vostra mossa, piccolo uomo, ma mai avremmo pensato di assistere ad un assassinio.

— Scommetto che il Vecchio sospettava qualcosa del genere — osservo il secondo uomo. — Non rivela mai a nessuno i suoi pensieri.

— Puo darsi — convenne il primo sicario, sferrando un duro calcio alla testa di Sarcyn. — Ma tu pagherai, piccolo uomo, e molto lentamente, dopo aver detto ai maestri tutto quello che sai.

Sebbene il mondo stesse tremando intorno a lui a causa del colpo ricevuto, Sarcyn si morse con forza un labbro e si trattenne dal gridare; la paura lo stava facendo tremare, ma giuro solennemente a se stesso che per quanto lo avessero torturato non avrebbe mai detto loro nulla, perche sapeva che se anche avesse obbedito non avrebbe ricevuto comunque misericordia. Mentre i Falchi andavano a recuperare i loro cavalli nascosti da qualche parte fra gli alberi, lui si ritrasse in se stesso e si aggrappo alla propria forza di volonta, perche la capacita di concentrarla e di usarla per controllarsi era la sola cosa che gli rimanesse. A poco a poco costrinse la paura ad abbandonarlo e smise di tremare, giacendo passivo al suolo come un daino preso in una rete, con lo sguardo fisso sul fuoco.

Nevyn torno verso mezzogiorno, ma Jill non ebbe modo di parlargli fino al tramonto perche il vecchio si occupo di Camdel per tutto il pomeriggio, lavando e curando le sue svariate ferite e dando conforto alla sua mente. Dopo cena, l’uomo del dweomer ordino ad un paggio di accompagnare Jill nella sua stanza, dove gli ultimi raggi di sole si riversavano attraverso la finestra, e la ragazza sedette su una cassapanca mentre lui continuava a passeggiare avanti e indietro con irrequietezza.

— Come sta Camdel? — domando infine Jill.

— Grazie agli dei e profondamente addormentato. Mi sono fatto raccontare qualcosa di quello che gli e successo ma dopo ho badato che lui non ricordasse nulla. Ora come ora e troppo debole per affrontare i ricordi.

— Non ne dubito. Ma perche hanno… ecco, perche lo hanno usato in quel modo?

Nevyn piego la testa da un lato e la scruto in modo strano e astuto.

— In realta non dovrei dirtelo — rispose poi, — e del resto pensavo che tutto questo parlare di dweomer ti disturbasse.

— Oh, Nevyn, non mi stuzzicare! Sai bene che cio che mi disturba e la curiosita!

— Infatti lo so — replico lui, con un sorriso. — Molto bene, allora. Quando due persone hanno un rapporto sessuale liberano una certa quantita di una sostanza chiamata effluente magnetico. So che non hai idea di cosa sia e non intendo fornire ulteriori spiegazioni a qualcuno che non e abbastanza preparato a riceverle, quindi accetta sulla fiducia quello che ti dico. Questo effluente ha molte strane proprieta, ma e fondamentalmente una sorta di essenza vitale, ed e presente anche nel sangue. Un maestro oscuro e addestrato ad assorbirlo e a usarlo per restaurare la propria vitalita… quindi quando il suo apprendista abusava di Camdel, Alastyr praticamente si nutriva della loro passione.

Jill si senti profondamente nauseata.

— E disgustoso, vero? — commento Nevyn. — Questi discorsi pero mi rammentano che l’apprendista… Sarcyn, questo e il suo nome secondo Camdel… e fuggito, e che quindi tu e Rhodry dovrete stare molto attenti quando partirete.

— In effetti e una cosa su cui ho rimuginato per tutto il giorno.

— Io ho intenzione di dargli la caccia, altrimenti avrei insistito perche rimaneste presso Blaen, indipendentemente dalla vergogna che Rhodry puo provare al riguardo. Ora come ora, pero, Sarcyn e indebolito e presto si dovra guardare da nemici peggiori di me, perche quando sara informata dell’assassinio di Alastyr la sua Oscura Confraternita mandera dei sicari a cercarlo. Immagino quindi che sara troppo occupato per pensare alla vendetta, ma e meglio che stiate comunque in guardia, perche lui ha del vantaggio su di me e naturalmente io non posso cercarlo con una visione perche non l’ho mai visto in carne ed ossa.

Non appena l’idea le affioro in mente, Jill la trovo ovvia, tranne che per il fatto che non sapeva dove avesse acquisito quel genere di cognizioni. Per un momento rimase perfettamente immobile, analizzando la sua idea e sentendo nascere dentro di se la paura, non soltanto di Sarcyn ma dell’uso freddo e deliberato del dweomer, in quanto sapeva che se avesse avanzato la sua proposta avrebbe mosso il primo passo su una strada molto strana. Ma era davvero soltanto il primo? Alquanto perplesso dal suo atteggiamento, Nevyn rimase a fissarla fino a quando lei non giunse ad una decisione.

