striscia nella palude o nuota nel
«Allora che fine puo aver fatto il corpo?»
«Non puoi trovare la soluzione a qualunque mistero, Charles. Lascia perdere.»
«Ma io ho bisogno di trovare la soluzione.»
Augusta si sposto su una piccola piattaforma, una specie di molo costruito con blocchi di pietra, e da li getto le ali di pollo all'alligatore. Le fauci si spalancarono a mostrare i denti acuminati. Poi si serrarono e l'acqua esplose con improvvisa violenza. Sbuco una coda, che colpi la superficie con la forza di un martello, provocando una cascata d'acqua. Quando la schiuma si dirado, l'alligatore era scomparso. Piccole onde battevano le rive del
Come promesso da Augusta: qualcosa di memorabile.
«Magnifico, no? Se quello stupido di Ray Laurie o di suo fratello Fred sapessero che l'alligatore e qui, domani a quest'ora sarebbe morto. Spero che proteggerai il mio segreto, Charles, e io serbero il tuo.»
«Per la verita, io non avrei alcun segreto se tu non avessi fatto intendere a Lilith che non conoscevo Mallory. A proposito, perche l'hai fatto?»
«Mallory: non riesco ad abituarmi a quel nome. Io la vedo sempre come la piccola Kathy Shelley.»
«Era forse il nome del padre?»
«Non posso esserti d'aiuto in questo. Cass non parlo mai del padre di Kathy. Non so neanche dirti se ci sia stato un matrimonio. Non ho mai pensato di indagare. Cass era incinta di Kathy e usava il suo nome da ragazza quando arrivo qui a fare il medico.»
Mentre la seguiva fuori dalla palude, comprese di aver bisogno di una guida. In quel mondo alieno gli mancava il senso dell'orientamento. C'erano animali che strisciavano, e piante che allungavano le loro verdi braccia verso di lui. Si diede una pacca sulla nuca dove un piccolo insetto l'aveva morso, macchiandosi di sangue il palmo della mano.
Charles cammino accanto ad Augusta fino al punto in cui aveva lasciato scarpe e calzini. «Pensi che il padre avrebbe potuto avere a che fare con la morte di Cass Shelley? Una storia d'amore finita male?»
«No, secondo me non funziona» disse Augusta, guardandogli le calze zuppe e le scarpe rovinate. «Il padre di Kathy era uno di fuori. Non e possibile che sia arrivato qui con una trentina di amici senza che nessuno se ne fosse accorto. D'altronde come avrebbe potuto un forestiero mettere insieme trenta persone del luogo per far loro compiere una cosa del genere?»
«Ma il padre non avrebbe potuto essere uno di Dayborn?»
Augusta scosse il capo. «Cass se ne ando a diciott'anni e non torno finche non ne ebbe ventotto. Tutti gli altri che se ne andarono da Dayborn per frequentare il college non misero piu piede in paese. Tranne Tom, lui torno, ma fu quattro o cinque anni prima di Cass.»
«Ci potrebbe essere un collegamento fra l'assassinio di Cass e quello di Babe?»
«Dubito. Cass non aveva nemici. La sua morte resta un vero mistero. Mentre Babe era una tale carogna che nessuno si e troppo sorpreso del suo omicidio.» Agito con impazienza le mani, come per liberarsi di quell'argomento. «Cosi, dove te ne vai adesso, Charles?»
Esito per un attimo.
«Lascio il bed & breakfast. Henry mi ha invitato a stare da lui, ma non credo voglia che la cosa si sappia in giro.»
Augusta si limito ad annuire, senza esprimere alcuna curiosita. «Be', non sei costretto ad andarci subito, no? Devo riportare il cavallo nella stalla, e dopo di che mi farebbe piacere se restassi a cena con me. E tutto pronto, basta dare una scaldata.»
«Grazie.»
«E poi ti spediro all'emporio di Earl. Ci troverai un paio di jeans della tua misura e forse anche degli stivali robusti.»
Camminarono insieme sul terreno che si faceva piu solido a ogni passo che li avvicinava alla casa.
L'unico accesso a Casa Trebec passava dal cimitero. Qualsiasi altro percorso nel paludoso terreno circostante sarebbe stato ad alto rischio per qualsiasi automobile. Anche per raggiungere Casa Shelley la via era soltanto una. Oltre a quella, c'era la palude e il
«Certo non l'ha buttato nella palude. Se ci nascondi un corpo, dopo un po' riaffiora.»
