I capelli bianchi di Betty avevano assunto un riflesso giallo sotto la luce. La stessa lampada che aveva invecchiato Darlene faceva sembrare l'albergatrice piu giovane dei suoi sessantacinque anni. La carne delle braccia flaccide tremolo sotto le maniche dell'abito quando respinse l'offerta di Charles di portarle il vassoio. Lo poso su un tavolino. «Ho portato una tazza in piu per lei, signor Butler.» Betty si sedette sul dondolo. «Non corra via subito. Si sieda un attimo.»
«Grazie, ben volentieri.» Si sistemo nella poltrona accanto a Darlene e dovette affrontare il solito problema di cosa fare delle sue lunghe gambe.
Scelse di lasciarle allungate sulle assi del portico, fra le due donne. «Cass Shelley era il medico curante di Ira, non e vero?»
Darlene annui. «Cass inizio la terapia quando Ira aveva due anni e pensi che quando ne aveva cinque sapeva gia leggere.»
Un tributo a un bravo medico che per altro attestava il grande impegno di Ira: evidentemente era stato molto motivato a entrare a far parte del mondo.
«Un progresso fantastico.»
«Lo pensavo anch'io. Ma suo padre non era altrettanto soddisfatto. Una sera, mio marito porto Ira a una cerimonia religiosa di guarigione. Ha mai visto uno di quegli spettacoli, tra preghiere e finti miracoli?»
Charles annui mentre cercava di immaginare il terrore di un bambino autistico che, di fronte a un migliaio di persone urlanti, affrontava l'imposizione delle mani del guaritore. In una situazione simile, il solo contatto forzato sarebbe bastato a provocargli una crisi. «Immagino che l'esperienza lo abbia traumatizzato.»
«Altro che!» esclamo Darlene, e nella sua voce vibrava ancora un residuo di rabbia. «Se quella sera non avessi dovuto lavorare fino a tardi, avrei potuto impedirglielo. Ira non fu piu lo stesso, dopo. E poi, con la morte di Cass, peggioro, non disse una parola per tantissimo tempo. Mio marito lo porto dal medico del distretto vicino. Lui tento una nuova terapia, gli faceva delle iniezioni per le allergie.»
«Be', le allergie possono creare problemi ulteriori agli autistici. Loro…»
«Puo darsi» lo interruppe Betty finendo di versare il caffe. «Ma le iniezioni non lo fecero migliorare. Fece progressi solo quando, dopo la morte del padre, Darlene lo iscrisse a una scuola speciale.» Verso panna e zucchero in una tazza e la porse a Darlene. «Ricordo i tempi in cui Ira parlava tanto da stordirti. Quel bambino comincio a parlare quando aveva… quanto, Darlene?»
«Diciotto mesi. Ma parlava
«Eppure aveva tanto da dire» insistette Betty. «Per lo piu, si dedicava ai suoi elenchi e alle sue stelle. Lei prende caffe nero, signor Butler, con tre zollette di zucchero, vero? Oh, si, Ira contava tutto e memorizzava tutto.»
«Una volta,» disse Darlene, piu animata «disegno tutte le stelle che vedeva dalla finestra della sua camera. Fece una mappa che includeva il telaio della finestra e le tendine.»
«Quante cose sapeva sulle stelle!» continuo Betty. «Ancora oggi, non riesco a togliermele dalla testa. Ha presente le vecchie stelle, le stelle fredde? Un
«Che gran momento, vero?» Lo sguardo di Darlene si sposto verso l'ufficio dello sceriffo, sull'altro lato della piazza. La luce era ancora accesa. «Dovrei andare da Tom a scusarmi per avergli fatto una sfuriata. Il giorno in cui prese le difese di Ira…»
«Lascia che racconti io, Darlene.» Betty comincio a far oscillare adagio il dondolo. «Ira era molto piccolo allora. Quanto aveva, cinque anni?»
Darlene annui e Betty continuo: «Eravamo seduti qui, come facciamo sempre dopo cena. C'era anche il vecchio Milton Hamlin. A quei tempi era un cliente fisso. Ora e morto; che liberazione! Non mi era mai stato simpatico, quello sciocco. Milton era uno di quei tipi che devono far sfoggio della propria cultura superiore ogni minuto della giornata. Conosce il genere, signor Butler?».
Charles fece cenno di si.
«Cosi, il piccolo Ira era seduto sui gradini con la sua mappa delle stelle» disse Betty. «D'un tratto, guardo sua madre e annuncio che mancava una stella: era sparita tutto d'un tratto. Era sconvolto, come se avesse perduto un cucciolo. Allora Milton Hamlin comincio a farci la lezione. Disse che le stelle non scomparivano cosi, ma formavano una palla di fuoco, e che Ira non avrebbe potuto rendersene conto.»
«Milton era un bibliotecario in pensione» spiego Darlene. «Immagino pensasse che il semplice fatto di aver fatto la guardia a tutti quei libri lo avesse reso l'uomo piu intelligente del mondo.»
«Venne fuori dopo che non sapeva un accidenti di astronomia.» Betty sospiro, come se la sua irritazione per il defunto Milton Hamlin non fosse ancora sopita.
«Io pensavo che Ira avesse contato male. Ma Darlene sapeva che il bambino non faceva mai errori del genere e cosi prese le difese del figlio. Milton era livido. Continuava a ripetere che Ira era solo un bambino piccolo e ignorante e non aveva mai visto una
Betty si stava entusiasmando con la sua storia, e si piego in avanti a toccargli il braccio per segnalargli che adesso veniva il bello. «Allora, la sera seguente Tom Jessop arrivo sul portico, col buio, con il suo blocco e un sacco di documenti dall'aspetto ufficiale. Dio lo benedica! Si mise a scrivere il resoconto di Ira sulla stella scomparsa. Tom era molto serio. Chiese a Ira se potesse prendere in prestito la sua mappa delle stelle.»
Betty sorrise a Darlene. «Tom era un bell'uomo a quei tempi, eh?» Poi si giro verso Charles. «Sto divagando.»
Dondolo un po' piu forte, seguendo il ritmo della sua storia. «Milton usci sul portico proprio mentre Ira stava mostrando allo sceriffo il punto dove aveva visto per l'ultima volta la stella. Milton rise di tutti e due, e offese ancora una volta Ira, poverino. Allora Tom concluse: 'Hai ragione, Ira. Qualunque sciocco puo vedere che la stella non c'e piu'. E disse questo al ragazzo, ma guardando fisso Milton Hamlin, ed era uno sguardo che gelava il sangue. Milton non disse piu una parola, non quella sera, comunque.»
Betty dondolava sempre piu veloce. «La sera seguente, subito dopo cena, ed era ancora chiaro, lo sceriffo passo e disse a Ira che la sua stella stava per tornare. 'Stanotte' specifico. 'Ed e una promessa'».
Betty diede una manata sul bracciolo del dondolo.
«A quella battuta, Milton Hamlin prese a ridere a crepapelle; temevo gli venisse un colpo. Lo sceriffo gli lancio una tale occhiataccia. Fu come se gli avesse sparato; avesse visto la rapidita con la quale il vecchio sciocco smise di ridere!»
Betty cesso di dondolarsi e indico l'estremita del portico. «Ira era seduto su quei gradini. Rimase li per ore, a contemplare quel posto vuoto nel cielo. E la figlia di Cass Shelley, Kathy, che allora aveva solo sei anni, era al suo fianco. Ira aveva fiducia in Tom Jessop, e anche Kathy. I ragazzini aspettavano di veder riapparire la stella, capisce?»
Charles stava fissando i gradini del portico. Non avrebbe mai dimenticato l'immagine dei due bambini seduti l'uno accanto all'altra che, con una fede assoluta, aspettavano che la stella tornasse a casa.
«E quella stessa sera,» disse Betty «la stella torno, proprio come aveva predetto Tom Jessop! Eccola li, giusto dove Ira aveva detto che avrebbe dovuto stare. Dopo, Tom, Kathy e Ira rimasero sui gradini, quieti e silenziosi, ad ammirare la stella per lunghissimo tempo.»
Charles sorrise, pensando che Malcolm Laurie avrebbe preteso un prezzo salato per quel 'miracolo'. Capi quel che Tom Jessop aveva fatto. Non riusciva pero a collegare l'uomo che amava i bambini con quello che aveva usato un cane pazzo per torturare il vicesceriffo Travis e Alma Furgueson.
«Allora, era una stella binaria in eclissi.» Charles lo disse piano, come se stesse pensando ad alta voce.
«Ecco, si» sorrise Betty piacevolmente sorpresa. «Era esattamente cosi.»
Anche Darlene sorrideva. «Tom aveva chiamato l'osservatorio. Credeva che Ira avesse visto un satellite o una cometa. Ma gli esperti spiegarono che una stella oscura, spostandosi, si era sovrapposta a una luminosa, nascondendone la luce.»
Charles annui. L'eclissi doveva esser durata solo qualche ora, ma le condizioni atmosferiche potevano aver oscurato la stella per alcuni giorni. Cosi lo sceriffo aveva usato quanto aveva appreso per allestire uno spettacolo di magia per Ira e Kathy.
«Si chiamava Algos» disse Darlene.
«Ma noi la chiamiamo la stella di Ira.» Betty agito un dito per terminare la storia in bellezza. «E quel vecchio