«Potresti dirmi cosa succede nel secondo libro?»

«Si.» Riker si mise a sedere su una sedia pieghevole di metallo, sollevato.

«E passato un po' di tempo. Ti ricordi la trama del libro?»

Charles annui: «Un ragazzino di quindici anni uccide un uomo per strada».

«Un uomo disarmato. Ma nel libro successivo si scopre che l'uomo era armato e che quindi si e trattato di uno scontro corretto.»

Riker controllo la porta dell'ufficio. Si assicuro che fossero soli e continuo: «Il ragazzino ha preso la pistola dell'avversario, molto piu bella della sua. Lo sceriffo Peety ignora l'esistenza della seconda pistola perche al suo arrivo Wichita l'ha gia nascosta nei pantaloni. Nel secondo libro hanno un anno di piu,» disse Riker «lo sceriffo Peety e il ragazzino. Wichita ha vinto un altro scontro a fuoco e ha ucciso un'altra persona.»

Riker guardo di nuovo la porta, ben sapendo che se Mallory gli fosse arrivata alle spalle, lui non se ne sarebbe accorto: aveva un passo felino. Torno a Charles e alla sua storia. «Ormai il ragazzino e famoso, un vero pistolero. Alla fine del primo libro lo sceriffo lo ha spinto in un canyon, un salto nel vuoto. Il ragazzino e precipitato nel canyon, con il cavallo e tutto il resto.»

«Ma e sopravvissuto.»

«Si, e anche il cavallo. Sono caduti nel fiume, che li deposita a riva privi di sensi. Una ragazza indiana trova Wichita e lo porta al suo accampamento. Hanno la stessa eta, sedici anni. Nell'ultima pagina lo sceriffo e di nuovo a caccia di Wichita, e la ragazza lo aiuta a scappare, buttandosi sotto gli zoccoli del cavallo dello sceriffo lanciato al galoppo.» Allargo le braccia come a dire: 'Capito come funziona?'. Getto la borsa a Charles. «Tu e Geldorf potete finire di riempire la parete. Gioca a fare il detective. Divertiti.»

Charles era perplesso. L'espediente del colpo di scena finale spiegava perche la piccola Kathy Mallory leggesse e rileggesse libri del genere.

La teoria del libraio, quella della bambina che cerca rifugio in un mondo fittizio, non reggeva. Charles osservo gli scaffali pieni di riviste specializzate e manuali. Mallory non leggeva romanzi. Anche da bambina era sempre stata razionale e concreta. E malgrado si fosse precocemente appassionata al genere western, Louis sospettava che la bambina guardasse i vecchi film in televisione solo per godere della sua compagnia. Ma, per quello che Charles sapeva della guerra consumatasi tra padre e figlia adottiva, la piccola Kathy avrebbe preferito morire piuttosto che ammettere di aver bisogno di lui.

Durante tutti gli anni che avevano vissuto insieme, lei aveva tenuto Louis a distanza, si era sempre rivolta a lui chiamandolo 'Sbirro' oppure 'Markowitz'.

Charles si chiese se Mallory se ne fosse pentita. Forse la risposta era si.

Il tenente Coffey e il detective Janos alzarono lo sguardo quando Duck Boy comparve sulla porta e rimase li, impalato. Aspettava di essere notato.

Coffey lo fece entrare. «Cosa c'e, ragazzo?»

«Signore, ho finito con le scartoffie» e gli allungo un plico di carte.

«Se questo e il rapporto sul magazzino…»

«No, signore, e qualcosa che ha richiesto il sergente Riker, ma non riesco a trovarlo, lo vuole lei? Qualcuno lo vuole?»

Il tenente prese il rapporto, fissando nella mente il vero nome di Duck Boy stampato sulla prima pagina. Poi lo getto nella cassetta dei documenti 'in uscita' sulla sua scrivania. «Deluthe, hai fatto un buon lavoro oggi. Ma le scartoffie d'ora in poi toccano a Riker e Mallory.» Si volto verso Janos. «Ti hanno dato un indirizzo?» Dal suo tono si capiva: Non voglio sapere dove sono.

Il detective annoto l'indirizzo su un foglietto e disse a Deluthe: «Li puoi trovare qui».

Deluthe fisso il rapporto nella cassetta. «Cosi preferisce che siano loro a non leggerlo?»

Jack Coffey si allungo sulla sedia e sorrise. Il ragazzo ragionava. Si era guadagnato la loro attenzione. «Va bene, siediti.»

Ronald Deluthe si sedette accanto a Janos.

«Puoi fare rapporto a me, ma dimmi solo le cose principali» spiego Coffey.

«Sissignore, ho parlato con i giornalisti. L'altra notte erano in zona, seguivano una pista. Per questo sono arrivati prima dei pompieri.»

«Che tipo di pista?»

«Qualcuno ha telefonato con una soffiata un'ora prima del delitto. Il programma televisivo ha un numero verde per questo genere di chiamate. Ma quella non era la prima telefonata che hanno registrato…»

Janos si sporse in avanti. «L'emittente televisiva ha registrato le chiamate? Il direttore non ha detto nulla a Mallory. Bastardi.» Diede una pacca sulla spalla di Deluthe: «Bel lavoro ragazzo».

«Grazie signore.» Deluthe continuo a elencare i fatti: «Hanno avuto un'altra soffiata, un omicidio a pochi isolati dalla scena del delitto, una settimana prima, ma era una bufala».

«Allora proseguiamo» disse Coffey.

«Sissignore. La stessa persona ha telefonato per avvertirli dell'omicidio di Sparrow. Questa volta non ha indicato un nome ne un indirizzo. Ha detto soltanto di seguire il fumo. Non avevano intenzione di mandare l'unita mobile, quel tipo li aveva gia presi in giro una volta. Ma siccome in citta non succedeva niente di piu interessante, alla fine sono andati a vedere.» A quel punto Deluthe si rese conto che l'attenzione stava calando. Si schiari la voce: «E tutto».

Janos mise la mano carnosa sul braccio di Deluthe. «Torna indietro. E la prima telefonata, il finto omicidio?»

«E stato cinque o sei giorni fa. L'informatore ha fornito un nome e un indirizzo precisi. Ma quando i giornalisti sono arrivati a casa della signorina Harper, i vicini hanno detto che era in vacanza alle Bermuda. Poi i giornalisti sono andati alla polizia e un sergente ha confermato. La signorina Harper era andata…»

«Un momento.» Coffey prese il rapporto dalla cassetta. «Come faceva il poliziotto a sapere dove fosse la donna? La signorina Harper aveva sporto qualche denuncia?»

«Non lo so, signore. Ho parlato solo con i giornalisti.»

Il detective Janos scosse la testa. «L'hai detto a Mallory e a Riker?»

«Era nel rapporto, ma io…»

«Si, si, d'accordo.» Janos passo dietro il tavolo e osservo le pagine da sopra la spalla del tenente. «Qui c'e l'indirizzo. Chiedero un mandato di perquisizione per l'appartamento della Harper. Vale la pena dare un'occhiata. Forse Mallory aveva ragione a pensare che sia un serial killer.»

Jack Coffey fece finta di non sentire. Rivolse un sorriso a Deluthe. «Bel lavoro, bravo davvero. Cosi abbiamo una cassetta con la voce dell'assassino?»

«Nossignore. Ne ho chiesta una copia al direttore, ma ha detto che comprometterebbe l'integrita…»

«Janos!»

«Si, capo?»

«Portami quella cassetta.»

Charles fisso le vecchie fotografie scattate dopo che il corpo era stato adagiato a terra. Tra le squallide cose di Natalie, l'unico indizio di speranza erano i vasi da fiori; ognuno conteneva un bocciolo rosso, la promessa di una rosa. Charles covava sentimenti protettivi nei confronti di quella donna morta vent'anni prima, per la quale Riker e Mallory mostravano cosi poco interesse. Per questo Charles aveva sviluppato una sorta di alleanza con Lars Geldorf.

«Non sono sicuro di seguirla.» Il detective in pensione percorse tutta la parete rivestita di sughero con un atteggiamento da ispettore generale.

«E un omaggio a un vecchio amico» disse Charles Butler. «Conosceva il primo comandante della Crimini Speciali?»

«Lou Markowitz?» disse Geldorf. «Si, l'ho incontrato una volta. Aveva visto la scena del delitto e si era fermato per parlare con il mio collega. Davvero un grande poliziotto. Fu un enorme piacere incontrarlo.» Si volto verso il muro. «Scusi, diceva?»

«L'ufficio di Louis aveva una parete di sughero come questa. Mi ci e voluto un po' per capire come

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