Lo sceriffo allungo le mani e lo prese per le spalle. «Non morire proprio adesso, figlio di puttana!» Scosse il corpo magro con violenza. «Perche uccisero Cass?» Urlava per farsi sentire al di sopra del fischio del monitor.

La domanda resto senza risposta. La linea piatta sul video era il segno che ormai il monitor era collegato a un cadavere. Tutte le macchine concordavano sul fatto che il cuore avesse smesso di battere. Il dottore si avvicino al letto. Riporto gli interruttori nella posizione 'Off' e chiuse l'erogatore dell'ossigeno. Poi consulto l'orologio e impugno la cartella clinica, segnando l'ora esatta nella quale la tecnologia era morta.

Charles rallento dopo aver passato la stazione di servizio. Mallory si giro a guardare dal lunotto posteriore. «La macchina si sta fermando. Non ci segue. Dai gas, Charles.» Continuo a tener d'occhio la strada ancora per qualche minuto, mentre andavano a tutta birra e imboccavano la statale.

Intorno a loro le canne da zucchero si agitavano al vento, increspandosi come onde sulla superficie di un vasto mare verde. All'orizzonte si stagliava una fabbrica su cui torreggiava il logo di un'industria chimica. Le canne lambivano il mostro di tubi neri e travi d'acciaio, uno spettro dal futuro, un'anticipazione della fine del mondo. Del fumo ingannevolmente bianco usciva dalle ciminiere, spargendosi in cielo.

Lasciata la statale, si immisero in una strada laterale che portava all'ospedale. «Che cosa ti fa pensare che abbiano conservato i documenti tanto a lungo? La maggior parte degli ospedali non li distrugge dopo dieci anni o giu di li?» chiese Charles.

«Non piu. I computer hanno risolto tutti i problemi di archiviazione.»

L'edificio squadrato dell'ospedale spunto sulla destra. «La cassiera preferita di Augusta al Levee Market lavora qui part time: inserisce i vecchi documenti cartacei in una banca dati informatizzata. Se solo avesse lavorato un po' piu in fretta, avrei potuto accedere alle informazioni semplicemente servendomi del mio portatile.»

Charles rallento e indico la macchina dello sceriffo ferma davanti all'ingresso. «Potremmo tornare piu tardi.»

«No, quei dati mi servono adesso. Non preoccuparti, Charles. Non faranno domande. Hai detto a Riker che saresti andato a trovare Alma, vero?»

«Ma tu?»

Charles dubitava dell'efficacia del travestimento di Mallory. Il lungo spolverino nero era ampio di spalle e le copriva quasi tutto il corpo: spuntavano solo gli stivali e l'orlo dei blue-jeans. Il copricapo era un pezzo d'antiquariato, con la calotta bassa e la tesa abbastanza ampia da somigliare a un cappello da cowboy. Sotto il cappello, un foulard nero le nascondeva i capelli. Gli assurdi occhiali scuri da aviatore la facevano sembrare ancora piu pericolosa.

«Sul serio, Mallory, non credi che Jessop e Riker ti riconosceranno all'istante?» Un'autopompa rosso fuoco nell'atrio dell'ospedale avrebbe dato meno nell'occhio.

«Entrero da una finestra del seminterrato.»

Oh, certo. Aveva dimenticato con chi aveva a che fare. Solo un idiota sarebbe entrato dalla porta principale. Parcheggiarono nell'area riservata ai visitatori e percorsero il fianco dell'edificio. «Fermami quando vedi una finestra che ti piace.»

«E l'ultima sul retro.» Mallory consulto l'orologio che lui aveva al polso. Per fortuna era passata l'ora in cui gli impiegati cambiavano turno. «Qui. Lascia la macchina molto vicino.» Gli porse un foglio di carta. «Procurati queste medicine alla farmacia. Sono per Augusta.»

Lui diede un'occhiata al foglietto. «Una ricetta con sopra il mio nome come medico curante!»

«Tu sei dottore.»

«Sono dottore in filosofia, non in medicina.»

«Fino a ieri. Ti ho attribuito i dati di un medico di New Orleans. Andra tutto liscio, non preoccuparti.» Scese e chiuse la portiera. Al riparo della macchina, Mallory ruppe la finestra del seminterrato. Charles si era aspettato che tirasse fuori un elaborato set di attrezzi da scasso, invece si era servita di un semplice sasso.

