intendevo vivere.

Intendevo vivere per sempre.

A Lilo ci vollero tre mesi per completare il corso di sopravvivenza. Capi che il suo corso era piu breve del normale.

Non si lamento mai, ma le sembro che fosse tutto una grande sciocchezza, e per giunta molto scomoda. A meno che Tweed non intendesse veramente stabilire una testa di ponte sulla Vecchia Terra, le sembrava inutile.

Ando ugualmente fino in fondo, dall’Amazzonia all’Egitto. Trascorse una settimana in ognuna delle disneyland principali. Il Partito per una Terra Libera spendeva un mucchio di soldi per poter andare nelle zone selvagge dei parchi ambientali. In cambio avevano il piacere di disidratarsi sotto i soli del deserto e di gelare in Siberia.

Lilo era in una classe di venti persone. Tutti gli altri erano iniziati al culto del partito, tranne Vaffa, che accompagnava Lilo e faceva sembrare tutto facile. Conobbe i Terrestri Liberi. Sospetto che molti non fossero fanatici quanto Tweed a proposito dell’effettiva liberazione della Terra. Una buona parte erano li per fare esperienze interessanti.

Arrivo ad avere un grande rispetto per l’immagine che Tweed si era fatto di lei. Ogni volta che le permetteva di entrare in contatto con qualcuno non appartenente al ristretto circolo direttivo dei Terrestri Liberi, si esponeva a un grosso rischio. Tweed non poteva essere sicuro che tutti i suoi compagni di classe fossero sufficientemente votati alla causa da non denunciarla al governo. Se qualcuno l’avesse fatto, se lo Stato avesse scoperto che Tweed l’aveva tirata fuori dall’Istituto, lui poteva gia considerarsi dentro il riciclatore.

Il trucco stava nel fatto che Lilo si sarebbe condannata a morte insieme a lui. Sapeva che non l’avrebbe fatto.

In realta, anche se non l’avrebbe mai ammesso, vivere in quegli ambienti selvaggi comincio a piacerle. Avanzare a fatica in mezzo a una tempesta di neve non era divertente, ma ammucchiarsi dentro un igloo insieme a cinque altre persone sotto la pelle di un orso polare, si. C’erano molti momenti piacevoli.

C’era anche la solitudine. Era molto piu difficile da sopportare dei disagi fisici. Durante l’anno trascorso all’Istituto aveva imparato a vivere da sola. Adesso aveva di nuovo bisogno di amici, di trovare un amante. Ma nella classe di sopravvivenza non poteva diventare amica di nessuno. Era impensabile amare qualcuno senza potere aprirsi, dire tutto, e lei non poteva farlo. C’erano segreti che doveva conservare. Nella residenza di Tweed la gente era anche peggio. Conoscevano tutti i suoi segreti, ma sapevano che non era una di loro. Veniva trattata civilmente, ma non si sarebbero mai fidati di lei. Cominciava a sentirsi vicina solo a Mari. Lilo sapeva che Mari le voleva bene, ma quello era l’affetto generale e acritico che faceva parte della sua personalita. Mari pensava che fosse sbagliato fare esperimenti sul DNA umano, e Lilo pensava che il sogno dei Terrestri Liberi fosse folle. Non c’erano molte cose di cui potessero parlare.

Quindi era sola. Sotto certi punti di vista, era peggio della reclusione in carcere. Comincio a isolarsi le notti trascorse vicino al fuoco, mentre tutti si riunivano per cantare, raccontare storie e cop. Si disse che era perche il sesso nella natura non le piaceva. «Cop sulla spiaggia,» aveva detto a Mari, «e passerai il giorno dopo a ripulirti dalla sabbia.» Cercava un partner solo quando il desiderio diventava insopportabile, ma i suoi amanti piu fidati erano diventati sempre di piu le dita della mano destra.

Si sentiva sola, la sua vita sessuale era pessima e cominciava ad aver paura di essere ricatturata. Sarebbe stato terribile dover affrontare l’esecuzione, dopo tutto quello che aveva passato e dopo tutte le cose vergognose che aveva fatto. Se fosse morta adesso, in un certo senso tutte le morti precedenti sarebbero state inutili.

Era dal giorno del risveglio che Lilo non vedeva Tweed. Immaginava che allora fosse stato presente perche le sue reazioni fossero quelle della volta precedente. Voleva che la lezione che le stava insegnando fosse collegata alla sua persona. Era una buona tecnica psicologica, e funziono. Si accorse di temerlo.

Da quel giorno sembro non avere piu alcun interesse nei suoi confronti. Cerco di parlargli, ma venne mandata via dai suoi aiutanti. Il capo era sempre troppo indaffarato.

Il fatto di sentirsi cosi importante agli occhi di Tweed, le era stranamente stato di conforto. Ma a poco a poco dovette cambiare idea. Allorche si rese conto che stava seguendo la routine di tutti gli agenti clandestini — il che implicava che come lei ce n’erano altri, centinaia d’altri — si demoralizzo. Forse Tweed non la considerava piu importante di Mari, che offriva servigi facilmente acquistabili a qualsiasi mercato del lavoro della Luna.

