Iosif si avvicino e comincio a rimuovere con cautela la terra che imprigionava l’oggetto. Riconobbe cio che restava di una bisaccia militare in pelle, ancora chiusa con il suo laccio, che pero cedette subito, facendo apparire un involucro di stoffa ormai corrosa. Iosif la tocco con mani quasi tremanti, e la stoffa si sbriciolo al solo contatto.
I due uomini rimasero qualche istante con gli occhi sbarrati, il respiro affannoso, incapaci di parlare. Dai frammenti di stoffa era emerso un tesoro in pietre preziose, da cui un gelido raggio di sole evocava fulgidi lampi di luce.
Ancora in silenzio, Tanzic allungo la destra quasi con timore, contando mentalmente. Tra la terra smossa c’erano una trentina tra diamanti e rubini di grossa caratura, piu sei zaffiri.
«Siamo ricchi, Iosif», urlo finalmente. «Ricchi!»
New York. Febbraio 1992
«Ricordi la nostra famosa seduta spiritica?» chiese Maggie, seduta davanti alla scrivania di Derrick Grant.
«Come potrei dimenticarla? Mi hai fatto prendere uno spavento terribile.»
«Be’, sono diverse notti che ho un sogno ricorrente. Non si tratta di una delle mie solite
«Accidenti. Le stesse parole che hai pronunciato durante quella seduta spiritica.»
«Cosi mi hai detto allora, ma non capisco che cosa significhino, e a quale profezia possano riferirsi.»
«La letteratura religiosa e piena di profezie», commento Grant in tono meditabondo.
«E chi sarebbero le persone in grado di salvare il mondo?»
«Se fossi in te non darei un gran peso alla cosa, Maggie. Hai detto tu stessa che non si tratta di una delle solite
«No, Derrick. Devo saperne di piu. Capire.»
«Non so che cosa potrei fare, ma considerami ancora una volta a tua disposizione.»
«Sapevo di poter contare su di te. Sei l’unica persona con cui possa confidarmi.»
E Maggie si alzo. Il suo corpo slanciato sembrava disegnato per indossare quel tailleur chiaro. I denti candidi sfavillavano nel bruno del viso. Derrick la accompagno alla porta. Lei lo bacio con affetto sulla guancia e usci.
L’ultimo colpo di Patrick Silver era stato un autentico capolavoro: una truffa ai danni di una compagnia assicurativa. Infiltrandosi nella corrispondenza telematica tra la sede centrale e una grossa agenzia, era riuscito a farsi rimborsare un danno per invalidita permanente a seguito di un incidente d’auto mai accaduto.
Quel giorno il sole del Messico era troppo caldo anche per il suo corpo abbronzato, per cui decise di lasciare la spiaggia per mezz’ora di relax nella sua stanza all’Hotel Playa del Sol, a Cancun. Fatta una doccia rinfrescante, sintonizzo il televisore su un canale satellitare degli Stati Uniti. Sbalordito, vide una faccia nota. Molto nota. Quella di Maggie Erriot.
Segui con estremo interesse tutta la puntata, che aveva per tema le
Mosca. Febbraio 1992
Iosif e Tanzic dovevano affrontare una nuova difficolta. La piu grossa: come tradurre in valuta pregiata quella fortuna in pietre preziose?
Ne stavano discutendo per l’ennesima volta, quando Chalva parve avere un’illuminazione: «Le portiamo all’estero», esclamo, dandosi una pacca sulla fronte.
«Si, ci stavo pensando anch’io. Ma dobbiamo trovare qualcuno che possa portarle fuori clandestinamente.»
«Appunto. Conosco l’armatore di una flotta di rompighiaccio del mare di Barents, che fanno la spola tra Arhangelsk e Bergen, in Norvegia. E un nostro buon cliente: proprio in questo momento sta godendo la compagnia di due nostre ragazze, qui in citta. Tu e le pietre potreste imbarcarvi su una delle sue navi e raggiungere la Norvegia. Da li andrai ad Amsterdam, dove opera un amico di un amico, un grosso commerciante di pietre preziose.»
«E come faccio a tornare sul rompighiaccio? Immagino che sostera al massimo un paio giorni in Norvegia. Pensi che riusciro a fare tutto in cosi poco tempo?»
«La nave ripartira senza di te, e ti imbarcherai al viaggio successivo. Se la nostra polizia di frontiera dovesse fare domande, il comandante spieghera che sei in ospedale con una forte forma influenzale.»
«E tu credi che la nostra polizia accettera una spiegazione cosi banale?»
«Ci pensera un’adeguata mazzetta di dollari.»
«Non temi che io possa sparire con tutto il malloppo?»
«Ti conosco troppo bene, Drostin. Non credo che mi faresti un torto del genere.» E Chalva tese all’amico una mano che sembrava un maglio.
La mattina seguente Tanzic parlo con l’armatore, che a sua volta contatto subito il comandante del rompighiaccio
New York. Febbraio 1992
Derrick era rientrato da poco e stava ripensando all’incontro con Maggie. Improvvisamente si batte la mano sulla fronte. Come aveva fatto a non pensarci prima?
Tre bambini… Maggie che aveva parlato portoghese… Poteva trattarsi solamente della Profezia di Fatima. Prese alcuni volumi dalla libreria a parete e, dopo averli consultati rapidamente, si attacco al telefono. Erano le otto e mezzo di sera. Rispose Timothy, che dopo un breve scambio di convenevoli gli passo Maggie.
«E la Profezia di Fatima», disse Derrick d’un fiato.
«Fatima?»
«Si, in Portogallo.»
«Le apparizioni della Vergine durante la Grande Guerra?»»
«Proprio, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917.»
«Grazie, Derrick. Mi documentero.»
Quando Maggie decise di abbandonare i volumi che stava consultando, era ormai notte fonda. Come aveva fatto a non pensarci prima?
Il mattino dopo si sveglio presto e chiamo Grant in ufficio. Concordarono di pranzare insieme in un ristorante della City.
«Mi spiace rubarti tempo», esordi Maggie, «ma sei davvero l’unica persona con cui possa parlare di queste cose. Se appena accenno alle mie
«Il piacere d’invitare a colazione una bella donna non puo mai essere considerato una perdita di tempo. Inoltre devo confessarti che questa tua vicenda comincia a coinvolgermi molto. Dimmi, dimmi, sono curioso.»
«Vediamo prima le notizie storiche», attacco Maggie, «dopo di che ti spieghero alcune delle mie conclusioni. Il 13 maggio 1917, nelle campagne di Fatima, tre pastorelli sono testimoni di un fenomeno inspiegabile: pare che sia loro apparsa la Santa Vergine, che nel corso delle successive apparizioni rivela alcune sconvolgenti profezie.
«Le prime due le conosciamo. La terza, invece, non fu mai rivelata: una delle due bambine, Lucia, la mise per iscritto e la chiuse in una busta sigillata, che consegno al vescovo di Leiria, dicendo che non doveva essere aperta prima del 1960. La busta sigillata giunse in Vaticano, dove nel 1960 fu aperta da papa Giovanni XXIII, che pero si rifiuto di renderla di dominio pubblico. Da allora sono state fatte le piu svariate congetture: chi parla di una catastrofe nucleare, chi di un conflitto scatenato dalla Russia.