presuntuoso di Milton Hamlin mori entro l'anno» disse, come se si trattasse del giusto castigo per aver umiliato un bambino.

12

Il suo cammino era ben illuminato dai fari di una fitta fila di automobili che dalla statale si allungava fino al luogo della commemorazione. Benche avesse percorso un bel tratto a piedi dalla casa di Henry Roth, Charles andava piu veloce delle automobili. Davanti a lui la gigantesca insegna luminosa «Miracoli in vendita» gettava la sua luce rossa sul tendone.

Supero il parcheggio sterrato, gia pieno di automobili, e si aggrego a un gruppo che si dirigeva verso la struttura.

Una palla di fuoco girava intorno alla tenda come una stella cadente impazzita. Charles riconobbe uno dei trucchi magici usati dal cugino: strizzando gli occhi, riusciva a scorgere il binario-guida nella scia delle fiamme.

Si ricordo di quando il cugino Max aveva svelato i particolari di quel trucco a un anziano predicatore per ripagarne l'ospitalita.

Il sorriso di Charles era dolceamaro: il trucco di Max si era tramandato da un uomo di spettacolo a un altro. Avrebbe forse trovato altre vestigia di Max all'interno del tendone?

Mentre raggiungeva l'ingresso, un giovane non piu alto di un metro e mezzo gli mise in mano un volantino. Charles lo accetto, ringraziando. Era il programma dei seminari della New Church intitolato Miracoli finanziari.

Piego il foglio e lo mise nella tasca della giacca, dedicando maggior attenzione all'ometto. Era sicuramente un Laurie, come gran parte degli abitanti di Owltown. Il piccoletto si distingueva per le scarpe, davvero sproporzionate per lui, la camicia troppo grande e i calzoni arrotolati in fondo. Nel complesso, gli ricordava il modo scombinato di vestire dei barboni di New York.

Charles esibi il biglietto che gli aveva dato Malcolm. Il giovane, piuttosto seccato perche il suo compito era distribuire fogli e non riceverne, lo ignoro.

«Scusi…» insistette Charles.

«Si, signore» disse il giovane, le spalle un po' piegate dalla rassegnazione.

Charles gli porse nuovamente il biglietto, non lasciandogli altra alternativa che accettarlo. «Malcolm mi ha detto di darlo a qualcuno all'ingresso.»

«Non ne so nulla, signore.» E chiamo forte: «Zio Ray!».

Spunto un'altra faccia da Laurie: aveva i capelli brizzolati e le rughe di un uomo vicino ai sessant'anni. «Che problema c'e, Jimmy?»

Jimmy gli diede il biglietto, quindi lo zio si rivolse a Charles. «Bene, bene, lei dev'essere il signor Butler.» Il sorriso di Ray Laurie era amichevole, ma si offusco quando torno a rivolgersi a Jimmy. «Avresti dovuto fare entrare subito il signor Butler e accompagnarlo al suo posto.»

Poi afferro Charles per un braccio e fece un gesto in direzione dell'ingresso. «Deve scusare Jimmy. E un pasticcione. Ha serie difficolta a concentrarsi.»

Charles lo trovo strano, perche il viso del giovane mostrava piu segni d'intelligenza di quello, indifferente e molle, dello zio.

Ray Laurie si presento come fratello di Babe.

«Condoglianze per la sua perdita» disse Charles.

Gli occhi di Ray si fecero assenti, come se si stesse chiedendo a quale perdita alludesse quell'uomo. Quando finalmente capi, sorrise e fece un cenno col capo. «Vuole seguirmi?»

Charles fu accompagnato a un posto riservato in prima fila. La posizione era un po' laterale: Ray Laurie gli chiese se gli dispiacesse.

«Per niente.» Charles dovette urlare per farsi sentire sopra il brusio della folla. C'erano gia un migliaio di persone sedute, e forse il doppio ancora fuori, in attesa di entrare. «Allora Malcolm officera la funzione al posto del fratello?»

«Sa, il predicatore e sempre stato Malcolm, signor Butler. Certo, Babe era una grande attrazione, sia per le sue divinazioni sia per il potere di guarigione, ma e Malcolm il vero predicatore. E uno spettacolo vederlo in azione.»

Charles stava guardando il palco quando un grande drappo rosso fu tolto dall'ampio fondale.

«Una novita» disse Ray Laurie, indicando la gigantografia del defunto Babe Laurie. Il ritratto era piu grande di un cartellone sulla statale. «Lei non puo immaginare quanto costi un lavoro cosi. Tuttavia Mal ha voluto preparare la cerimonia senza badare a spese. Credo che a Babe sarebbe piaciuto un sacco.»

Dal suo punto di osservazione laterale, Charles poteva scorgere un angolo del precedente fondale, con la grande mano insanguinata del Cristo inchiodata al braccio di una gigantesca croce.

Nuove icone in luogo delle antiche.

I posti vuoti si andavano riempiendo rapidamente a mano a mano che la gente si riversava nel tendone.

Venditori con sgargianti gilet arancioni circolavano tra i fedeli, offrendo ad alta voce ricordini e portafortuna. Per cinquanta dollari si poteva acquistare un ricciolo dei capelli di Babe. Al prezzo stracciato di cinque dollari si aveva una zampa d'uccello attaccata a un portachiavi per scacciare il malocchio. Allo stesso prezzo, c'erano sacchettini d'erbe ornati di piume in grado di curare tutti i mali, dall'artrite al cancro. Per qualche dollaro in piu si potevano comprare pezzetti di quarzo a forma di piramide, benedetti da Babe Laurie in persona. Una birra costava quattro dollari, un hot dog tre. E adesso, fratelli e sorelle, ecco a voi l'affare migliore di tutti, un assaggino di paradiso: una nuvola rosa di zucchero filato, vostra per due - contateli! – solo due dollari.

Ora, con una piccola imbeccata dagli uomini urlanti con i gilet arancioni, la folla comincio a salmodiare un mantra.

«Babe, Babe, Babe!»

I componenti del coro, vestiti con lunghi abiti viola, si schierarono sotto il gigantesco ritratto e cominciarono a cantare un gospel, alternandosi alla folla salmodiante.

«Babe, Babe!»

«Oh, when the sa-a-a-a-ints…»

«Babe, Babe!»

«…come marching i-i-i-n»

«Babe, Babe!»

«Oh when the saints come ma-a-a-rching in…»

«Babe, Babe, Babe!»

Sulle note di una musica dixieland, gli orchestrali presero posto accanto al coro, zittendo i salmodianti con il suono delle trombe, di un clarinetto e un trombone. Il mantra della folla si dissolse in acclamazioni e applausi.

La musica cesso prima che il canto finisse, aumentando cosi l'attesa del pubblico, mentre le luci in sala si abbassavano. Un riflettore illumino un piccolo cerchio sul fondale del palco. La folla urlo e applaudi. Il cerchio di luce aumento in dimensioni e intensita, fino a divenire un sole bruciante.

Troppo luminoso. Charles distolse lo sguardo e osservo la folla stupita di fronte al miracolo: la nebbia stava invadendo lentamente il palco, un piccolo prodigio a base di ghiaccio secco e acqua bollente.

Al centro del cerchio luminoso comparve Malcolm Laurie. Il suo abito aveva piu lustrini del costume di un matador. La nebbia gli nascondeva le gambe al di sotto del ginocchio e lui procedette con il movimento fluido di un abile danzatore; sembrava che i suoi piedi non toccassero terra. Sorrise mostrando una fila di denti bianchissimi e sollevo una mano a chiedere silenzio. Le urla si spensero in un sospiro diffuso in tutto il tendone.

Attacco la litania, amplificata da un microfono senza fili e accompagnata in sottofondo da un coro sommesso. «Fratelli e sorelle, siete stanchi di essere poveri? Dite amen!»

«Amen!»

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