tutte le sue forze, la pietra direttamente contro Sutcher. Il pesante missile lo colpi in pieno viso, aveva la testa inclinata all’indietro, e produsse lo sgradevole suono di una zucca che cade a terra dal secondo piano di una casa. Sutcher, la faccia insanguinata, crollo all’indietro sul pavimento roccioso.
I successivi secondi rimasero per Matt un vago ricordo. Stava ancora cercando di estrarre la pistola dalla tasca, quando tutti e tre i fratelli Slocumb tirarono fuori le loro, come per magia. La caverna risono come un Capodanno cinese. Gli spari sembravano provenire da ogni dove, ma le uniche fiammate che Matt vide provenivano dagli Slocumb. Grimes venne immediatamente colpito al petto, al collo e in faccia. Gli occhi spalancati dall’incredulita, barcollo di lato come una marionetta gigantesca, agitando le braccia, le gambe disarticolate. Si accartoccio poi come se gli fossero state tagliate le cordicelle, mantenne per un attimo una posizione seduta, quindi crollo senza vita nella polvere. Verne ricevette proiettili in gola, in bocca e in fronte ed era morto prima di toccare terra.
Matt corse verso la parete. Sopra di lui, Ellen era a terra, ma noto subito che si muoveva.
«Ellen?»
«Sto bene», rispose lei. «Sono scivolata mentre lanciavo la pietra. Il mio orgoglio soffrira quando mi siedo, ma per il resto tutto bene.»
«E Nikki?»
«E con gli altri. Cammina adagio con quella caviglia. Temo sia rotta.»
«C’e ancora sufficiente aria la dentro?»
«Ora si, grazie a chi ha creato questo buco.»
Ellen comincio a scendere verso Matt. Vinny Sutcher giaceva ai suoi piedi, privo di sensi, un respiro intermittente e corto. La faccia, simile a una larga omelette, era spappolata, gli occhi nascosti dietro due pozze di sangue. Le testa piegata ad angolo acuto indusse Matt a sospettare che anche il collo fosse fratturato. Ellen si avvicino all’uomo, le labbra strette, gli occhi fissi sul tremendo danno che aveva causato. Poi, senza una parola, si chino e, con grande sforzo, raccolse la pietra e la sollevo sopra la faccia di Sutcher.
«Ellen, no», incalzo Matt. «E finita. Si fidi, e finita.»
Lacrime luccicarono sulle guance polverose di Ellen. Le braccia le tremavano dallo sforzo di reggere la pietra. Singhiozzando, si giro e la lascio cadere a terra, dove si spezzo in due. Matt la strinse a se. Pochi secondi dopo, Sutcher fece un unico, raccapricciante rantolo, quindi smise di respirare per sempre.
Matt condusse Ellen dove Frank stava di nuovo sistemando i pacchetti di gelatina e li presento l’un l’altra.
«Vado da Nikki», avviso.
Ellen indico l’orologio di Matt. «Matt, ascolti. Quella prima dose di Omnivax verra somministrata alla neonata tra poco piu di tre ore. Subito dopo, altri bambini inizieranno a riceverla. Dobbiamo fermarli.»
«C’e qualcuno cui possiamo telefonare?»
«Questa e la trovata piu importante della campagna presidenziale. Non conosco nessuno in una posizione tale da poter tenere, a questo punto, a freno la first lady. E lei?»
«No. Potremmo dire che vi e la minaccia di una bomba.»
«Odio questa idea, ma potremmo provarci se fosse necessario. Temo comunque che non ne ricaveremo altro che pubblicita per loro e seri guai per noi.»
«Se partono con le iniezioni, quanti bambini pensa che verranno vaccinati entro la fine di questa giornata?»
«Posso fare solo congetture», rispose Ellen, «ma credo che saranno moltissimi, specialmente sulla costa occidentale, dove gli ambulatori dei pediatri verranno aperti tre ore dopo quelli sulla costa orientale. Grazie agli agenti pubblicitari del presidente, i giornali hanno definito l’iniezione odierna ‘il botto sentito in tutto il mondo’. Popolo e pediatri amano i vaccini. L’Omnivax e il vaccino piu atteso da decenni, ma e stato detto chiaramente che, pur essendoci decine di migliaia di dosi negli ambulatori e negli ospedali di tutto il paese, la sua somministrazione non sara legale finche Lynette Marquand e il ministro Bolton non avranno avuto la loro foto teletrasmessa in tutto il mondo. E cosi… Quante? Forse alcune migliaia di dosi entro la fine di questa giornata? Forse di piu. Chi lo sa?»
«Con una percentuale del tre per cento di infezione da prione.»
«O piu.»
«O piu», ripete Matt.
Lancio uno sguardo al buco in cima alla parete rocciosa e prese la sua decisione.
«Ho la Harley alla casa di mio zio Hal. Posso portarla a Washington in tempo, ma non voglio partire prima di avere visto Nikki. Ne abbiamo passate troppe insieme.»
«Capisco, ma la prego, partiamo il piu presto possibile.»
«Certo.»
«E, Matt, mi scusi se proprio ora sono troppo presa dai miei problemi. Mi spiace per suo zio. Mi spiace veramente.»
«Grazie. Spiace anche a me. Lewis, puoi aspettare un po’ prima di far esplodere quelle cariche?»
«Non dobbiamo andare da nessun’altra parte. Non abbiamo neppure un gran bisogno di Lyle. Lui puo portarvi col furgone alla tua moto.»
«Fantastico. Lewis, dimmi una cosa. Come diavolo avete fatto a estrarre tanto velocemente le vostre pistole?»
Con un sorriso da orecchio a orecchio, Lewis tiro su la manica della sua giacca, facendo vedere un congegno di cinghie in pelle ed elastici.
«E stato Frank a inventare, un paio d’anni fa, questo aggeggio e ne ha costruito uno per ciascuno di noi. Non li avevamo mai usati, ma oggi li abbiamo indossati perche non ci fidiamo molto di Bass Vernon.»
«Proprio cosi.»
«E per questo allora che vi scambiavate occhiate come se aveste avuto un segreto.»
«Sapevamo qualcosa che loro non sapevano, questo e sicuro», noto Lewis. «Appena Grimes ha detto ai suoi ragazzi di prenderci le armi e non ha semplicemente premuto il grilletto, abbiamo capito che era un uomo morto, purche il dispositivo di Frank funzionasse a dovere.»
«E lo ha fatto. Ellen, torno subito. Ce la faremo. La casa di mio zio non e molto distante da qui. La sua ragazza non c’e, ma so dove tiene una chiave di riserva.»
«Bene, perche c’e qualcuno che devo chiamare.»
«Torno subito.»
Matt era a meta della parete, quando udi la voce di Nikki.
«Ehi, marinaio, vieni quassu e prendi il tuo distintivo di nuotatore provetto della Croce Rossa.»
Sporca, puzzolente e arruffata, Nikki era appollaiata su un lastrone su un lato della fessura creata da Lewis nella parete massiccia. Matt corse al suo fianco e la bacio senza alcun imbarazzo.
«Sapevo che ce l’avresti fatta», disse Nikki. «Lo sapevo.»
«Non e vero.»
«D’accordo, non ci credevo. Quello che conta, tuttavia, e che tu ce l’abbia fatta.»
«Come va la caviglia?»
«Meglio di pochi minuti fa. Conosci un bravo ortopedico?»
«A dire il vero, si. Quante persone sono ancora vive laggiu?»
«Che tu ci creda o no, tutti quelli che erano vivi quando te ne sei andato.»
«Anche Fred?»
«Lui sta un po’ meglio. Ho dovuto fare una tracheotomia a Colin.»
«Incredibile. Non hai bisogno di alcuna schifosa sala operatoria.»
Nikki guardo i tre corpi distesi nel sangue tra pietre e polvere.
«Sei stato tu?» chiese.
«Nella mia mente, si, specialmente Grimes. Non ho sparato, invece, un solo colpo.»
«Non mi sono mai fidata di quel Vinny.»
«Lo so. Senti, e quasi mezzogiorno. Lascia che ti aiuti a scendere. Devo portare Ellen a Washington.»
«Oh, si, quella prima iniezione e prevista per questo pomeriggio. Sbrigati. Posso scendere da sola.»
«Permettimi di aiutarti.»
Fu una lenta e buffa discesa. Quando arrivarono in fondo, Matt la porto in un angolo sicuro della galleria e la