Mallory gli aveva regalato qualche altro minuto di vita, tutto qui.

A un tratto lei ricomincio a sparare. La folla, respinta al di la di una linea invisibile, non osava avvicinarsi, limitandosi a lanciare oggetti e grida disumane.

Un'altra casa fu aggredita dal fuoco. Sul lato opposto della strada, Charles noto due ragazzi che, seduti all'ombra di un portico, osservavano la scena muovendo le labbra all'unisono. Stavano contando i colpi che ancora restavano a Mallory.

Quando una pietra la manco per un pelo Mallory sparo a vuoto. I due ragazzi lasciarono il portico e corsero verso di loro armati di sassi.

«Alla tua destra» avverti Charles.

Lei lancio la pistola contro quello piu vicino, che si accascio, colpito alla testa. Il suo compagno esito.

«Prendi Riker,» grido Mallory «e continua a camminare.» Si avvento sul ragazzo, gli afferro un braccio e glielo torse fino a spezzarlo. Poi prosegui senza voltarsi.

Ormai le fiamme erano dappertutto. La folla si stava diradando, le donne e gli uomini piu anziani si erano dileguati da un pezzo. Un gruppo di ragazzi si rifugio in una delle poche case rimaste intatte.

Dalla finestra piu in alto parti una fucilata. Mallory si rivolse a Charles. «La maggior parte delle persone ha una pessima mira, specie quando il bersaglio e in movimento.»

«Pensavo che da queste parti nascessero tutti con in braccio un fucile da caccia!»

Un altro colpo sollevo la polvere davanti a loro. «Be', stanno facendo progressi» ammise Mallory.

Una bottiglia con uno straccio acceso alla sommita veleggio al di sopra delle loro teste e centro la finestra accanto a quella del tiratore. L'interno si illumino di colpo tra il crepitare delle fiamme. Gli spari cessarono. Charles si guardo intorno in cerca di Augusta, ma non riusci a vederla.

Continuarono a camminare. La gente rimasta li seguiva a una certa distanza. Charles si chiese perche: Mallory adesso non era piu armata.

Finalmente giunsero a pochi passi dal filare d'alberi che separava Owltown da Dayborn.

Charles diede uno sguardo ai suoi due compagni. Chissa, forse ce l'avrebbero fatta a sopravvivere, dopotutto.

Un attimo dopo sulla strada comparve un uomo, seguito da due adolescenti. Il costume scintillava con un milione di piccoli fuochi. L'uomo aveva un fucile fra le mani. Dietro i ragazzi c'erano altri due uomini. Uno era armato di una mazza da baseball e l'altro impugnava due sassi.

Lo sceriffo teneva gli occhi fissi sulla strada. La luna si era nascosta fra le nuvole e i fari della macchina illuminavano dettagli di alberi e cespugli lungo il percorso: tutto quel che non rientrava nel raggio degli abbaglianti era oscurita. Giunto alla svolta per Owltown, vide le fiamme e disse: «Smonta. Adesso».

Lilith apri la bocca per parlare.

Lui fu piu veloce. «Questa e una faccenda personale, Lilith. Quel che sto per fare potrebbe non essere del tutto legale. Non vorrai mica passare le tue vacanze in tribunale, vero? A testimoniare contro di me?»

La vicesceriffo stava per rispondergli a tono, quando lui allungo la mano per aprire la portiera e la spinse fuori. Accelero e la osservo nello specchietto retrovisore mentre si rialzava, si spazzolava la polvere di dosso e rimaneva a fissare i fanali posteriori che si allontanavano lungo la strada.

Malcolm alzo il fucile e lo punto su Charles.

Il corpo di Riker pendeva inerte tra lui e Mallory: la ferita alla testa continuava a sanguinare, segno del fatto che era ancora vivo.

«Se ti muovi sei morto» ringhio Malcolm.

Charles penso che il predicatore sbagliava a tenere sotto tiro lui e non Mallory. Poi sorrise fra se: aveva trovato il dono d'addio da offrirle. La sua morte le avrebbe regalato i secondi necessari a scappare.

«Malcolm, sei un povero deficiente» sibilo Mallory, stillando disprezzo da tutti i pori. «Un idiota.»

Charles penso che quello era il momento meno adatto per gli insulti.

«A quanto mi risulta, l'idiota e morto» disse Malcolm con un ghigno.

Lei scosse il capo. «Fai sempre lo stesso errore. Lasci la scena prima che il lavoro sia completato. Ira e ancora vivo. Hai mandato di nuovo tutto a puttane, eh?»

Malcolm abbasso il fucile, ma di poco. Charles era ancora nel mirino.

«Grazie a te lo sceriffo potra risalire a ben tre omicidi.» Il pubblico si faceva piu vasto mano a mano che altre persone si avvicinavano.

«Chiudi il becco!» ordino Malcolm, puntando il fucile su di lei. «Chiudi il becco, cazzo!»

Naturale, questo era il suo pubblico e non poteva permettere che Mallory gli rubasse la scena.

«Se no cosa mi fai? Che c'e, per una volta hai deciso di sporcarti le mani?» Mallory sembrava quasi annoiata. «Secondo il testimone, andasti via dalla casa di mia madre prima del linciaggio. Lasciasti che fossero i tuoi fratelli a sbrigare il lavoretto al posto tuo. Se anche fossi stato processato, probabilmente te la saresti cavata.»

A un tratto comparve la macchina dello sceriffo. A sirene spiegate, lascio la statale e punto dritto su di loro.

«Fermatelo!» urlo Malcolm.

La folla si sposto sulla strada e accerchio la macchina, costringendo il guidatore a rallentare e infine a fermarsi. La portiera fu spalancata e lo sceriffo venne strappato dal posto di guida. Mentre la folla lo depositava al suolo davanti a Malcolm, Charles vide che Jessop sanguinava. Un ragazzo si precipito su di lui per disarmarlo.

«Ho chiamato rinforzi» disse lo sceriffo. «Stavolta, saranno qui prima che tu possa scappare. Arrenditi, Malcolm.»

«Non credo proprio.» Malcolm scosse il capo. «Non sento altre sirene, Tom.»

Teddy, il ragazzo che aveva tolto la pistola allo sceriffo, teneva gli occhi fissi su Malcolm mentre saltellava eccitato, sollevando la polvere coi piedi.

«Ecco la storia che i cittadini di Dayborn leggeranno sui giornali domattina» annuncio Malcolm. «Presa da furia omicida, la figlia di Cass Shelley ha sparato su un gruppo di cittadini inermi. Lo sceriffo Jessop e morto nell'esercizio delle sue funzioni. Spero che questo ti sia di conforto, Tom.» Malcolm abbasso il fucile. «Sparagli, Teddy!»

«Non farlo» disse Mallory al ragazzo. «Malcolm ha in mano un fucile,» continuo, «perche dovresti esser tu a sparare? Non ti sei chiesto perche non ammazza direttamente le sue vittime?» Si giro verso Malcolm. «Uccidilo tu, vigliacco.»

Charles rabbrividi.

Malcolm guardo furibondo il ragazzo con la pistola. «Ammazzalo adesso

Teddy getto a terra l'arma e fuggi. Malcolm torno a sollevare il fucile. «E va bene, lo faro io.»

«Tu non farai proprio un bel niente!» urlo una voce di donna.

Tutte le teste si girarono a fissare la vicesceriffo, in piedi sul tetto della macchina del suo capo. Aveva la faccia lucida di sudore, il petto ansante e la pistola puntata alla testa di Malcolm. «Spara!» la incito Mallory.

La gente era ammutolita, guardava, aspettava.

Il volto di Malcolm era torvo, gli occhi fissi sullo sceriffo. «Metti giu quella pistola, ragazza, se non vuoi che lo ammazzi.» Arrischio un'occhiata in direzione della vicesceriffo. «Mettila giu! Subito! Fa' quel che…»

Lilith sparo e la pallottola centro la fronte di Malcolm. Sangue e frammenti di ossa schizzarono tutt'intorno.

Lui ebbe solo un attimo per registrare la sorpresa, poi stramazzo al suolo.

In quel preciso momento si sentirono le sirene.

Un convoglio di macchine della polizia rombava sulla statale, una ventina di lampeggianti nella notte. La folla si disperse, fuggendo lontano dalla luce di Owltown che bruciava.

Lilith Beaudare scese dal tetto della macchina. Si muoveva a scatti, senza la grazia fluida che normalmente la caratterizzava. Si avvicino al cadavere e guardo stranita la propria pistola, chiedendosi a chi appartenesse quella mano assassina.

Mallory dovette chiamare il suo nome due volte per riuscire a riscuotere Lilith dal suo stordimento. Le due donne si fissarono. Il lampeggiante dell'auto dello sceriffo colorava di rosso i loro volti.

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