insegnando a Jody, e soltanto da un mese lo lascio pilotare di notte. Guidare un battello di notte non e mai facile. No.» Il suo tono era fermo. «Cominceremo di giorno, quando un uomo vede dove sta andando.»
«Io imparero di notte. Oh, i miei orari sono un po’ strani, Mister Framm. Ma non dovete preoccuparvi, ho un’ottima vista notturna, e sospetto che sia migliore della vostra.»
Il pilota distese le lunghe gambe, si alzo, fece alcuni passi e prese il timone. «Va’ di sotto, Jody,» disse al suo apprendista. E quando il ragazzo se ne fu andato, Framm disse, «Nessun uomo vede abbastanza bene per pilotare al buio in un tratto impervio del fiume.» Stava ritto in piedi e volgeva loro le spalle, mentre gli occhi studiavano le nere acque rischiarate dalle stelle. Le luci lontane di un altro battello si scorgevano avanti. «Stanotte il cielo e sereno, non ci sono nuvole, c’e una buona mezza luna ed il livello del fiume e sicuro. Guardate l’acqua laggiu. Una lastra di vetro nero. Guardate le rive. Davvero facile individuarle, non e cosi?»
«Si,» confermo York. Marsh, sorridendo, non disse parola.
«Bene,» riattacco Framm, «non e sempre cosi. Certe volte non c’e la luna, e le nuvole coprono ogni cosa. Allora diventa tutto nero, terribilmente. Tanto che un uomo non riesce a vedere piu nulla. Le rive scompaiono, come risucchiate, e se uno non sa bene il fatto suo c’e il rischio di andarci a sbattere contro. Altre volte ci si trova di fronte ad ombre torreggianti che ti danno l’illusione d’esser fatte di solida terra, cosicche e necessario conoscerne l’autentica natura se non si vuole passare meta della nottata a scansare ostacoli che non esistono. A parer vostro, Capitan York, come fa un pilota a sapere queste cose?» Framm non gli diede il tempo di replicare che subito incalzo rispondendo egli stesso, «Grazie alla sua memoria,» disse picchiettandosi sulla tempia. «Ecco come. Vedendo il fiume alla luce del giorno e ricordandolo, imprimendoselo tutto nella memoria, ogni ansa ed ogni casa lungo la riva, ogni deposito di legna, ogni punto in cui l’acqua e profonda ed ogni punto in cui il livello si abbassa, ed ancora ogni punto in cui bisogna traversare. Un battello si guida sulla scorta di cio che si conosce, Capitan York, e non sulla scorta di cio che si vede. Ma per poter sapere e necessario prima vedere, e cio che si puo vedere di notte non e sufficiente a tale scopo.»
«E la verita, Joshua,» confermo Abner Marsh, posando una mano sulla spalla di York.
Al che York replico senza scomporsi, «Il battello che ci precede ha le ruote laterali, e tra i fumaioli c’e una grossa K decorata; la cabina di pilotaggio ha il tetto a cupola. In questo momento sta passando accanto ad un deposito di legna. C’e una vecchia scialuppa fradicia laggiu, e un uomo di colore vi sta seduto ad un’estremita, guarda verso il fiume.»
Marsh sollevo la mano dalla spalla di York e si porto alla finestra, socchiuse gli occhi per aguzzar la vista. L’altro battello li precedeva di molte lunghezze. Non gli costo fatica individuare le due ruote laterali, ma il fregio tra i fumaioli… i fumaioli erano neri sopra un cielo nero, riusciva appena ad intravederli, e solo grazie alle scintille che baluginavano da essi. «Dannazione,» mugugno.
Framm si giro a guardare York con occhi stupefatti. «Io non riesco a vedere nemmeno la meta di quella roba,» ammise, «ma non dubito che siate nel giusto.» Poco dopo il Fevre Dream passo davanti al deposito di legname e vi scorsero il vecchio di colore, proprio come aveva descritto York. «Sta fumando la pipa,» disse Framm, sogghignando, «questo non lo avevate detto.»
«Vogliate scusarmi,» disse Joshua York.
«Bene,» disse Framm con aria meditabonda, «bene.» Trasse una lunga boccata dalla pipa, gli occhi fissi sul fiume che si allungava davanti a loro. «Indubbiamente siete dotato di un’eccezionale vista notturna, ve lo riconosco. Tuttavia, continuo ad avere qualche perplessita. Non e poi un’impresa tanto strabiliante riuscire a vedere un capanno di legna in una notte chiara. Scorgere un vecchio negro, beh, questo e gia un po’ piu difficile, per come si fondono con l’oscurita che li circonda, cio nondimeno, avere la vista lunga e una cosa e conoscere il fiume e un’altra. Ci sono tanti piccoli particolari che un pilota deve vedere e che un passeggero non noterebbe mai e poi mai. Per esempio, l’aspetto che assume l’acqua quando un tronco o qualche altro ostacolo si nasconde al di sotto. Vecchi alberi morti che rivelano quale sara il livello del fiume cento miglia piu avanti. Il modo in cui si puo distinguere uno spuntone di roccia da un cumulo di sabbia. Bisogna esser capaci di leggere il fiume come se fosse un libro, e le parole sono piccole onde e mulinelli, parole talora cosi sbiadite da non riuscire a distinguerle per quello che sono, ed allora e necessario affidarsi a cio che si ricorda dall’ultima volta che si e letta quella stessa pagina. Ora ditemi, voi non ci provereste a leggere un libro al buio, e cosi?»
