«Uau», grido Frank, ispezionando l’enorme parete frontale. «Quei ragazzi hanno fatto proprio sul serio.»
Matt si senti male all’idea di mettere un pezzo di dinamite tra quei massi, accendere un fiammifero e creare con l’esplosione una nuova entrata.
Come se avesse letto i suoi pensieri, Lewis gli mise una mano sulla spalla.
«Entreremo la per te, Matt», disse.
In un silenzio raramente interrotto, i tre fratelli Slocumb agirono come un’unita militare esperta. Lyle piazzo numerose lanterne, illuminando quasi a giorno lo spazio, quindi si mise a disimballare l’attrezzatura. Lewis, le mani ai fianchi, leggermente ansante, osservava Frank che saliva in cima alla pila di pietre e poi correva da un lato all’altro.
«Dovrai fare un lavoro dannatamente buono, Lewis», grido Frank, mentre scendeva dalla parete.
«Lo faro», replico Lewis semplicemente. «Allora, Matt, ecco cosa faremo. Questa e la parete principale. E come un tappo dove prima vi era un buco. Non e difficile farla esplodere. Il trucco sta nel farlo senza uccidere noi e quelli che sono dall’altra parte.»
«Pensi di farcela?»
«Penso di poter tentare. Non posso dire altro. Lyle, ascolta. Voglio ammorbidire questa bambina con una granata della Piccola Berta, a circa due terzi verso l’alto. Puoi colpire quella grossa e puntuta roccia lassu?»
«Da dove?»
«Dalla giusta distanza per non venire colpito, Lyle.»
Lyle esamino la grotta.
«Nessun problema», proclamo. «Posso sparare da qui dietro.»
Apri la lunga sacca dell’esercito, ne tolse un lanciarazzi e lo carico.
«Non e una bellezza?» disse Lewis a Matt. «Un missile anticarro Javeline con HEAT, una testata anticarro esplosiva. Penetra per piu di cinquanta centimetri in un mezzo blindato. Devi solo sparare e dimenticare, dimenticare a cosa stai sparando e dimenticare di stare nei paraggi a guardare. Portata fino a venticinquemila metri, due chilometri e mezzo.»
«Cristo, Lewis. Come avete fatto ad averlo?»
Lewis rispose con un’occhiata ironica. «Non sei cosi sciocco da porre una domanda di cui non vuoi conoscere la risposta.»
«Frank», continuo poi, «prepariamo i pacchetti di gelatina. Tre file verticali, cominciamo con mezzo chilo in cima e finiamo con, diciamo, cinque chili in fondo. Useremo quella corda per collegarli.»
Frank tiro subito fuori parecchie dozzine di pacchetti simili a salsicce da uno degli zaini e li depose su un telone vicino a Lewis, assieme alla miccia detonante. Con abilita, i fratelli si misero a legarli assieme.
«Pronto», grido Lyle.
«Da questa parte, dottore», lo invito Lewis, guidando Matt e Frank nel tunnel, finche non videro piu la parete principale. «Sarebbe divertente guardare lo spettacolo, ma anche pericoloso. Spero che anche Lyle venga qui alla svelta.»
Matt udi un forte
«Non vorrei proprio vedere la
«Bel colpo, Lyle», commento Lewis. «C’e ancora qualche speranza per te. Frank, sistemiamo questi salsicciotti e creiamoci un buco.» Si rivolse a Matt: «Useremo dei detonatori a scoppio ritardato per fare esplodere questa parte e farla crollare dal basso. Se tutto va bene, si aprira uno spazio in cima, se sbagliamo, sara meglio sia piu piccolo che troppo grande. Se non riusciamo a creare un buco la prima volta, abbiamo sufficiente Vibrogel per riprovarci anche piu di una volta».
«Affrettatevi», disse Matt, non riuscendo a trattenersi.
«Perche mai dovremmo prendercela comoda?» replico Lewis. «Voglio dire, non e che stiamo lavorando con quell’esplosivo per niente.»
«Scusami.»
«Credo di essere pronto», grido Frank, avvolgendo la miccia detonante attorno al gomito prima di arrampicarsi su per la parete.
«Pronto per cosa, pervertito?»
Bill Grimes, il revolver di servizio puntato contro di loro, entro nella grotta da una galleria, seguito da Vinny Sutcher che, ancora vestito di nero, fece una panoramica con il mitra, quasi fosse una videocamera. L’ultimo a comparire, anche lui con il fucile pronto al fuoco, fu l’uomo magro che Matt aveva messo nel sacco alla tenuta Shady Lake.
«Hai visto, Vinny», disse Grimes. «Te lo dicevo che valeva la pena lasciare te e Verne qui a controllare le entrate. Questo dottore e sfuggente come un’anguilla.»
«Che metafora fantasiosa», esclamo Matt, notando quanto calmi fossero Lewis Slocumb e i suoi fratelli. Non poteva saperlo con certezza, ma percepi che si stavano scambiando, silenziosamente, qualche informazione.
Grimes intui la stessa cosa, e con espressione rabbuiata punto la pesante pistola contro Lewis.
«Allontanati da quella roba, Slocumb. Anche i tuoi fratelli. Vinny, vieni qui e sposta quella merda.»
Sutcher mise a tracolla il mitra, giro attorno alla base della parete e scruto sospettoso il mucchio di pacchetti di gelatina.
«Farai meglio a non scoreggiare li vicino», osservo Lewis, mimando un’esplosione con le mani. «Bum.»
Frank, che era a circa tre metri alla destra di Lewis, e Lyle, inginocchiato sette metri dietro di lui, ridacchiarono.
«Allora», Grimes si rivolse a Matt. «Deduco dalla sua presenza che non e stato l’unico a sopravvivere a questo incidente devastante.»
«Sono riusciti a fuggire tutti, tranne le guardie che lei ha ingannato», ribatte Matt, intuendo di dover prendere tempo. «Stiamo scavando per tirare fuori quei due, perche entrambi hanno giurato di ucciderla se l’avessero rivista. Che cosa e, Grimes, una specie di importante azionista della societa che produce il Lasaject? E questo che sta succedendo?»
Un’espressione sorpresa guizzo come un lampo negli occhi di Grimes e scomparve alla stessa velocita.
«Oh, si», rispose. «La signora Kroft. Si, se proprio lo vuole sapere, ho un capitale personale nella societa.»
«Sa quante persone, quanti bambini, moriranno se quel suo vaccino diventera di uso generale?»
«Non ci sono prove che sia dannoso.»
«Non mi faccia ridere. La prova sono le persone che ha cercato di assassinare la dentro, e lei lo sa. Ecco perche ha fatto loro questo. Ebbene, Grimes, sono sfuggite alla morte come me. In questo momento sono dirette a Washington, assieme a Ellen Kroft e a Nikki. Lei e finito.»
Matt noto nei suoi occhi l’incertezza.
«Non le credo», disse infine Grimes. «Ci occuperemo dei problemi la dentro dopo esserci occupati di quelli qui fuori. Verne, sbatti ognuno di loro a terra, iniziando da quello la dietro. Poi il buon dottore e io faremo una chiacchierata. Se uno qualsiasi di loro ti creasse guai, sparagli al ginocchio. Risparmiamo l’altro ginocchio e le palle per dopo.»
«Non dimenticare di ispezionarmi alla ricerca di lanciamissili», ridacchio Lyle.
Malgrado l’evidente superiorita in armi ed eta della sua fazione, Verne si avvicino a Lyle con cautela.
«Alzati», ordino.
«Non posso», ribatte Lyle. «Ho la gamba rotta.»
«Se non fa quello che vuoi, uccidilo e basta», urlo Grimes. «Non ti fara del male, Verne. E solo un fottuto vecchio e tu hai una pistola.»
«Gia», disse Lyle, «io sono solo un fottuto vecchio.»
Sorrise senza denti e sposto il peso come se stesse per alzarsi.
In quell’istante si udi un suono provenire dalla cima del muro. Tutti e sette si girarono verso il rumore. Ellen, una apparizione polverosa e sparuta, era in piedi, sei metri proprio sopra Vinny Sutcher. La larga e piatta pietra che teneva sopra la testa sembrava grande come il suo torace. Mentre Grimes si girava e le sparava, lei getto, con