XXV
Nelle pillole per dormire, qual era l'ingrediente che sopprimeva i sogni? Era lo stesso che seccava le fauci e imbottiva il cervello con asciugamani di spugna? Falcon, sdraiato al buio, si premeva i polpastrelli sul viso irrigidito come un pugile che valuta i danni dell'incontro appena disputato. E che cosa dire di quei buchi neri nella memoria? Il pensiero gli ricordo le parole di Alicia.
«Una nevrosi e simile a un buco nero nello spazio. E bizzarra e inesplicabile. Com'e possibile che accada qualcosa di cosi catastrofico come il collasso di una stella? Come e possibile che qualcosa accaduto a un essere umano sia cosi doloroso da indurci a rifiutare il suo ricordo, da farci negare parte del cervello? E c'e di piu in questa analogia, perche la stella collassata esercita una tale forza gravitazionale che la sua attrazione continua a risucchiare materia nel suo universo negativo. Allo stesso modo la nevrosi attira tutte le cose positive della nostra esistenza, consumandole e rendendole anti-positive. Lei mi ha descritto alcune relazioni significative della sua vita, con la sua prima ragazza importante, Isabel Alamo, e con la sua ex moglie, Ines. Entrambe relazioni molto intense, con molta passione da parte di entrambi, ma che non hanno potuto resistere alla forza gravitazionale del buco nero dentro di lei.»
«Con Ines era solo sesso, adesso me ne rendo conto», aveva detto.
«Davvero?» aveva domandato Alicia. «Non crede possibile che sia stato a lei a voler mantenere la relazione a quel livello? Il sesso e affrontabile, l'amore e piu complesso.»
«So che era sesso. Percio questa gelosia illogica mi fa soffrire.»
«In genere il sesso si spegne da solo.»
«E esattamente quello che e accaduto. Il sesso si e spento e non e rimasto nulla.»
«Pero e ancora affascinato da lei. La vuole ancora. Una parte di lei non ha chiuso del tutto con Ines… e questa e una delle ragioni per cui non riesce a parlarne con quel magistrato.»
Il pensiero ciclico lo sfibrava, si sentiva sfinito. Scese dal letto e il tonfo del diario di suo padre caduto sul pavimento lo riporto a quanto aveva letto la sera prima, alla pieta e al disgusto che aveva provato per lui. Era sbalordito davanti a quella debolezza di carattere, a quella patetica sfaccettatura della sua personalita, un aspetto completamente sconosciuto a Javier. Come era stata forte sua madre, come era stata appassionata nella sua fiducia in lui e come era stata mal ricompensata dall'ambiguita e dalla sessualita irrequieta del marito! Era fragile, quel genio, ed era solo un altro individuo con un istinto per l'indegnita.
Indosso la tuta e scese al pianterreno. La spia sul telefono lampeggiava. Ascolto l'unico messaggio che gli era stato lasciato, pensando: nessuno mi chiama, in ufficio ho un centinaio di messaggi e a casa niente. La voce di Paco interferi con i suoi pensieri, e lo informo che una distorsione al ginocchio durante un allenamento aveva eliminato Pedrito de Portugal dalla scena, offrendo una possibilita a Pepe per il pomeriggio del lunedi seguente, lo stesso giorno in cui lui avrebbe consegnato i tori.
Falcon corse fino al fiume e lungo la riva oscura verso la Torre del Oro. Un altro corridore gli rivolse un cenno col capo e un altro ancora gli indirizzo un mezzo saluto: da quando aveva smesso la folle abitudine di pedalare da fermo, Falcon era diventato un corridore abituale. In lui si stavano aprendo strani canali: non aveva parlato ad Alicia delle lacrime assurde nel guardare il film di Ramon e di Carmen. Da dove gli veniva quel sentimentalismo assolutamente incompatibile con il suo lavoro? Quel pensiero lo costrinse a fermarsi di botto. Era senza fiato. Inconsciamente aveva accelerato la corsa per sfuggire ai pensieri disturbanti. Per questo era entrato nella polizia? Era stato per soddisfare il suo bisogno di un'osservazione spassionata delle tremende crisi della vita? Quello era forse un momento di verita? Corse fino a casa, prese una copia di
Al momento di spogliarsi per la doccia, il miglioramento prodotto dallo sforzo fisico era evaporato, nella schiena aveva una miriade di nervi vibranti e nello stomaco si era aperta una voragine che presentava una terrificante rassomiglianza con il buco nero descritto da Alicia. Gli parve che ogni pensiero positivo venisse risucchiato da quel precipizio e fu preso dal panico all'idea che tutto, compresa la sua salute mentale, potesse sparirvi dentro. Ingoio un Orfidal.
Telefono al fratello, voleva parlargli prima che se ne andasse nei pascoli per radunare i tori da trasportare a Siviglia per la corrida del lunedi seguente.
«Come va la gamba?» domando Falcon.
«La gamba va bene», rispose Paco. «Ci sono notizie?»
«Per ora no.»
«Senti, un'altra cosa», gli annuncio Paco, «domenica saremo in otto.»
Silenzio.
«Ti eri dimenticato, vero?»
«Ho avuto troppo da fare», si giustifico Falcon. «Ricordi Ramon Salgado, il gallerista di papa? E stato assassinato ieri mattina. Devo occuparmi di quello e di altri due omicidi, percio non ho potuto…»
«Hanno
«Proprio cosi. Il funerale e oggi pomeriggio.»
«Non riesco a immaginare perche mai si siano presi il disturbo.»
«Qualcuno l'ha fatto.»
«Be', in ogni caso… domenica saremo in otto.»
«Rinfrescami la memoria.»