dei giornali scandalistici che parlavano del caso Sparrow.
A questo punto poteva anche morire.
Janos torno alla macchina e Mallory pago i tre dollari d'ingresso, poi oltrepasso una tenda ed entro in una stanza buia che puzzava di fumo e sudore. C'erano una ventina di sedie, ma soltanto due persone guardavano lo schermo. Un uomo si alzo dalla sedia borbottando: «Che razza di boiate…». Non si aspettava certo che
Adesso Mallory era sola, e un osservatore attento avrebbe riconosciuto subito la sua espressione: era quella di una bambina ostinata. Sedeva composta, gli occhi incollati allo schermo, concentrata. Aspettava Sparrow. Aveva aspettato per anni.
Una vecchia apparve sul palcoscenico in compagnia di una giovane attrice, molto diversa dalla ragazza in coma all'ospedale. La voce che Mallory udi, suonava familiare.
Sparrow indossava quel costume quando l'avevano trovata appesa al soffitto. L'accento del Sud era scomparso e un bravo chirurgo l'aveva ringiovanita, fin troppo, per la parte di Olga. Erano passati anni dall'ultima volta in cui Mallory l'aveva osservata con attenzione. Ora noto un altro cambiamento, qualcosa che non dipendeva dagli interventi di chirurgia plastica. Sparrow era illuminata dall'interno, un fuoco nuovo. Perfino gli occhi erano tornati quelli di una volta, chiari, brillanti, gli occhi di qualcuno che vede il mondo per la prima volta. Ricominciava, una nuova giovinezza. La notte che l'aveva incontrata per la prima volta, Sparrow era cosi.
Era inverno, una improvvisa tempesta di neve, e Kathy Mallory, febbricitante, si era rifugiata in una cabina telefonica. In tutta New York, era l'unica cabina che avesse una porta adatta a proteggerla dalla neve. Aveva inserito una moneta nella fessura, niente piu che un'abitudine, un rituale al quale si aggrappava.
A mille miglia di distanza, anni prima, una donna morente le aveva scritto un numero di telefono sul palmo della mano. Alla fine di quella giornata terribile solo le ultime quattro cifre erano ancora leggibili. E Kathy aveva obbedito, anche molto dopo che la madre era morta. Ormai aveva dimenticato la ragione di quelle telefonate, ma continuava a inventare numeri per rimpiazzare i tre che mancavano. Ogni volta che rispondeva una voce femminile, la bambina pronunciava le parole di rito:
Click. Un altro legame spezzato, un'altra donna in lacrime. Un'altra speranza infranta.
Aveva la febbre alta, le tremavano le mani mentre infilava le ultime monete, un'ultima chiamata:
Fra mille donne, solo Sparrow aveva risposto: «Dove sei piccola? Vengo a prenderti». Quella donna aveva il dolce accento del Sud, sembrava la voce di sua madre.
Solo la speranza aveva impedito a Mallory di scivolare nel sonno e morire mentre aspettava che quella donna venisse a prenderla. Le si chiudevano gli occhi quando aveva visto un'ombra avvicinarsi al vetro appannato della cabina. Sparrow correva in suo aiuto sotto la neve. Aveva raccolto la bambina tremante, l'aveva avvolta nella pelliccia sintetica e nel calore del suo corpo profumato. Kathy aveva pensato che la mamma fosse tornata per riportarla a casa, che il suo incubo fosse terminato, per sempre. Quella notte, la tempesta di neve, la testa poggiata sul petto tiepido di una puttana: il momento piu bello che Mallory ricordasse.
«La vita non e ancora finita» disse l'attrice sullo schermo.
Si soffocava dal caldo nel piccolo cinema, eppure Mallory rimase al suo posto fino alla fine, nell'oscurita piu totale, aspettando di rivedere il video dall'inizio. Per continuare ad alimentare il suo odio nei confronti di Sparrow.
Riker aveva gia fatto richiesta perche i due casi confluissero in un'unica inchiesta, ma aveva perso. Avrebbe preferito che se ne occupasse Mallory… Ma non si era ancora presentata. Arrivare in ritardo a un appuntamento non era da lei. Era ossessionata dalla puntualita.
Indossava ancora gli occhiali da sole quando entro nell'ufficio di Jack Coffey e prese una sedia senza che nessuno la invitasse a sedere. Riker sorrise pensando che l'avesse imparato da lui.
Il tenente Coffey si allungo sulla sedia, guardando l'orologio per sottolineare il suo ritardo. «Riker mi ha detto che lo spaventapasseri ha un debole per le donne bionde, aspiranti attrici.»
«Proprio cosi. Le vittime sono tutte sosia di Natalie Homer.» Mallory sembrava annoiata. Afferro un giornale dalla pila ammucchiata in un angolo del tavolo. «Il caso Homer e il punto di partenza per le impiccagioni dello spaventapasseri.»
Il tenente non abboccava, ma il gioco non era ancora finito. Rimase in silenzio, aspettando che Mallory continuasse. Poi cedette e parlo per primo. «Lo spaventapasseri sta copiando il delitto di Natalie Homer, e lo copia male» disse il tenente. «Evidentemente, non e mai stato sulla scena del delitto.»
«Io dico che c'e stato.» Mallory abbasso gli occhiali da sole per osservare un articolo che la interessava.
«Troppe cose non quadrano» disse Coffey. «Tutte quelle candele, il cappio diverso… Sono convinto che lo spaventapasseri non abbia mai visto la scena.»
«Non sono d'accordo» disse una voce con tono amichevole. Coffey ruoto la sedia e si ritrovo a fissare quell'uomo alto la cui testa sfiorava lo stipite della porta. Mal interpretando lo sguardo di sorpresa del tenente, Charles Butler ricambio lo sguardo e chiese: «Sono in anticipo?».
Il tenente, con tutta probabilita, si chiedeva per quale motivo un civile fosse stato invitato a partecipare alla riunione. Riker si preparo ad assistere a una sfuriata del capo. Mallory l'avrebbe lasciato fare e poi avrebbe sganciato la bomba: la presenza del tenente Loman sul luogo del delitto di Natalie Homer.
Non c'erano sedie libere e Charles Butler, con la sua altezza, faceva sembrare persone e mobili innoque miniature. Si appoggio alla parete, sperando cosi di apparire piu piccolo. «Le incongruenze sono comprensibili.»
Il tenente sorrideva, con poca convinzione. «Dunque sei d'accordo con Mallory?»
«Del tutto d'accordo» rispose Charles. «Lo spaventapasseri si basa su ricordi di vent'anni fa, probabilmente distorti. Se non altro ha un'idea di quante mosche c'erano sulla prima scena del delitto. Se ho capito bene, le ha portate in un barattolo.»
Coffey squadro Mallory accusandola di aver violato il segreto d'ufficio, ma prima che potesse aprir bocca, Mallory disse: «E il nostro consulente psicologico. So quanto detesti lo strizzacervelli del dipartimento».
Il tenente annui. Lo psicologo ufficiale della Crimini Speciali era un vero incompetente, che oltretutto stava antipatico a tutti. Un anno prima aveva offerto quel lavoro a Charles Butler, per poi scoprire che la citta di New York non poteva permettersi uno psicologo con piu di una laurea. «Peccato che non possiamo permettercelo.»
«Non e un problema.» Mallory torno ad armeggiare con il mucchio di giornali. «Non puo guadagnare altri soldi questo semestre.»
«Giusto» disse Charles. «Per via delle tasse. Sono a vostra totale disposizione, gratis.»
Tanta disponibilita insospetti il tenente.
Mallory piego l'ultimo giornale della pila. «Qui non c'e niente su Kennedy Harper, e i giornalisti continuano a parlare di gioco sessuale a proposito di Sparrow. Come se si fosse trattato di un incidente. Charles pensa che questo spingera lo spaventapasseri a commettere altri omicidi. Potrebbe succedere in qualsiasi momento.»
Riker capi che quell'opinione era una novita per il consulente psicologico. «Chiunque legga i giornali pensera che a essere in pericolo siano solo le prostitute» disse. «Dobbiamo organizzare una conferenza stampa.»
«D'accordo» disse Coffey. «Sportivamente, daremo alle
«E una mia impressione, ma credo che voglia mettere alla prova la polizia.»
«E sta gia puntando la sua prossima vittima» disse Mallory. «Non c'e tempo da perdere.»
Coffey scosse la testa. «Non possiamo gettare nel panico tutte le donne bionde di New York, solo quelle che corrispondono al profilo delle vittime, e non dobbiamo accennare alla stampa del caso di Natalie Homer.» Si volto