«Frank, uno dei due che hanno sconfinato e stato colpito. C’era del sangue sulle pietre all’interno della miniera. Non era il medico, per cui, dov’e Lewis?»

«Lewis e proprio qui», ribatte Lewis, avvicinandosi alla balaustra e poggiandovi sopra la sua pistola. «Ora te ne puoi andare.»

«Mi sembri un po’ malaticcio, Lewis», osservo Tuggle. «Ti sei per caso beccato una pallottola di recente?»

Ogni muscolo del corpo di Matt era teso. Ci sarebbe stata una sparatoria, lo sapeva. Inizio a strisciare verso gli schioppi che erano sul pavimento accanto a Lewis. Se si fosse aperto il fuoco, non avrebbe potuto fare altro che combattere a fianco degli Slocumb.

«Fermo!» mormoro Lewis senza girarsi.

Matt si appiatti sul pavimento.

«Mi hanno detto di portarti via con me, Lewis. Non posso andarmene senza di te.»

«Puoi e lo farai, a meno che tu non voglia andartene con i piedi in avanti.»

«Siamo in quattro. Uno di loro tiene sotto mira Frank proprio ora.»

«Lo vedo», dichiaro Lyle da sotto. «Fara bene a essere un pistolero dannatamente rapido per colpire Frank e non beccarsi una di queste pallottole in testa.»

«Lo stesso vale per te», esclamo Kyle, uscendo sulla balconata dalla stanza in fondo al corridoio, a tre metri da Lewis.

Lewis premette rapidamente alcuni numeri sul tastierino della scatola nera.

«Questo e un avvertimento, Lonnie», disse, premendo il pulsante d’innesco.

L’assordante esplosione proveniente dal largo cortile in terra battuta fece roteare Tuggle. In un attimo, Frank era dall’altra parte della stanza, lo schioppo contro la nuca di quell’uomo gigantesco.

«Butta a terra la pistola! Buttala ora, Lonnie!»

Riluttante, Tuggle ubbidi.

«Quell’esplosione era a circa tre metri dietro la vostra auto», grido Lewis. «La prossima sara esattamente sotto.»

«E i prossimi panettoni di questo schioppo finiranno nel tuo cervello», aggiunse Frank. «Forza, hai dieci secondi per riunire i tuoi ragazzi e andartene di qui. A quello ordina di mettere giu la pistola prima di muoversi.»

«Fallo, Cork», ordino Tuggle.

Tuggle fece un cenno all’uomo dietro Frank e, un attimo dopo, apparve, spaventato e senza armi, alla vista di Matt. I due uscirono, indietreggiando, dalla porta d’entrata e chiamarono gli altri due.

«Questo lo rimpiangerai, Frank», sbraito Tuggle. «Non sei l’unico capace di fare esplodere le cose.»

«Prima devi arrivare a noi, Lonnie. E questa volta non sei stato tanto bravo. Facci un favore e non riprovarci. Non ricaviamo un gran piacere dall’uccidere creature inermi. Di’ al vecchio LeBlanc che nessuno di noi era alla miniera. Neppure il dottore. E se dovesse succedergli qualcosa, sarai tu quello cui daremo la colpa. Capito? Capito?»

«Si, si, ho capito.»

Matt ascolto l’automobile partire, poi si raddrizzo e si avvicino a Lewis.

«Non posso credere che abbiate minato questo posto», esclamo.

«Negli anni Sessanta mi ero lasciato incantare dall’avventura e mi ero arruolato nell’esercito», replico Lewis.

«Ricordo che me ne avevi parlato.»

«Cio che forse non ti ho detto e che mi ero arruolato piu che altro perche volevo imparare a far esplodere le cose. Ero nel reparto demolizioni in Vietnam. E stato utile, di tanto in tanto, per fare esplodere tronconi o altro. Inoltre, nessuno puo avvicinarsi a questo posto, a meno che non decidiamo noi che lo puo fare.»