Riker voleva andar fuori a fumarsene una, ma cambio idea: Charles Butler era appena entrato nell'atrio con in mano un grosso mazzo di fiori. Stranamente, data la sua mole, attraverso la sala affollata inosservato. C'era stato un grosso incidente sulla statale, e il personale ospedaliero era particolarmente affaccendato. I parenti degli automobilisti discutevano animatamente con medici e infermieri al banco accettazioni, oppure sedevano sulle sedie e i divani dell'atrio, in preoccupata attesa.

Charles si avvicino allo sportello della farmacia e porse un foglietto all'addetto. Il farmacista dai capelli grigi, dopo aver dato uno sguardo alla ricetta, annui e fece segno di pazientare cinque minuti.

Charles si era allontanato dallo sportello di qualche passo, quando fu spintonato da un'infermiera. Riker sorrise alla reazione di Charles, che si precipito a scusarsi per quello che lei aveva fatto a lui. L'infermiera accarezzo uno dei fiori di Charles e annui. Poi indico una camera in fondo al corridoio dove Charles avrebbe trovato Alma Furgueson e il suo visitatore, lo sceriffo.

Riker aveva preferito non partecipare al colloquio: non aveva voglia di assistere allo spettacolo di Jessop che torchiava quella poveretta.

Mentre usciva, si tasto le tasche per assicurarsi di avere sigarette e fiammiferi. La Mercedes di Charles non si vedeva. Fece due passi lungo il fianco dell'edificio e scorse la macchina parcheggiata sul retro, sebbene ci fossero una decina di posti liberi piu vicini all'ingresso principale.

Interessante.

Si avvicino alla macchina, ma si blocco nel notare la finestra con il vetro rotto. Rimase stupito per un attimo, perche quello non era lo stile di Mallory. Forse aveva premura.

Si diresse verso il montacarichi che fungeva da ingresso di servizio. La porta era chiusa e non c'era segno di effrazione. Mallory doveva proprio essere entrata dalla finestra.

Provo ad aprire la portiera della macchina di Charles. Non era chiusa a chiave. Bene. Non aveva mai fatto partire una Mercedes senza chiave, ma collegare i fili dell'accensione non poteva presentare grosse difficolta.

Riker represse la voglia di fumare e rientro nell'atrio dell'ospedale. Qualche istante dopo, il farmacista percorreva il corridoio diretto alla caffetteria e una giovane prendeva il suo posto allo sportello della farmacia.

Riker si avvicino e le chiese quando sarebbero state pronte le medicine per Charles Butler.

«Lei e fortunato. Gliele ha preparate prima di andare in pausa pranzo.» Fece scivolare il sacchetto sul banco. «Sono trenta dollari e venticinque centesimi, dottor Butler.»

Riker pago e apri il sacchetto. Dottor Butler? Le etichette dei medicinali erano molto eloquenti. Un antinfiammatorio, un antibiotico, e un potente antidolorifico.

Individuo la porta d'accesso al seminterrato. A pochi passi di distanza un infermiere aveva appoggiato una sedia a rotelle contro la parete e stava entrando nella toilette degli uomini. Adesso il suo piano era completo.

Apri la porta e ispeziono il vano delle scale: era deserto. Riker prese la sedia a rotelle e con cautela la spinse giu per i gradini. Il piano inferiore era un labirinto. Sapeva di trovarsi nell'ala est, cosi percorse un corridoio e svolto in direzione sud. Stava cercando la stanza corrispondente alla finestra con il vetro rotto. Durante la pausa pranzo, il silenzio nel seminterrato era assoluto.

Scelse una porta in fondo a un lungo corridoio. Nel raggiungerla noto il montacarichi che portava al parcheggio. Bingo! Evidentemente Dio approvava il suo progetto di aggressione e rapimento ai danni di Mallory.

Parcheggio la sedia a rotelle accanto alla porta. Trasse di tasca un fazzoletto e svito la lampadina appena sopra la porta in modo che la luce del corridoio non rivelasse la sua presenza. Giro la maniglia con forza e la serratura cedette. La porta si apri silenziosa.

La stanza era buia, eccetto che per la piccola torcia nella mano di Mallory.

Era completamente assorbita dalla consultazione di uno schedario. Riker scorse una lampada da tavolo sul mobile alla sua destra. Allungo la mano per accenderla mentre con l'altra afferrava la ragazza alla spalla costringendola a girarsi. E, fatta luce, fu piu sorpreso di lei.

«Guarda guarda, Jesse James in persona» esclamo, studiando l'insolita mise di Mallory. Lo spolverino era aperto, cosi pote scorgere il cinturone con la pistola. «Ragazza mia, faresti bene a ripassare un po' la geografia. Questo e il profondo Sud, non il vecchio West.»

Вы читаете Il Volo Dell'angelo Di Pietra
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату