ponte.

Un’altra pistola fece fuoco direttamente al petto di Barbanera, e mentre barcollava all’indietro e il sangue si spargeva sul ponte intorno a lui, due stocchi furono conficcati nella sua schiena. Il pirata si giro su se stesso con tale rapidita che uno di essi si spezzo dentro di lui, e la sua sciabola roteante tronco il braccio dell’uomo che brandiva la spada spezzata. Altri due proiettili si piantarono nel suo corpo e un’altra lama si pianto con un tonfo nel suo fianco.

Finalmente Barbanera riusci a portare solidamente i piedi sotto di lui e a raddrizzarsi — gli uomini della Navy si ritrassero impauriti — e poi, dritto come un albero abbattuto, crollo in avanti, e il ponte umido tremo quando lui lo colpi.

«Gesu Cristo,» esclamo il tenente, espirando e cadendo bruscamente a sedere, le mani tese per lo sfinimento ancora strette intorno alla pistola scarica e alla spada spezzata.

Dopo una pausa, uno degli uomini della marina raccolse la sciabola di Barbanera, s’inginocchio accanto al cadavere e sollevo la pesante lama sopra la testa, cercando in maniera evidente di capire dove, sotto quel groviglio di capelli neri, fosse il collo del re-pirata. Un momento dopo si decise e abbasso con forza la lama: essa scricchiolo attraverso la spina dorsale di Barbanera e nel ponte e la testa recisa del pirata rotolo fino a fissare il cielo con un ghigno tirato ma sardonico.

Quando la marea sali di nuovo a prima sera, le quattro corvette malconce sfilarono oltre l’isola Beacon e proseguirono verso la Laguna di Ocracoke. I pirati sopravvissuti erano a bordo dell’Avventura sorvegliati da guardie armate, e la testa di Barbanera pendeva dal bompresso della corvetta della marina. Il sangue aveva smesso di gocciolare dal macabro trofeo gia da diverse ore, e la maggior parte di esso aveva striato la fredda acqua salata per nutrire i piccoli pesci, ma un grumo era rimasto solido, e ora aderiva allo scafo della corvetta immediatamente al di sotto del livello dell’acqua.

Con molta lentezza, pulsava.

CAPITOLO VENTUNESIMO

Il colpo di pistola rotolo via sul lungo porto dell’Isola di New Providence, e sebbene ci fosse uno scintillio sul ponte della Delicia quando uno degli ufficiali della Navy a bordo giro il cannocchiale verso la riva, nessuno sussulto per la paura di essere ucciso, o nella previsione di vedere qualcun altro ucciso, come sarebbe certamente accaduto sei mesi prima, e Jack Shandy avanzo a piedi nudi sulla sabbia cocente in direzione del pollo che aveva appena decapitato con una palla di pistola. Evidentemente era presto e le bevute giornaliere non gli avevano ancora rovinato la mira.

Raccolse la testa. Come aveva temuto, il becco aveva delle lettere scritte su di esso, e lui la lascio cadere.

Dannazione, penso. Basta col pollo alla griglia. Sono lieto che il vecchio Sawney non abbia ancora cominciato a trasmettere febbri magiche con le aragaste.

Si ficco la pistola nella fusciacca e s’incammino verso il forte. La muratura dal colore piu scuro delle nuove sezioni di muro conferiva all’intero edificio un aspetto variopinto, e Shandy penso che probabilmente erano stati i miglioramenti esteriori, piu che la bandiera britannica e la presenza di Woodes Rogers, il governatore ufficiale, a spingere il vecchio e matto Governatore Sawney ad andarsene da quel luogo.

Mentre avanzava a fatica verso il gruppo di tende lancio un’occhiata al porto, alla sua sinistra. C’erano meno barche in quei giorni di quante ce n’erano state prima dell’arrivo di Rogers, e fu facile adocchiare la vecchia Jenny. Shandy aveva abbandonato il suo grado di capitano quando aveva accettato il perdono tre mesi prima, e Venner si era fatto avanti nominando se stesso capitano. Ormai, pero, tutti avevano accettato il perdono, ed era chiaro ai piu che i giorni della pirateria erano defunti, per cui nessuno aveva ritenuto che la questione di diventare capitano di una vecchia corvetta malconcia potesse essere meritevole di disputa, cosi la pretesa di Venner non aveva incontrato ostacoli. Lui aveva fatto carenare il vascello, l’aveva ripulito e riattrezzato, ed era ovvio che intendesse violare il suo perdono e agire di propria iniziativa. Shandy aveva sentito dire che stava furtivamente reclutando una ciurma in quella fetta della popolazione che sentiva nostalgia per i vecchi e brutti tempi — non si era rivolto a Shandy, il quale ad ogni modo non era interessato.

