cederanno a vizio e corruzione? Ma, quand’anche rettitudine e onesta cristiana permanessero, vedo altri possibili pericoli. L’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo si rafforzera e trarra sostentamento e potenza dalle sue stesse fondamenta, diventando una pedina indispensabile per chi ha il potere. E quando Satana s’impossessera del Trono di Pietro, i sacri simboli cadranno nella polvere e l’influenza del Maligno schiaccera la potenza dei Cavalieri del Tempio. State in guardia, fratelli. Mose ha fatto uccidere migliaia di ebrei senza consultare Aronne, cui spettava pronunciare la sentenza. Cosi dicono le Sacre Scritture. Chi verra dopo di me dovra lottare per strappare il Trono di Pietro a Satana, e chi ha peccato perira fra atroci tormenti. Chi verra dopo di me dovra lottare sino alla morte per avere salva la vita eterna.»

E finalmente Gerardo scandi le parole con cui si concludeva quello che sembrava essere l’ultimo saluto del primo Gran Maestro del Tempio: «Nos perituri mortem salutamus».

«Stupefacente», esclamo Sara.

La decifrazione della seconda pergamena risulto piu difficile: l’apparecchio non riusciva a riconoscere molti caratteri, e per avere un risultato soddisfacente fu necessaria una serie di approssimazioni.

«Mi tremano quasi le mani», disse Gerardo scorrendo le parole, questa volta vergate nell’italiano volgare del Medio Evo. «Questo e un messaggio scritto da un mio antenato secoli fa.»

«Gia, ma che cosa avra inteso dire scrivendo: ‘Mi trovo in una terra remota, un avamposto segreto dei Cavalieri del Tempio, che non posso svelare’

«Non sono sicuro, ma mi sto convincendo che i Templari in fuga dalla Francia nel 1307 abbiano raggiunto il continente americano.»

«Una teoria fantasiosa, che ho letto anch’io non ricordo dove. Hai qualche prova?»

«Nessuna tangibile, soltanto una serie d’indizi, e per di piu labili.»

«Vediamo che cosa ne dice la nostra enciclopedia vivente», replico Sara, sollevando la cornetta del telefono interno.

«Toni», disse poi, «ti dispiacerebbe fare un salto da me?»

Toni Marradesi arrivo subito e, concluse le presentazioni, Sara gli chiese: «Che cosa ti dice l’ipotesi di una possibile fuga di Templari verso il continente americano quasi due secoli prima di Cristoforo Colombo?»

Il suo collaboratore riflette qualche istante con espressione assorta, quasi stesse selezionando informazioni nella sua mente come in un computer, quindi rispose: «E una teoria che discende da quella dei Vichinghi come scopritori dell’America. Si basa su quattro importanti indizi. Nei pressi di Westdorf, nel Massachusetts, e stata scoperta una pietra scolpita in maniera rudimentale, con la figura di un cavaliere in armatura medievale. Regge uno scudo su cui si vede una nave che segue la rotta indicata da una stella».

«La stella Merika», esclamo Gerardo.

«Precisamente, un astro gia noto agli antichi greci. Indica l’Ovest.» E Marradesi continuo: «Il secondo indizio e la singolare presenza di una torre in pietra a Newport, Rhode Island. La singolarita sta nel fatto che e descritta nei termini di ‘villa normanna’ nella carta geografica di Giovanni da Verrazzano, datata 1524. Terzo indizio: il nobile scozzese William St Clair, che vantava un antenato templare, completo attorno al 1480 una singolare cappella di famiglia nei pressi di Roslin, in Scozia. In alcuni bassorilievi sulle pareti si vedono pannocchie di mais e piante di aloe, allora sconosciute in Europa. Badate bene: la costruzione risale ad almeno dodici anni prima della scoperta di Colombo.

«Quarto e ultimo indizio: nelle nazioni iberiche la persecuzione contro i Templari non venne quasi messa in atto. In Portogallo, addirittura, venne loro consentito di rifondarsi sotto il nome di Cavalieri di Cristo, e se ne hanno tracce certe sino al XVI secolo. E sapete chi sposo la figlia di un Gran Maestro dei Cavalieri di Cristo? Precisamente Cristoforo Colombo. La sua ricerca potrebbe aver trovato origine nei racconti del suocero.

«L’ipotesi dei Vichinghi arrivati per primi in America partendo dalla Groenlandia e ormai quasi universalmente accettata. Sulla presenza dei Templari, invece, esiste soltanto una serie di tracce, di cui ho citato le piu note.»

«Interessante, ma come mai non si e sviluppata una loro civilta?» chiese Sara.

«La risposta e logica», intervenne Gerardo. «La flotta e fuggita da La Rochelle in tutta fretta sotto l’incalzare degli eventi, quindi a bordo non potevano esserci molte donne. Aggiungi che i Templari erano monaci guerrieri, impegnati a sacri voti, tra cui quello di castita.

«Le sono veramente grato per il contributo che ha dato alla mia ricerca», continuo rivolto a Marradesi. «Mi farebbe molto piacere se desse un’occhiata ai manoscritti che la dottoressa Terracini e riuscita a mettere in chiaro con le sue apparecchiature.»

Marradesi prese gli stampati di computer e li lesse senza alcuna difficolta, annuendo pensosamente.

«Se il luogo indicato in questa lettera e l’America, saremmo davanti a una scoperta sensazionale», commento Sara.

«Proprio», convenne Gerardo, «ma vi prego calorosamente di non divulgarla. Questo documento potrebbe portarci a qualcosa di molto, molto importante.»

«Oh, siamo fin troppo abituati a trovarci impegolati in questioni riservate e spinose», replico Sara con una lieve smorfia. «E diventata una sorta di nostra malaugurata specialita. Ma possiamo sapere che cosa sarebbe questo qualcosa?»

«Chissa, forse addirittura il favoloso tesoro dei Templari, anche se e un’ipotesi a cui credo poco: secondo me ha rimpolpato le casse di Filippo il Bello, e amen. No, penso piuttosto a importanti documenti, tipo quelli che si dice i primi Cavalieri abbiano scoperto in Terrasanta. Non sono mai venuti alla luce, e qualcuno pensa che l’ultimo Gran Maestro, Jacques de Molay, li abbia fatti mettere in salvo dal Tempio di Parigi poco prima del famigerato 13 ottobre 1307.»

«Gerardo, il mio laboratorio e a tua disposizione», esclamo Sara in tono entusiastico.

Agosto 1311

Il piccolo atollo era circondato da una barriera corallina che lo proteggeva dalla furia delle tempeste. Al suo centro si levava un monolito granitico alto almeno centocinquanta passi. La vegetazione era rigogliosa, acqua potabile e fresca sgorgava in un laghetto ai piedi della rocca di granito. Vi abbondavano volatili di ogni genere, verdura e frutta crescevano spontanee.

Gia nel primo mese Luigi era riuscito a costruire una casa di legno a ridosso del monolito, sollevata da terra quanto bastava per eliminare il pericolo d’incursioni notturne di animali. Il sole implacabile aveva conferito toni bronzei alla carnagione gia scura del piccolo Lorenzo.

Ma che cosa ne sarebbe stato di lui, un giorno? Sarebbe stato costretto a vivere li in solitudine?

Era questa la massima angustia dei suoi genitori, che pero si confortavano nella speranza che un giorno Bertrand de Rochebrune tornasse dal suo viaggio.

Bertrand stava invece apprestandosi a un altro viaggio, persino piu pericoloso di quelli appena compiuti sull’Oceano.

«Barone St Clair», disse, «vi chiedo di non seguirci in questa impresa, ma di rimanere qui a custodire i documenti del Tempio.»

«No, Bertrand, non posso rimanere inerte. Voglio venire con voi.»

«Io stesso, da giovane, sono stato destinato a missioni che mi hanno allontanato dai campi di battaglia. Allora il mio rammarico e stato quasi intollerabile, ma dopo tanti anni devo riconoscere che chi mi ha dato quegli ordini aveva ragione. Sono serviti a salvare preziosissime cose. Quindi vi chiedo di fare altrettanto.»

«Siete uno dei Cavalieri piu eminenti, e gli uomini ancora devoti all’Ordine vi tributano lo stesso rispetto riservato un tempo al Gran Maestro», replico St Clair chinando la testa in segno di sottomissione. «Obbediro al vostro ordine. Ma vi chiedo una cosa.»

«Dite.»

«Non sappiamo quale sorte riservi il futuro per l’Ordine, qui in Scozia. Fino a quando si potra dichiarare apertamente di esserne membri? Ritengo di vitale importanza costituire una fratellanza votata a conservare i sacri oggetti, con il fine di annientare i nostri nemici.»

«Una setta segreta, quindi.»

«Esattamente.»

«Nemici, avete detto, al plurale. Chi sono?»

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