scientifica.» Indico il lampadario sulla porta. «Fagli prendere la lampadina e prelevare le impronte.»
Riker volto la schiena a Zappata e s'incammino verso l'appuntamento successivo, su Avenue A, dove aveva in mente di uccidere una ragazzina di dieci anni per la seconda volta.
La porta si apri ed ebbe inizio la carneficina. Due donne furono spinte di lato e un uomo cadde in ginocchio. Fare spese in citta non era un giochetto per turisti, ma una lotta senza esclusione di colpi. Dietro agli espositori, uomini e donne eccitati affrontavano i nemici. Avanzava l'orda dei clienti e in mezzo a loro c'era una bionda in occhiali da sole Armani. Mallory era un poliziotto atipico anche nel look. La maglietta di seta leggera, la giacca di