Il brigantino della Navy che quella mattina aveva visto avanzare lentamente fra le secche adesso era ormeggiato, ma anche se i rifornimenti venivano scaricati e trasportati a riva, non c’era quell’atmosfera festiva che lui si sarebbe aspettato: gli uomini se ne stavano sulla spiaggia in piccoli gruppi, conversando piano e scuotendo le teste, e una delle prostitute stava singhiozzando teatralmente.

«Jack!» grido qualcuno. Shandy si volto e vide Skank che correva verso di lui.

«’Giorno, Skank,» disse quando il giovane si fermo, ansimando, di fronte a lui.

«Hai sentito le ultime notizie?»

«Probabilmente no,» disse Shandy. «Se le ho sentite, le ho dimenticate.»

«Barbanera e morto!»

Shandy sorrise al ricordo, come accade quando si viene a sapere che un antico gioco dell’infanzia diverte ancora i ragazzini di oggi. «Ah.» Continuo a camminare, e Skank trotterello al suo fianco. «E certa questa notizia?» domando Shandy, fermandosi davanti alla tenda che veniva utilizzata come una sorta di pub all’aria aperta.

«Oh, si, non potrebbe essere piu sicura. E stato nel North Carolina, un mese fa. Meta dei suoi uomini sono stati catturati, e la testa del vecchio Thatch e stata consegnata al governatore.»

«E morto sull’acqua, presumo,» osservo Shandy, accettando la tazza di rum che ormai non aveva piu bisogno di ordinare.

Skank annui. «Gia. Si trovava nella Laguna di Ocracoke, su una corvetta chiamata Avventura. Aveva nascosto la Vendetta della Regina Anna da qualche parte, e anche tutto il suo bottino, dicono. Sostengono che non aveva un solo reale a bordo. Non ce n’erano altri come lui… probabilmente gli uomini della Navy hanno preso tutto il denaro.»

«No… scommetto…» Shandy fece una pausa per bere un lungo sorso di rum. «Scommetto che aveva nascosto tutto. Avventura, eh? Un nome perfetto… e stata la sua grande avventura, presumo.»

Skank si giro a guardare le tende e la spiaggia e gli scafi semisommersi delle navi abbandonate che il Governatore Rogers stava gia facendo, smantellare e trasportare via. «Penso che questa davvero non sia piu un’isola di pirati.»

Shandy scoppio a ridere. «Te ne sei accorto solo adesso? Due giorni fa Rogers ha fatto impiccare otto uomini, ricordi? Per aver violato il perdono. E noi ci siamo limitati a guardare, e ad andarcene quando tutto e finito.»

«Sicuro, ma…» Skank lotto contro la complessita dell’idea che stava cercando di esprimere. «Ma gia sapere che il vecchio Thatch si trovi da qualche parte…»

Shandy si strinse nelle spalle e annui. «E potrebbe tornare. Si, lo so. Ben presto ci saranno tasse, salari e leggi ai quali ormeggiare la tua barca. E sai una cosa? Penso che la magia smettera di funzionare anche qui, com’e successo nell’est.»

«Maledizione.» Skank distrattamente prese la tazza di Shandy, bevve una lunga sorsata e poi la restitui. «Dove andrai tu, Jack? Io sto pensando di arruolarmi con Venner.»

«Oh, restero qui finche non spendero tutto il mio denaro per il rum, e poi suppongo che mi muovero, cerchero un lavoro. Per l’inferno, e solo questione di tempo che l’Inghilterra dichiari nuovamente guerra alla Spagna. Allora la pirateria tornera ad essere legale, e forse mi arruolero su una nave corsara. Non lo so, questa e una bella giornata, e ho del rum… mi preoccupero domani dei problemi di domani.»

«Huh. Una volta eri piu…» Era il giorno di Skank per i concetti astratti. «Piu… nervoso.»

«Gia. Lo ero. Me lo ricordo.» Vuoto la tazza e la tese di nuovo perche venisse riempita ancora. «Ma credo che presto non lo ricordero piu.»

Oscuramente turbato, Skank annui e s’incammino in direzione delle barche dalle quali si stavano scaricando i rifornimenti.

Shandy si sedette sulla sabbia e sogghigno sul suo rum scaldato dal sole. Piu nervoso, penso. Beh, certo, Skank… avevo delle cose per le quali essere nervoso. Due cose. Volevo affrontare mio zio Sebastian e mostrare al mondo — e alla legge — quello che aveva fatto a mio padre; e,

Вы читаете Mari stregati
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату