«Magnifico», esclamo Ellen. «Veramente bello.»

«Aspetta! Frena!» grido Matt.

Lyle si fermo derapando.

«Che c’e?» chiese Ellen.

«La, parcheggiata in quel vialetto laterale. E l’automobile di mio zio.»

«E allora?»

«C’e qualcosa che non va. Ci ha portati lui ieri sera alla miniera. Se e sepolto la sotto, come ha fatto a tornare qui l’auto? Lyle, hai la tua pistola? Ho lasciato la mia a Lewis, per non avere guai con gli addetti alla sicurezza a Washington.»

«Frank ha la mia, ma nel retro c’e un fucile.»

«Prendilo, per favore.»

Cautamente, i tre si avvicinarono alla villa.

«Guardate!» sussurro ad alta voce Ellen.

Attraverso l’ampia finestra del soggiorno videro un uomo che stava lucidando un vaso.

«E Hal! E mio zio», confermo Matt. «Lyle, mettiti la e copri la porta. Io… io non so cosa stia succedendo.»

Il suo disorientamento non duro a lungo.

Si stava avvicinando alla porta d’entrata, quando questa si apri. Hal, elegantemente vestito in pantaloni bianchi e una camicia button down azzurra, usci sulla bassa veranda. Alla vista dello zio, che evidentemente aveva appena fatto una doccia e si era rasato, Matt comprese.

«Matthew! Mio Dio, quanto sono sollevato nel vederti. Sono stato in ansia per te dal momento dell’esplosione. Ho chiamato la polizia e…»

«Scusami se te lo dico, Hal, ma non mi sembri affatto preoccupato. Anzi, hai un aspetto riposato, di certo non quello di una persona che ha passato le ultime dodici ore a cercare di soccorrere il nipote sepolto da una esplosione in miniera.»

«Ho telefonato dappertutto in cerca di aiuto, Matthew. Io…»

Le sue parole mancavano completamente di sincerita. L’incredulita di Matt svani di colpo.

«Smettila, Hal», sbotto. «Ti stai degradando. Sai cosa mi ha dato fastidio fin da quando abbiamo capito che il vaccino di Lassa era dietro tutti questi decessi? Grimes. Ecco cosa mi confondeva, Hal. Lui non e proprio scemo, ma non e neppure Einstein. Non riuscivo a capire, in primo luogo, come un uomo come lui si fosse trovato immischiato con la fabbricazione del Lasaject. Arriva a pianificare addirittura una epidemia per fare includere il suo vaccino in Omnivax; scopre poi che quel vaccino ha un difetto letale e inizia a distruggere sistematicamente tutte le prove di quel difetto. Ti sembra logico che sia stato capace di fare tutto cio?»

Hal stava per pronunciare un’altra frase di diniego, poi scrollo con indifferenza le spalle.

«Grimes e uno stupido», disse. «Uno stupido violento e avido, e per questo mi e stato molto utile, ma pur sempre uno stupido.»

Nel sentire lo zio ammettere apertamente cio che aveva fatto, riempi Matt di tristezza. «Quando hai saputo per la prima volta della malattia del prione?» domando.

«Non tanto tempo fa. Ti spiacerebbe dire al tuo amico di smetterla di puntarmi addosso quella cosa?»

«Si. Continua.»

«Nel giro di due settimane mi sono stati portati due casi per l’autopsia. Una donna si era suicidata, l’altro era stato ucciso in una lite da bar. Ho riconosciuto i nomi, facevano parte del primo test, e ho cominciato a sospettare che vi fosse un collegamento. Poi tu ti sei occupato del caso di quel minatore, Rideout, e ne ho avuto la certezza. Il Lasaject stava per essere incluso nel supervaccino, non potevo permettere che qualcuno scoprisse per caso lo stesso collegamento, per cui ho dovuto semplicemente identificare gli sfortunati che erano stati colpiti dagli effetti collaterali e ho mandato il defunto Grimes e i suoi a occuparsi della faccenda. Immagino sia defunto.»

«A dire il vero e vivo e vegeto e in questo momento sta parlando con la polizia di stato.»

«Nipote, nipote, non sei mai stato un gran bugiardo. E il signor Sutcher?»

«Diciamo che le cose si sono fatte un po’ pietrose per lui.»

Matt lancio un’occhiata a Ellen.

«Ah», esclamo Hal, «la formidabile signora Kroft, non e vero?»

«Un sacco di persone sono morte per causa sua», ribatte freddamente Ellen.

«A volte la vita e veramente dura.»

«Mio Dio, Hal, chi diavolo sei?»

«Solo una persona che cerca di guadagnarsi da vivere. Volete entrare per una tazza di te? Naturalmente, in casa mia non permetto armi. O, meglio ancora, perche non ve ne andate tutti quanti?»

«Hal, non ce ne andiamo da nessuna parte, finche non sarai ben legato e in attesa della polizia di stato.»

«Questo non posso proprio permetterlo», ribatte Hal, con una sicurezza spiacevole. «Immagino quindi di dovervi eliminare tutti, iniziando dal tuo amico che continua a puntarmi contro quell’arma. Uno Slocumb, suppongo?»

«Eccome se lo sono», rispose Lyle con fierezza.

Le parole avevano appena superato le sue labbra che, da dove era posteggiata l’auto di Hal, esplose un colpo che sbatte Lyle contro il parafango del furgone, le mani strette al ventre. Riusci a sparare un unico colpo, prima di lasciare cadere il fucile, di barcollare e di cadere pesantemente sul fianco.

In piedi vicino al garage, un sorrisetto compiaciuto sul viso, c’era Larry, il gigantesco killer che si diceva Matt avesse ucciso e poi incenerito.

Matt si stava girando per aiutare l’amico, quando Larry sparo di nuovo, colpendo Lyle al petto. Lyle, che era appoggiato al gomito, crollo all’indietro e rimase immobile. Soddisfatto del suo lavoro, il killer rivolse l’arma contro Matt.

«E l’opportunita che aspettavo», disse. «Non saprai mai con quanta ansia l’aspettavo.»

Matt senti il cuore fermarsi nel vedere il ditone del killer tendersi sul grilletto.

«No!» grido.

«Larry, aspetta!» ordino Hal. «Ti diro io quando.»

Matt ebbe l’impressione che le ginocchia gli cedessero, ma, accanto a lui, Ellen tenne duro con aria di sfida e addirittura lo prese sottobraccio.

«Ucciderci non risolvera i suoi problemi», spiego a Hal. «Ci sono troppe persone che sanno.»

«Le dispiacerebbe darmene un elenco, signora Kroft? Immaginavo fosse una bugia. Ma, per favore, non si preoccupi, so prendermi cura di me. Matthew, tutto questo mi spiace, veramente. Sai che ti sono molto affezionato, lo sono sempre stato. Ma qui si tratta di affari, e tu sei diventato un grosso inconveniente. Come vedi, il mio uomo, Larry, e piu che vivo. Che tu ci creda o no, avevo inventato quella storia dell’omicidio e incenerimento li per li, con te all’altro capo della linea telefonica e la dottoressa Solari sul punto di andare a parlare con l’FBI. Brillante, non ti pare?»

«Fai schifo», proruppe Matt.

«Senti, Larry ha una gran voglia di spararti, ma io sono un tipo sportivo e non amo che ci siano dei cadaveri crivellati di proiettili che galleggiano sul lago. Non sembrerebbe casuale. E cosi sono piu che disposto a lasciare che tu e la signora Kroft superiate quello steccato», indico la staccionata che correva parallela al vialetto, «e saltiate oltre il bordo. Chissa, forse riuscirete a evitare le rocce.»

«Arrenditi, Hal», disse Matt, dopo avere ripreso una certa calma, «ci sono troppe cose in sospeso, e tutte legate a te. Sai, potresti ancora uscire da questa faccenda da eroe, se parlassi alla polizia del Lasaject per salvare tutti quei bambini non ancora nati dalla encefalopatia spongiforme.»

In quel momento, di sfuggita, Matt noto un movimento provenire dalla direzione del camion. Lyle!

«La pallottola o il tuffo, Matthew?» stava chiedendo Hal. «Scegli tu.»

Matt, che voleva indugiare e tenere l’attenzione di Hal e Larry su di se, abbandono l’idea di una sortita e preferi solleticare l’ego di Hal.

«Hal, dimmi una cosa», esordi. «Sei stato tu a infilare quel biglietto sulla discarica tossica sotto la mia porta, non e vero?»

Hal sospiro e annui con esagerata modestia.

«Se lo vuoi proprio sapere, si. Io so suppergiu tutto cio che succede qui in giro e ero venuto a conoscenza di

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