questo viaggio ammonteranno a circa quattrocento volte la cifra che avevamo originariamente discusso. Un missile di rifornimento telecomandato e in partenza dalla catapulta di Plutone e presto accelerera a nove gi. Come sapete, quelle navi sono irrecuperabili; percio i costi aumentano in modo cosi drastico. Lo incontreremo fra circa venti milioni di secondi. Senza di esso, naturalmente, avremmo carburante per raggiungere la stazione, ma non per tornare.

«‘Se lei, Tweed, desidera partecipare a questa spedizione, deve depositare sul mio conto presso la Banca di Lowell la somma che i miei banchieri le hanno gia comunicato. Se non desidera pagare, la sua partecipazione alla spedizione sara annullata. La nave continuera a procedere come previsto, finanziata dall’Associazione Cercatori di Buchi Neri di Lowell, fatto che lei e libero di controllare. E la sua agente, Vaffa, verra fatta uscire dalla camera stagna e invitata a tornare indietro a piedi. Firmato: i suoi obbedienti, umili ex schiavi eccetera eccetera.’»

«Non puo farlo!» Le vene sul collo di Vaffa sporgevano. I pugni stretti le sanguinavano. Cathay sembrava felice e Lilo voleva abbandonarsi alla sensazione di euforia che provava, ma sapeva che ancora non era al sicuro. Delicatamente, carezzo la spalla di Vaffa. Se la donna esplodeva adesso poteva essere fatale.

«Senti, Vaffa,» sussurro. «Devi fare quello che e meglio per il Capo, vero? Ferma! Lasciami! » Per un attimo la stretta sul suo braccio si allento.

Anche Cathay si era avvicinato. «Ha ragione,» disse. «Non perdere la calma. Pensaci. Certo, ha messo il Capo alle strette, ma gli sta facendo una proposta vantaggiosa. Ti uccidera, se non accetti questo fatto, e allora il Capo non incontrera mai gli Ophiuciti e non scoprira cio che vuole sapere.»

«Non riuscirebbe a uccidermi! Quella schifosa, ridicola stronzetta!»

«Bada a quello che dici, Vaffa. E la sua nave. Non puoi neppure entrare nella sua stanza. Non hai armi e non sappiamo cosa possa avere lei. Ti ha addirittura battuto a mani «nude. Devi inghiottire il tuo orgoglio e ammetterlo. Devi farlo per Tweed, ricordalo, per il Capo.»

A poco a poco, dolorosamente, Vaffa lascio la presa sul braccio di Lilo. Incurvo le spalle e sprofondo lentamente a terra con la testa fra le mani. Lilo guardo lo schermo e la faccia impassibile. Usci nel corridoio, sali la scala ed entro nel solarium. Accanto ai piedi le si accese uno schermo. Abbasso gli occhi su Javelin.

«Voglio ringraziarla,» esclamo, e senti gli occhi riempirsi di lacrime. Non si preoccupo di asciugarsele.

«Non importa. La situazione doveva essere risolta.»

«Non lo e, non ancora. E di questo che volevo parlarle. Io… mi e venuto in mente che potrebbe gettarci tutti fuori. Dopo aver ricevuto il denaro.»

Javelin scrollo le spalle. «Non lo faro. E un rischio che dovete correre. Non che non sia pronta a imbrogliare per risparmiare soldi. Tutti i cercatori lo sono. L’avarizia e la nostra seconda natura. Ma non verro meno a un patto. Ho acconsentito a portarvi laggiu ed e quello che faro.»

«Perche?»

Javelin sembro un po’ imbarazzata. «Ecco, forse incontreremo degli extraterrestri. Dopo tutto penso di nutrire una certa lealta nei confronti della razza umana. Non mi sembrava giusto andare da sola. Ho pensato che avrei dovuto portare una rappresentanza dell’umanita, se avessi potuto.»

Lilo rise. «Una cercatrice di buchi neri, un’assassina, un insegnante radiato e una criminale evasa.»

«E questo che siete? Un giorno dovra parlarmene. Avremo molto tempo a disposizione.»

Lilo non fece commenti. Voleva parlarne. Con Cathay non c’era riuscita; forse Javelin sarebbe stata la persona giusta.

«Che succedera a Vaffa?» domando.

«Non lo so. Se si comporta bene la portero con noi. Ma non pensero di infrangere il contratto con Tweed se saro costretta a eliminarla come un cane idrofobo, come una minaccia alla sicurezza della nave.»