«O allontanarsi da qui, a quanto pare. Voi ragazzi non smettete mai di stupirmi.»

«Aiutami a tornare a letto, dottore», disse Lewis, raccogliendo il sacchetto della flebo e il tubo del drenaggio. «Tutta questa agitazione mi ha un po’ stancato.»

Qualsiasi beneficio il sonnellino al capezzale di Nikki avesse procurato a Matt, ora era svanito. Con gli occhi che gli bruciavano dalla stanchezza, fisso con nostalgia la strada secondaria che l’avrebbe portato a casa, mentre puntava la Harley verso l’ospedale. Avrebbe fatto il giro di visite e poi avrebbe lasciato il suo posto a chiunque gli fosse subentrato. E dopo, il letto.

Era ancora possibile che i criminali della BC C gli stessero dando la caccia, ma, a parte essere prudente, non c’era nulla che potesse fare. Tranne fuggire, cosa che non avrebbe mai fatto. Gli Slocumb avevano chiarito il loro punto di vista e l’avevano fatto in modo fantastico. Vieni a cercarci solo se vale la pena morire per prenderci. Per quello che riguardava la discarica tossica, era impossibile prevedere cosa avrebbero fatto Armand Stevenson e gli altri dirigenti della miniera. Al momento, l’unica cosa certa era che, grazie a un biglietto anonimo di un abitante di Belinda ben poco istruito che non voleva farsi riconoscere ne ricevere una ricompensa, la sua lunga battaglia contro la BC C, era stata legittimata.

Il parcheggio dei medici era quasi pieno. Costruito solo quindici anni prima, l’ospedale vantava ora specialisti in ogni campo della medicina interna e anche della maggior parte delle specialita chirurgiche. Gli seccava tributare qualche onore alla BC C, ma di fatto proprio la societa era responsabile della continua crescita dell’ospedale.

Trovo un posto vicino allo spazio riservato all’ambulanza e blocco la Harley. Attraverso poi il pronto soccorso e sali le scale, diretto al reparto di medicina e chirurgia 2. Non si sorprese nel vedere Tarvis Lyons dormicchiare nella sedia vicino alla porta della stanza di Nikki, il mento appoggiato sul petto. Qualcosa, forse i passi di Matt sul pavimento in piastrelle o una brezza nel corridoio, sveglio il poliziotto proprio prima che Matt arrivasse accanto a lui.

«Ehi, Ledge, come va?» chiese.

«Tutto bene?»

«Si. Il trasferimento della tua signora e andato liscio come l’olio.»

«Trasferimento dove?» chiese Matt, provando un improvviso brivido.

«Per la risonanza magnetica che avevi richiesto», rispose Lyons, chiaramente disorientato.

Matt corse all’uscio. Il letto di Nikki era vuoto ed era stato rifatto, in previsione di un ritorno che Matt dubitava sarebbe mai avvenuto.

«Tarvis», disse, con il polso che gli martellava, «io non ho richiesto alcuna risonanza magnetica.»

19

Era proprio li, nel settore delle prescrizioni del medico nella cartella di Nikki, sotto la richiesta di controlli neurologici scritta da Matt.

Risonanza magnetica all’ospedale di Hastings.

Trasportare la paziente con ambulanza.

R.T. DR. RUTLEDGE

R.T: — richiesta telefonica. Qualcuno aveva telefonato usando il nome di Matt e aveva ordinato di trasportare Nikki in ambulanza all’ospedale di Hastings per una risonanza magnetica. Matt telefono immediatamente al radiologo di quell’ospedale e non rimase affatto sorpreso nel sentire che, dietro sua richiesta, Nikki era stata inserita nel piano delle risonanze magnetiche, trattandosi di un’urgenza. L’appuntamento era stato fissato per mezz’ora prima, ma fino a quel momento non si era vista.

Tarvis Lyons, imbarazzato e disperato, lo aspettava sull’uscio della camera di Nikki.

«Ho fallito», ammise.

«Dimmi solo cosa e successo.»

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