lino, i jeans, erano tutti di sartoria. Mallory non indossava niente che non fosse fatto su misura. Con gli occhiali a nascondere gli occhi verdi, non aveva nulla in comune con la ragazzina rabbiosa che un tempo aveva eletto i grandi magazzini Macy come base per i furti commissionati da un travestito. La venerazione di Tall Sally per qualsiasi vestito provenisse da Macy era totale. E pagava bene. Col tempo, i commessi avevano imparato a riconoscere Kathy Mallory, un'abile ladra di appena dieci anni. A volte si sporgevano dal bancone per salutare quella bambina pestifera. E questo confondeva Kathy, perche andava da Macy soltanto una volta la settimana e non era mai stata beccata. Come facevano a riconoscerla? Era una bambina e non aveva capito che i suoi occhi e la sua bellezza la rendevano unica. Passava accanto a molti specchi, ma non si guardava mai. Scoprire che i commessi potevano riconoscerla era stato uno shock. Un giorno, pensando che fossero i vestiti sporchi a renderla visibile, Kathy si era preparata con cura. Aveva raccolto i capelli luridi sotto un cappello da baseball. Aveva indossato un paio di jeans appena rubati e un paio di occhiali firmati con la montatura dorata, occhiali che nessuno dei clienti di Macy avrebbe potuto permettersi. A quel punto si era sentita davvero invisibile.

Quindici anni dopo, Kathy Mallory indossava occhiali da sole ancora piu costosi, ma i commessi non erano piu quelli di un tempo. Scruto le facce sconosciute alla ricerca di una commessa altissima, quasi due metri, con i lunghi capelli biondo platino. Trovo Tall Sally dietro un bancone di cosmetici. Ecco un sogno che era diventato realta. Finalmente Sal poteva rubare tutti i cosmetici del mondo, senza bisogno di aiuto. Con una voce in falsetto chiese: «Posso aiutarla, signorina?».

Non mi riconosci, Sal?

No. Gli occhi grigi, appesantiti dal mascara, non l'avevano riconosciuta.

Mallory mostro distintivo e tesserino. «Sono venuta per Sparrow.»

«Mettilo via.» La voce di Tall Sally si fece piu profonda, la voce di un uomo. «Perche mi state sempre alle calcagna? Vedo l'agente per la liberta vigilata una volta la settimana.»

Mallory abbasso il tesserino. «Il tuo principale e al corrente dei tuoi precedenti?»

Sal aveva mentito sulla domanda di assunzione, aveva omesso gli arresti per rapina e corruzione di minore.

Mallory poso la cartelletta di cuoio sul bancone tenendo il cartellino bene in vista. Sal lo fissava come se dovesse esplodere da un momento all'altro.

«Sparrow lavorava con te» disse Mallory. «Questo ti rinfresca la memoria?»

«Siamo in un grande magazzino, dolcezza. In che settore lavorava? Non mi pare di ricordare quel nome.»

E di me ti ricordi, Sal? Ti ricordi di avermi abbandonato?

Mallory alzo la voce: «Tu e Sparrow siete state arrestate per prostituzione. Lavoravate sullo stesso marciapiede. Non cercare di fregarmi!».

«Be', una volta conoscevo un sacco di puttane. Credi che me le ricordi tutte?»

«Il direttore del personale sa che sei un uomo?»

Sal sbottono la camicetta e le mostro un seno formidabile. «Non ho niente da nascondere, non so se mi spiego.»

«Hai cambiato sesso?»

Tall Sally annui.

L'agente della liberta vigilata aveva sorvolato su quel particolare. Mallory sapeva che il ladro era stato arrestato quando era ancora un uomo. L'intervento doveva essere una faccenda recente. «Un intervento costoso. Non si mette da parte una cifra simile lavorando nella lavanderia del carcere. Oggi rubi da sola o usi ancora dei ragazzini?»

«Avevo qualche soldo da parte.»

In altre parole, aveva rubato un bel po' di soldi. Mallory ricordava Sal che, tenendo i ferri da scassinatore appena fuori dalla sua portata, la minacciava: «Bambina, se ti prendono dimentica il mio nome o ti concio da buttare via». Kathy Mallory, che all'epoca aveva soltanto dieci anni, con un balzo aveva afferrato i grimaldelli e aveva scassinato un furgone a tempo di record. L'allieva aveva superato il maestro.