«Sono preoccupata per lei. E a disagio quando ha a che fare con cose astratte. Posso spiegarle che comportarsi bene, non creare problemi, e cio che il Capo vuole da lei. Altrimenti verra uccisa e Tweed subira un danno. Maledizione! Perche sto cercando di salvarle la vita? Ha minacciato di uccidermi un sacco di volte. Ha ucciso due miei cloni.»

«Per ucciderla,» osservo Javelin, «basta che lei non faccia niente. Vaffa si scontrerebbe con me e sarebbe la sua fine, giusto?»

«Penso di si.» Lilo sospiro. «Non so se sia perche odio vedere qualcuno ucciso o perche ho paura che uccida me prima di scontrarsi con lei. Comunque e una situazione esplosiva. Ecco il mio progetto. Non credo che Vaffa riesca a disobbedire a un ordine diretto di Tweed. Vorrei aggiungere una richiesta al suo elenco. Lui deve ordinarle di non far nulla ne a lei ne a me, ne a Cathay. Deve essere sollevata dei suoi compiti di guardiana. Lui deve convincerla che e la sua sola rappresentante su questa nave, che tutto e nelle sue mani. Deve restare viva per potergli fare un rapporto. E per far questo non deve esserci ostile.»

«D’accordo. Funzionera?»

«Ne sono sicura. La calmera, le fara accettare la situazione. E Tweed acconsentira. Non sara contento, ma non ha molta scelta, no?»

«E quello che stavo pensando.»

Lilo sorrise, e finalmente si abbandono a credere di essere libera. Era confinata in quella nave, ma era libera.

«A proposito, quanto durera il viaggio?»

«Per l’andata ci vorranno circa trecento milioni di secondi.»

«Le dispiacerebbe trasformarlo in mesi terrestri?»

«Circa centoventi. Vent’anni, andata e ritorno.»

19

Il viaggio verso Poseidone avrebbe potuto essere molto piu rapido. Anche se doveva trasportare tutta la base da me costruita sugli Anelli, il rimorchiatore che Cathay aveva rubato non incontrava difficolta; era stato fabbricato per spingere buchi neri con qualche problema.

Ma tutto dipendeva dall’arrivare su Poseidone esattamente al momento giusto e con l’esatta angolazione. Eravamo condizionati dalle posizioni relative di Giove e di Saturno all’atto della partenza, dalla velocita orbitale di Poseidone e da quella di rotazione.

Non mi ero mai preoccupata di dare un nome al mio nascondiglio di rocce. Quando fummo vicini a Poseidone e azionammo di nuovo i motori del rimorchiatore per far acquistare velocita alla roccia, Cathay la chiamo Vendetta.

Erano a circa cinquanta chilometri da Poseidone, immobili rispetto a lui. A occhio nudo, appariva come una piccola macchia grigia irregolare. Ma sullo schermo di Lilo si potevano vedere meglio i dettagli. Era scuro e frastagliato, e sull’orlo si ergeva una piccola tazza dentro la quale brillava un’intensa luce azzurra.

Lilo ripenso all’ultima volta che aveva visto Parameter/Solstizio. Avrebbe voluto che fossero andati con loro, ma era stato evidentemente impossibile. Se lei e Cathay fossero riusciti in quello che si apprestavano a fare, non ci sarebbe stato il tempo per far scendere Parameter da nessuna parte; avrebbero dovuto abbandonare il sistema solare alla svelta. Ma Lilo li avrebbe voluti con se per vedere il loro piano funzionare.

Se avesse funzionato, penso, deglutendo nervosamente.

«Dieci secondi!» grido Lilo. Era collegata al computer e ne controllava l’operato attraverso le telecamere della Vendetta. Poteva percepire le minuscole spinte mentre il programma di guida effettuava le ultime correzioni di rotta. Il bersaglio si stava avvicinando a velocita accecante e Lilo riusciva a seguirlo solo attraverso il terminale del computer. Vide un lampo argenteo, poi l’impatto distrusse la telecamera.

«Colpito,» disse con voce normale. Estrasse il cavo del computer dalla spina che aveva in testa.

La Vendetta era entrata nella tazza a campo nullo contenente il buco nero. In una frazione di secondo, la sua massa era stata ridotta a un miscuglio di lava, di gas bollenti e di plasma. C’era stato uno spruzzo.

Il buco aveva cominciato a divorarlo immediatamente. Il gradiente gravitazionale fece rapidamente

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