Quanto piu esaminava la situazione, tanto piu diventava chiaro che faceva parte di un meccanismo esistente gia molto prima che si presentasse la necessita di farla fuggire. Il controllo che i Terrestri Liberi esercitavano sull’Istituto era tale che Mari aveva potuto far crescere un clone completamente sviluppato — un lavoro di sei mesi — all’interno dell’edificio senza la paura che fossero scoperti. In considerazione di questo, Lilo comincio a chiedersi se la sua corsa nel vuoto fosse stata davvero necessaria. Era forse stata una specie di prova? Evidentemente ai Terrestri Liberi gli esami piacevano: il suo addestramento, se aveva un qualche scopo, era consistito in una serie infinita di esami, nel confrontarli con ambienti che non avrebbe mai visto, poiche erano tutti ambienti terrestri.

Di certo Tweed manifestava un interesse specifico non per Lilo, ma per le persone come lei. Se si giudicava obiettivamente, trovava solo tre cose che la distinguevano da tutti gli altri. Era una scienziata, ma Tweed poteva ovviamente assumere tutti gli scienziati di cui avesse bisogno. Era una criminale condannata, ma non riusciva neppure a immaginare come cio potesse rappresentare una qualita. Quindi doveva trattarsi della natura delle sue ricerche, del lavoro che aveva causato il suo arresto.

Nessuno avrebbe potuto stupirsi piu di Lilo quando si era accorta di avvicinarsi, lentamente ma decisamente, a campi di ricerca proibiti. Mentre era in prigione aveva avuto il tempo di rifletterci sopra, e adesso, durante l’addestramento, aveva avuto di nuovo l’occasione di ripercorrere i passi che l’avevano resa Nemica dell’Umanita. Era ancora stupita.

Lilo aveva voluto diventare medico. A quanto ricordava, era stata sempre abile con le mani, e da ragazza il suo giocattolo preferito era stato il piccolo chirurgo. Eseguiva operazioni su se stessa e sugli amici, tenendosi sempre aggiornata sulle ultime novita.

Ma sua madre e i suoi insegnanti sapevano che era in grado di fare cose migliori e la indirizzarono a una professione piu qualificata. Non si oppose; le piaceva leggere — era piaciuto a tutti i suoi antenati, fin dal tempo precedente l’Invasione — e divorava tutti i libri su cui riusciva a mettere le mani. Gli insegnanti conoscevano il loro mestiere; alla fine le sembro di avere sempre voluto diventare un ingegnere genetico.

Era brava a fare quello che faceva. Tutte le grandi compagnie richiedevano le sue prestazioni, e aveva lavorato per diverse di loro prima di mettersi in proprio. La sua specialita era il cibo, un campo che era stato a lungo trascurato e che ora riscuoteva un rinnovato interesse.

Mentre la maggior parte dei suoi colleghi si concentravano su cibi idroponici alla moda — miscugli esotici di sapori che ottenevano un grande successo per qualche mese ma venivano rapidamente dimenticati — Lilo considero i prodotti fondamentali da un nuovo punto di vista. Migliorava, piuttosto che inventare, e cio si rivelo vantaggioso. Le grandi imprese sapevano che con un adeguato investimento pubblicitario potevano creare una domanda transitoria quasi per qualsiasi cosa. A lungo andare, comunque, era dai brevetti genetici su migliori alberi di bue e su migliori piante da uova che guadagnavano.

Lilo si concentro sugli alberi di maiale. Riusci a migliorare il rendimento e la dolcezza della carne bianca interna, facendo contemporaneamente abbassare il rapporto fra carne grassa e carne magra nella pancetta. Questo le frutto abbastanza denaro per migliorare il proprio laboratorio: le si aprirono nuovi orizzonti.

Il lavoro sugli alberi di maiale le aveva permesso di rendersi conto che molti organismi fondamentali erano stati a lungo trascurati per la loro incapacita di competere con le colture artificiali ormai considerate basilari. C’era stato un tempo in cui gli alimenti principali della razza umana erano il grano, la soia, le patate, il granturco, il riso. Adesso non c’era nessuno che avesse visto quelle cose.

Pero esistevano nella Banca della Vita, dove c’erano praticamente tutti gli animali e le piante della Vecchia Terra. I cibi che aveva mangiato per tutta la vita, constato, erano tutte piante create artificialmente, almeno quattrocento anni prima. Le sembrava che nella genetica vegetale l’era delle scoperte fosse ormai remota e che non fosse stata inventata nessuna coltura fondamentale nuova da quando la civilta umana si era stabilita negli Otto Mondi. Non stette a chiedersi a cosa fosse dovuto; si mise a inventare una coltura nuova.

Il risultato fu l’albero bananacarne, un successo immediato e duraturo. Come indicava il suo nome, derivava

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