— Io l’ho visto in carne ed ossa — disse. — Puoi evocare la visione tramite me, giusto? Non so perche ne sono tanto sicura, ma sono convinta che puoi usarmi come un paio di occhi.

— Per tutti gli inferni, hai ragione, ma sei certa di essere disposta a permettermelo? Per farlo dovro assumere il controllo della tua volonta.

— E ovvio che intendo permettertelo. Ormai dovresti sapere che ti affiderei anche la mia vita.

Faticando a trattenere l’impulso di piangere, Nevyn si affretto a volgerle le spalle per asciugarsi gli occhi con la manica, mentre lei si chiedeva con sconcerto perche mai la sua buona opinione potesse avere tanta importanza per un uomo dotato di simili poteri.

— Ti ringrazio — disse infine Nevyn. — Non appena mi saro fatto portare un po’ di legna da un servo accenderemo il fuoco.

Quando il fuoco comincio ad ardere in maniera soddisfacente fuori il crepuscolo stava ormai cedendo il posto ad un buio vellutato. Nevyn fece sedere Jill su una sedia davanti ad esso e si mise alle sue spalle… pur essendo spaventata, la ragazza avvertiva insieme alla paura anche quel genere di esaltazione che si provava di solito prima di una battaglia. Nevyn le poso le mani sul collo, nel punto in cui la colonna vertebrale incontra il cranio, e il normale calore iniziale delle sue dita ando aumentando a poco a poco, dando l’impressione di diffondersi in tutte le vene del corpo di lei, per poi raggiungerle anche la faccia e la mente, accentrandosi in ultimo fra gli occhi con una strana sensazione, come di torsione.

— Guarda nel fuoco, bambina, e pensa a Sarcyn.

Non appena obbedi, Jill lo vide, addormentato vicino ad un fuoco da campo in una regione collinosa. Inizialmente l’immagine fu piccola, poi ingrandi fino ad occupare dapprima tutto il focolare e poi la sua mente, al punto di darle l’impressione di librarsi sulla scena come le succedeva sempre in un sogno vero. Mentre fluttuava al di sopra della valle vide due uomini lasciare il cavallo fra gli alberi e avanzare di soppiatto verso l’ignaro dormiente con mosse lente e silenziose, sgusciando fra gli alberi come donnole. Anche se appena un minuto prima aveva provato soltanto odio per Sarcyn, Jill si senti improvvisamente terrorizzata per lui.

Nella trance che accompagnava la visione cerco di gridare e di svegliarlo, ma non emise nessun suono; scese allora in picchiata verso il basso e lo afferro per le spalle, ma il suo tocco incorporeo non fu sufficiente a svegliarlo. Nel momento in cui i due uomini si lanciarono su di lui Jill saetto via e si arresto dalla parte opposta del fuoco, guardando i due Falchi legare e deridere il prigioniero. D’un tratto, la voce di Nevyn le echeggio nella mente.

— Ora torna indietro! Se dovessero guardare dalla tua parte con la seconda vista, quegli uomini hanno il potere di vederti! Pensa a me, bambina, e torna nella stanza.

Jill immagino la faccia del vecchio e la stanza, e di colpo si trovo con gli occhi aperti e lo sguardo fisso sul fuoco. Nevyn non la stava piu toccando, e lei si stiracchio per dissipare uno strano senso di irrigidimento.

— Non avrei mai immaginato che stessero seguendo Alastyr in quel modo — commento Nevyn. — Devo agire in fretta, se voglio liberare il nostro apprendista da questa trappola.

— Cosa? Perche lo vuoi salvare, dopo tutte le cose ignobili che ha fatto?

— Sta’ certa che paghera per quei crimini, ma lo fara secondo la legge.

— Ma e il porco piu disgustoso che io abbia mai…

Nevyn sollevo la mano per imporle il silenzio.

— Perche non scendi nella grande sala dal tuo Rhodry? — disse. — Io devo riflettere intensamente.

Non appena Jill se ne fu andata, Nevyn riprese a passeggiare con irrequietezza, meditando sul da farsi. Era deciso a salvare Sarcyn dai Falchi piu nell’interesse del regno che dell’apprendista stesso, perche se Sarcyn fosse morto urlando e imprecando sotto le torture l’odio e il dolore avrebbero pervaso la sua vita successiva, trasformandolo in una distorta minaccia per chiunque gli fosse stato vicino.

— Ammesso che si riesca a salvarlo, comunque — commento, rivolto al grasso gnomo giallo che si stava crogiolando vicino al fuoco. — Senza dubbio sono diretti nel Bardek, e mi chiedo come faranno a caricarlo di

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