York eluse la domanda. «Io riesco a vedere un’onda che increspa l’acqua con la stessa facilita con la quale riesco a distinguere un deposito di legname se i miei occhi sanno cosa cercare. Mister Framm, se voi non siete in grado di insegnarmi il fiume, trovero un pilota all’altezza del compito. Vi rammento che sono il proprietario e il comandante del Fevre Dream.»
Framm lancio nuovamente occhiate intorno, stavolta aggrottando le sopracciglia. «Di notte si fatica di piu,» disse. «Se volete imparare di notte, vi costera ottocento dollari.»
L’espressione di York si sciolse in un lento sorriso. «Affare fatto,» disse. «Ed ora, cominciamo la lezione.»
Karl Framm sospinse all’indietro il cappello floscio fino a poggiarselo sulla nuca, e mando un lungo sospiro come uno che fosse stato forzato a far qualcosa suo malgrado. «D’accordo,» disse, «i soldi sono vostri, e pure il battello. Pero non venite a lamentarvi con me quando sfonderete lo scafo. Ora prestatemi attenzione. Da St. Louis giu fino a Cairo, il fiume scorre dritto fino alla confluenza con l’Ohio. Un corso cosi regolare non significa che non dobbiate conoscerlo a dovere. Di tanto in tanto, questa fettuccia d’acqua viene indicata come il cimitero perche un mucchio di battelli vi sono colati a picco. Di alcuni, si vedono ancora i fumaioli che affiorano sul pelo dell’acqua, o anche il relitto tutto intero affondato nel fango quando il fiume e basso — pero, per quelli che si trovano sotto la superficie dell’acqua, le cose si complicano perche bisogna sapere con precisione in quale punto giacciono, o altrimenti saranno gli altri battelli a dover sapere dove si trova il nostro. Poi, dovete imparare i punti di riferimento e il modo di manovrare il timone. Avanti, avvicinatevi e prendete la ruota tra le mani, sentitela. Non preoccupatevi, non correte alcun rischio, in questo tratto non tocchereste il fondo neppure con la guglia di un campanile.» York e Framm si scambiarono il posto. «Ora, il primo punto sotto St. Louis…» incomincio Framm. Abner Marsh si sedette sul divano, ascoltando, mentre il pilota parlava e parlava, senza posa, divagando dai punti di riferimento ai trucchi del mestiere, alle lunghe storie di battelli che giacevano sepolti nel cimitero d’acqua che stavano attraversando. Era un narratore accattivante, abile nel colorire a tinte forti le sue storie pittoresche, ma alla fine di ogni racconto, ritornava immancabilmente al suo compito di maestro proponendo all’allievo nuovi segnali di riferimento utili per la navigazione. York assimilo placidamente tutte le informazioni che quello gli somministrava. Sembrava impossessarsi istantaneamente dell’arte di pilotare, e di fatto, ogniqualvolta Framm si fermava e gli chiedeva di ripetere una delle informazioni dategli, York rispondeva prontamente con estrema precisione.
Trascorso cosi un po’ di tempo, dopo che ebbero raggiunto e superato il battello che navigava davanti a loro, Marsh si scopri a sbadigliare. Ma la notte era cosi bella che proprio non se la sentiva di andare a coricarsi. Si tiro su a fatica e scese dall’addetto alla manutenzione degli alloggi degli ufficiali, ritornando poco dopo con un bricco di caffe caldo ed un piatto di pasticcini. Quando fu di nuovo nella timoniera, Karl Framm stava sciogliendo la matassa sul naufragio del Drennan Whyte, andato perduto poco a nord di Natchez nel ’50 con un tesoro a bordo. L’Evermonde tento di recuperarlo, prese fuoco e colo a picco. L’Ellen Adams, un battello di salvataggio venne a cercare il tesoro nel ’51, s’imbatte in una secca e manco poco che affondasse. «Il tesoro e maledetto, capite,» stava dicendo Framm, «oppure, se non e cosi, allora e quel vecchio diavolo d’un fiume che non vuole cederlo.»
Marsh sorrise e verso il caffe. «Joshua,» disse, «c’e del vero in questa storia, ma non credete a tutto quello che vi dice. Quest’uomo e noto per essere il piu grande bugiardo sull’intero corso del fiume.»
«Ehi, Capitano!» disse Framm, sghignazzando. Si giro quindi verso il fiume. «Vedete quella baracca laggiu, con la veranda mezza squassata?» disse. «Bene, fissatela in mente perche dovrete ricordarvela…» e cio detto, s’inoltro in una nuova digressione. Ci vollero buoni venti minuti perche svicolasse dal racconto dell’E. Jenkins, il battello lungo trenta miglia, con dei cardini nel mezzo perche potesse seguire le curve del fiume. A cio persino Joshua York rivolse a Framm uno sguardo incredulo. Stava sorridendo, pero.
Marsh si ritiro circa un’ora dopo che ebbe mangiato l’ultimo pasticcino. Framm si stava divertendo abbastanza, tuttavia avrebbe preferito dare le sue lezioni durante il giorno, quando avrebbe potuto vedere dannatamente bene le marche di cui stava parlando.
Quando il Capitano Marsh si sveglio, era mattina e il Fevre Dream si trovava a Cape Girardeau, dove stava imbarcando un carico di cereali da macina. Ad un certo momento della notte, Framm aveva deciso di farvi una sosta, apprese poi il Capitano, quando il battello era stato completamente inghiottito da un banco di nebbia. Cape Girardeau era una citta altera, arroccata sulle sue rupi, 150 miglia a sud di St. Louis; il Capitano fece un po’ di