«E possibile che Cass sia sopravvissuta?»
«No, nel modo piu assoluto.» Augusta in questo era decisa. «C'era troppo sangue. Tom Jessop diede per morta persino Kathy. Cass non puo essere viva.» E, con un'ombra di minaccia, aggiunse: «E che non ti venga in mente di suggerire l'idea a sua figlia».
La figlia di Cassandra Shelley guardo a nord, verso Casa Trebec, nascosta dietro le querce a eccezione della finestra della soffitta. Le nuvole che si riflettevano nel vetro rotondo creavano un'illusione di movimento e di vita all'interno.
Mallory trasporto il corpo del cane nel denso fogliame sul lato opposto della casa di sua madre per impedirne la vista dalla finestra di Augusta, tanto simile a un occhio. Quando era molto piccola, aveva creduto che quell'occhio la seguisse dovunque. Lo ricordava molto bene e, adesso, in qualche recesso della mente immaginava che l'occhio-finestra si ricordasse di lei.
Sedette accanto al cane e percorse con la mano il suo corpo ancora caldo coperto da cicatrici.
Era attenta a ogni suono, a ogni movimento fra gli alberi e nell'erba. L'aria pullulava d'insetti e vibrava per il canto degli uccelli. L'azzurro del cielo si stava lentamente rabbrunendo con il calare della sera. Poteva sentire il mormorio del fiumiciattolo che scorreva di fianco alla casa, il suo sciabordare sui sassi o contro qualche ramo galleggiante.
Gli accordi di una musica fantasma si diffusero dalla finestra alle sue spalle, dolci, semplici note: la lezione di piano d'un bambino. Quando si giro, riempi il vetro della finestra con il ricordo dell'immagine di una donna. Il sorriso di Mallory era sempre stato un po' forzato, mentre la madre, nella finestra nella sua mente, rideva in preda a una gioia assoluta. Gli occhi le brillavano come stelle verdi mentre guardava la figlia: la piccola Kathy; sei anni, quasi sette.
Mallory alzo la mano verso la finestra, e la donna le fece un cenno di saluto. Era troppo doloroso prolungare quell'illusione, e Mallory si stacco dal proprio riflesso. Era di nuovo sola.
Il ricordo della violenza e del terrore rimase con lei ben piu a lungo. Aveva davanti a se l'immagine della madre, con i capelli pieni di sangue, che strisciava sul pavimento verso di lei, la prendeva fra le braccia, tirava fuori un pennarello dalla tasca dell'abito insanguinato e le scriveva un numero di telefono sul dorso della mano. «Corri» aveva detto Cass Shelley alla sua bambina. La piccola Kathy si era stretta alla mamma, terrorizzata, strillando. «Corri!» aveva urlato ancora la madre. E poi l'aveva schiaffeggiata, per la prima volta, per farla andar via.
Mallory giro il viso e guardo il cielo. C'erano piccole luci la in alto che si accendevano una dopo l'altra. Ando a prendere un vecchio telone dal capanno degli attrezzi del giardino e lo uso come sudario per il corpo del cane. Un'ora piu tardi, quando era ormai notte, lo prese in braccio e lo porto nel bosco.
Charles usci dalla porta del Dayborn bed & breakfast con la valigia in mano. Sul portico Darlene Wooley era sprofondata in una delle poltrone di vimini accanto alla balaustra. La lampada sulla sua testa creava ombre impietose sul suo viso stanco.
«Salve» le disse con voce pacata, ma nonostante cio, lei sussulto prima di rivolgergli un debole sorriso.
Charles poso la valigia accanto alla sedia. «Oggi ho incontrato Ira al cimitero. Ho cercato di parlargli, ma temo di averlo sconvolto. Sono davvero spiacente.»
«Non deve.» Fece uno sforzo per mantenere il sorriso, che le scivolo via mentre si guardava le mani intrecciate. «Mi fa molto piacere che lei si sia fermato a parlargli. Alcune persone in paese lo credono completamente incapace di comunicare.»
«Io potrei raccontare loro cose ben diverse.» Betty usci sul portico. Reggeva un vassoio con un servizio da caffe in porcellana. «Ira parlava come un fiume in piena quando era piccolo.»
