su uno schizzo d'unto e cade a faccia in giu.»

Deluthe era scettico. «Come fa a sapere che e caduta, e a faccia in giu, poi!»

«Logico» disse Charles. «Se i dettagli quadrano non puo che essere successo cosi. Posso?» Prese il grembiule, poi lo appoggio sul pavimento. «Natalie e a terra, non si muove. Probabilmente ha battuto la testa contro il bordo della cucina a gas. La frattura del cranio non puo essere stata provocata da una padella, che avrebbe causato un'infossatura sulla superficie del cranio.» Si rivolse a Deluthe. «Hai notato che la mia pozza di unto e piu piccola della tua. E coperta dalla pettorina del grembiule.» Indico la foto. «I bordi della macchia non sarebbero cosi netti se Natalie avesse lottato, quindi era senza conoscenza quando l'assassino l'ha trascinata sul pavimento.» Charles si abbasso e trascino il grembiule verso di se. Quando lo raccolse, la chiazza bagnata aveva la forma e la grandezza della macchia sul grembiule di Natalie Homer.

«E questo e tutto.» Charles si rivolse a Deluthe in tono di scusa. «Sono sicuro che ci saresti arrivato anche tu, ma probabilmente non hai mai cucinato, vero?»

Il pavimento era stato lavato da poco e aveva lo stesso odore dell'obitorio. Riker poteva sentire Charles Butler che parlava con il giovane medico nel corridoio dell'ospedale. Il movimento degli occhi di Sparrow era involontario. Riker lo sapeva, ma forse quell'espressione era una finestra sulla sua mente, su quel poco che ne rimaneva. La tentazione di abbassarle le palpebre era forte, ma si trattenne. Sparrow non era ancora morta. Il detective sedeva accanto al letto, facendo a pezzetti il modulo con cui l'ospedale richiedeva ulteriori dettagli sull'identita della paziente. Conosceva il suo nome completo, ma non l'avrebbe mai rivelato. Pioveva la notte in cui Sparrow glielo aveva detto. Riker le aveva offerto riparo e una tazza di caffe in macchina. Era stata malata, dimagriva a vista d'occhio. Temeva di essere sul punto di morire, e ancora non gli aveva spiegato cosa voleva che scrivessero sulla sua tomba. Avevano riso di quella macabra conversazione.

Sparrow, era tutto cio che voleva sulla lapide, niente date, nessuna frase.

Solo quel nome scritto a caratteri cubitali, come un manifesto di Las Vegas. Era tipico di Sparrow, immaginare che tutti i visitatori del cimitero avrebbero saputo chi era, chi era stata…

Charles Butler entro nella stanza e chiuse la porta senza rumore, come se Sparrow potesse in qualche modo essere disturbata. «Avevi ragione su quel dottore. Odia i poliziotti, ma la sta curando al meglio. Fa di tutto per tenerla in vita.» Indico il supporto accanto al letto. Reggeva un sacchetto di plastica con un liquido che scendeva nelle vene di Sparrow. «E un antibiotico per combattere l'infezione. E intubata perche un polmone ha subito gravi danni. Sembra che questa donna abbia avuto una vita molto difficile. Il dottore pensa che avesse problemi respiratori cronici.»

Riker annui. «D'inverno era sempre malata.»

«E poi ci sono i danni causati dalla droga e dalla malnutrizione. Considerando che faceva la prostituta, il dottore pensa che una malattia venerea sia la causa dei danni al fegato. Non si tratta soltanto del coma, c'e un insieme di complicazioni.» Appoggio una mano sulla spalla del detective. «Mi dispiace, davvero.»

Riker fissava Sparrow, la sua amica stava morendo. «Puo sentirci? Forse il suo cervello non ha smesso di funzionare.»

«E possibile.» Charles osservo i macchinari vicino al letto e i diagrammi sullo schermo. «In questo momento e come se stesse sognando. Con ogni probabilita, stara sognando quando la morte sopraggiungera. Niente dolore, niente paura. Ti solleva saperlo?»

«Si, un po'…» Riker ascolto il respiro meccanico e osservo i tubi che bucavano il corpo di Sparrow.

«Dobbiamo andare» disse Charles. «Ho promesso a Mallory che ti avrei portato a Brooklyn in tempo.»

«D'accordo, arrivo subito.» La scatola di fazzoletti di carta sul comodino era vuota. Riker mise il libro sul letto, poi cerco un fazzoletto nelle tasche.

«Forse posso tirarti su il morale» disse Charles. «Ho scoperto qualcosa su William Heart, il fotografo che ha fatto cadere la macchina fotografica sulla scena del delitto Homer. Ho chiamato una galleria che…» Si fermo. Prese il libro e lo sfoglio. «Hai finito di leggerlo?»

«Non ho neppure cominciato.» Riker tampono la saliva che colava dalle labbra di Sparrow.