Ti ricordi di avermi abbandonata?

Anche quella volta il travestito si era tenuto a distanza di sicurezza, mentre Kathy rubava per lui. Quella volta caricava videoregistratori in un carrello della spesa.

Non appena aveva visto la volante, Tall Sally era montato tranquillamente in auto e, senza nemmeno un'infrazione al codice della strada, se l'era filata.

Due agenti avevano visto Kathy dentro al furgone delle consegne, nessun posto dove nascondersi, nessun posto dove scappare. La piccola ladra aveva sollevato la mano e salutato. Con un sorriso, i poliziotti avevano ricambiato il saluto e se n'erano andati. E dopo tutti quegli anni, Tall Sally non riconosceva quella bambina ormai cresciuta, che ancora lo odiava.

«Allora e una coincidenza» disse Mallory. «Tu ti sei fatto la vagina e Sparrow un naso nuovo.»

«Quella troia drogata si e rifatta il naso?» Tall Sally parlava di nuovo in falsetto: quelli erano discorsi da donne.

«E com'e?»

Mallory capi che le due prostitute non si frequentavano da tempo. Tall Sally era sempre stata una pessima bugiarda, ricamava troppo sui dettagli. Ma non quella volta. Tall Sally non aveva mai visto la faccia nuova di Sparrow.

Lungo Avenue A, uomini mezzi nudi perforavano con il martello pneumatico il marciapiede di fronte alla libreria. Respiravano polvere, come Riker che esaminava i titoli dei libri usati in vetrina. Sarebbe stato il primo cliente della giornata.

John Warwick camminava verso di lui, magro e stanco, lento come tutti i vecchi.

Inclinava la testa bianca per non incrociare lo sguardo dei passanti. Si fermo sulla porta del negozio senza notare il detective.

«John, ti ricordi di me?»

Il libraio si volto verso la vetrina e si rivolse all'immagine riflessa del detective. «Riker, quanto tempo e passato, quattordici, quindici anni?»

«Credo di si. Sono venuto per quel libro, il vecchio western che hai tenuto da parte per Lou Markowitz.»

Il libraio indietreggio, sulla difensiva.

«Non e in vendita. Appartiene alla ragazzina.»

«E morta,» menti Riker «e lo sai.»

Warwick scosse la testa. Dopo quindici anni era ancora convinto che la bambina si fosse solo persa. Quasi la verita.

«Allora, ce l'hai ancora tu?» Impossibile, visto che Riker aveva trovato il libro a casa di Sparrow.

«Certo che ce l'ho io. Credi che lo darei a qualcun altro?»

«E finita, John. La bambina non tornera.» Poi gli chiese: «Quand'e l'ultima volta che qualcuno ti ha domandato il libro?».

«Tutti i giorni, nelle ultime due settimane.» Warwick strizzo gli occhi. «Una stangona bionda.»

Evidentemente non stava descrivendo Mallory.

«Sparrow» disse Warwick. «Si chiama cosi. Lo ha scritto su un pezzo di carta, e anche il numero di telefono. L'ho buttato…»

«Ma prima di questa donna nessuno si e fatto vivo, giusto? Niente per quindici anni?»

«La bambina e viva» disse Warwick. «Tu non l'hai trovata, nessuno avrebbe potuto riuscirci… nessuno.» Le braccia magre si incrociarono sul petto come uno scudo. «Non puoi avere quel libro.»

Riker aveva alcune domande a proposito di Sparrow. Doveva capire cosa fosse successo negli ultimi giorni della sua vita, ma non poteva interrogare quell'uomo in maniera ufficiale. Considerati i precedenti psichiatrici di Warwick, avrebbe creato soltanto guai. «John, possiamo sederci e parlarne con calma? Solo qualche minuto poi me ne vado, prometto…»

Warwick estrasse un fazzoletto di lino grigio. Si tolse gli occhiali e fece finta di pulirli, cercando qualcosa da dire. «Markowitz mi ha fatto passare parecchi guai, non e stato facile trovare quel libro. Mi ha detto di…»

«E morta. Non tornera per il libro.»

«Non puoi averlo!» urlo Warwick, poi incurvo le spalle guardando furtivamente a destra e sinistra. «Perche

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