«Non posso biasimarti, e scritto da cani.» Charles osservo la donna nel letto. «Immagino che Mallory fosse una bambina quando incontro Sparrow. Doveva avere, quanto, dieci anni? Meno?»

Riker si irrigidi. Aveva bisogno di bere. Non voleva mentire, ma non poteva ammettere la verita, e quel lungo silenzio era gia abbastanza eloquente.

Charles guardo il libro che aveva in mano: «Ho trovato la collana completa di questi western. Li ho letti tutti, ieri notte».

Il fazzoletto cadde a terra. Riker chiuse gli occhi e spero che la sua voce non lo tradisse: «Ti ci saranno voluti cinque minuti».

«Di piu, li ho letti due volte. Continuo a non capire perche Kathy li leggesse in continuazione.»

Charles non stava parlando della Mallory che conosceva, ma della piccola Kathy, una bambina che non aveva mai incontrato. Era gia cresciuta quando Lou Markowitz gliela presento, una poliziotta. Il giorno che si incontrarono, Mallory arrivo nel bar per la consueta colazione con il padre adottivo. Charles si era alzato bruscamente dalla sedia, ansioso di dimostrarsi un gentiluomo. L'aveva guardata per tutta la durata della colazione, aveva fissato i suoi meravigliosi occhi verdi e aveva sorriso, pieno d'imbarazzo ogni volta che lei si ricordava di guardarlo. Ogni singolo gesto di Charles, il cibo che si era rovesciato addosso, il bicchiere che aveva fatto cadere, dicevano una sola cosa: Ti amo da morire, Mallory.

«I suoi gusti in fatto di libri mi lasciano a dir poco perplesso» disse Charles. «Anche all'eta di dieci anni doveva essere decisamente piu intelligente della media.»

Solo il libraio poteva aver rivelato a Charles la passione della bambina per i western. Ma Riker non poteva credere che John Warwick, l'uomo piu paranoico del mondo, si fosse confidato con uno sconosciuto. Ma allora come aveva fatto Charles a scoprire che Kathy conosceva Sparrow?

Charles sfoglio ancora le pagine del libro. «Hai deciso cosa fare? Lo darai a Mallory o lo distruggerai?»

Il detective sorrise, rassegnato, e non scherzava del tutto quando disse: «Charles, tu sei un uomo pericoloso».

«Oh, no, credimi, ho gia bruciato le mie copie. Non ti preoccupare. Le ho buttate nel camino, ieri notte. Credo che Louis abbia fatto lo stesso quando Kathy era piccola. Non voleva prove che collegassero sua figlia con una ladruncola ossessionata dai western. Credo che l'infanzia di Mallory sia stata davvero diversa, piu avventurosa di quanto pensassi. Cosi Louis distrusse tutti i suoi libri? Eccetto l'ultimo?»

Riker annui. Meno informazioni passava a Charles, meno probabilita lui avrebbe avuto di riuscire a collegare gli elementi. «Non posso dirti altro sui libri western.»

«Soprattutto sull'ultimo» disse Charles. «Ti stai appellando al diritto di non rispondere, o qualcosa del genere?»

Riker impiego qualche minuto a digerire la frase. Esisteva ancora qualcuno che non sapesse che lui aveva rubato il libro dalla scena del delitto? Ecco il problema con i crimini commessi d'impulso. Nessuna pianificazione, nessuna idea di come coprire le tracce. E aveva ancora in mano il corpo del reato. Qualsiasi mezza tacca avrebbe fatto di meglio.

«Credo che non sapro mai cosa Mallory trovasse in quelle storie…»

Charles osservo il disegno. In copertina c'era lo sceriffo Peety in sella a un cavallo, due pistole pronte a sparare e il riflesso del sole sul distintivo dorato. «Kathy credeva agli eroi?» domando.

Riker alzo le spalle. Una volta Lou Markowitz aveva detto che Kathy si identificava con i ladri di bestiame e i banditi che assaltavano le diligenze.

Un'infermiera entro nella stanza per lavare Sparrow. I due uomini se ne andarono. Mentre percorrevano il corridoio diretti al parcheggio, Charles racconto a Riker Una capanna ai confini del mondo, un libro della serie che il detective non aveva letto. All'inizio del libro, Wichita Kid era stato morso da un lupo rabbioso, un secolo prima che inventassero il vaccino. Alla fine, il fuorilegge giaceva privo di sensi in una baracca in fiamme, circondata da una folla di contadini con torce e forconi. Un predicatore sosteneva che la donna intrappolata con lui nell'incendio fosse una strega, causa della siccita che stava decimando i raccolti.

«Lascia che indovini» disse Riker salendo in macchina. «Il predicatore riesce a far piovere. L'acqua spegne le fiamme e la siccita e soltanto un brutto ricordo. I contadini sono contenti, decidono di non uccidere la donna, e il predicatore compie un altro miracolo e guarisce Wichita.»

«Niente del genere» disse Charles. «Nel libro successivo, Wichita Kid e ancora avvolto dalle fiamme. Non ha

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