«L’Ordine del Tempio e finito, Bertrand», esclamo Jean Marie de Serrault. «Almeno nella Francia di Filippo IV. Vi prego di tornare sulla vostra decisione. Facciamo ancora in tempo ad avvertire chi ha aderito alla vostra iniziativa. Non partite. Ho un terribile presentimento.»

«Devo cercare con ogni mezzo di liberare i miei confratelli, Jean Marie. Ormai e deciso: tra quattro giorni partiro.

«Guardate», continuo, indicando le tappe del viaggio su una mappa. «Approderemo in Portogallo, l’unico Paese dove non siamo ancora perseguitati. Li ci divideremo, per arrivare all’appuntamento nel bosco di Vienne il giorno in cui si aprira il Concilio. Verifichero di persona se il papa ha davvero perso ogni dignita e si e piegato al re di Francia.»

«Non vi sembra gia evidente? Di quale altra prova avete bisogno?» intervenne St Clair. «Non bastano tutti i Templari arsi sul rogo, le torture? Insisto, Bertrand, dobbiamo ricominciare da capo, con i medesimi ideali ma con un primo nemico da sconfiggere, molto piu insidioso dei mori: Clemente v.»

«Avete quasi certamente ragione, ma, prima di prendere decisioni contrarie alla Regola del Tempio, vi chiedo di poter verificare di persona.»

«Il mio timore e che non facciate mai ritorno.»

«Se cosi fosse, vi autorizzo a costituire un nucleo di Cavalieri che si prefiggano l’abbattimento dell’usurpatore del Trono di Pietro. Potrete farlo in mio nome utilizzando questo sigillo, che ogni Templare conosce.»

E Bertrand poso sulla mappa una delle tre medaglie d’argento coniate tanto tempo prima.

La mente di Luigi di Valnure era rosa da un timore. Anche gli uomini di de Ceillac sapevano che quell’isola era considerata inviolabile dagli indigeni. Avrebbero quindi potuto eleggerla anch’essi a loro sede, e a quel punto loro tre non avrebbero potuto fare a meno di rivelarsi.

Ma dopo piu di un mese il timore si era attenuato, cedendo alla serenita della loro vita.

«Vado al lago a bagnarmi con Lorenzo», disse Shirinaze un mattino.

E Luigi rimase solo a intrecciare foglie per riparare la tettoia danneggiata dal forte vento di quella notte.

Aveva quasi terminato, quando ebbe un sinistro presentimento, che lo fece precipitare verso il promontorio che chiudeva la baia. Quando giunse sulla sommita, il presentimento si fece realta: nell’acqua cristallina dondolava la nave di de Ceillac. Sulla spiaggia vide una scialuppa: qualcuno era sceso a terra.

Corse a perdifiato, incurante delle sferzate degli arbusti che lo ferivano in tutto il corpo. Stringeva in mano l’arco che si era costruito, pregando in cuor suo che gli uomini di de Ceillac non fossero andati alla fonte di acqua potabile.

Shirinaze si spoglio e abbandono gli abiti ormai logori vicino a un cespuglio. Preso per mano il piccolo Lorenzo, s’immerse lentamente nell’acqua cristallina.

Mentre reggeva con entrambe le mani il bambino che cercava d’imparare a nuotare, vide qualcosa che la terrorizzo.

Soffoco il grido. Sulla sponda del laghetto sette uomini avevano posato a terra le botti e la stavano guardando come un branco di lupi famelici.

Le furono addosso in un baleno. Due la presero per le braccia, mentre un terzo si occupava di Lorenzo.

La trascinarono alla riva e la depositarono nuda di fronte a quello che sembrava il loro capo.

«Guarda chi si rivede», esclamo questi. «La moglie saracena del nobile Luigi.»

Il suo sguardo lussurioso scorse per alcuni istanti sul bel corpo brunito, poi l’uomo riprese: «Purtroppo a bordo non ci sono donne, e i miei uomini ne sentono molto la mancanza. Da alcuni mesi, ormai…»

La presa ai polsi si fece ancor piu forte. Shirinaze cerco di divincolarsi, sapendo che cosa l’aspettava, ma era immobilizzata.

«Potrei sapere dov’e tuo marito?» continuo l’uomo.

«E… e morto», riusci a rispondere lei, mentre gia uno dei marinai la afferrava alle caviglie.

Luigi seppe mantenere tutta la sua freddezza. Nascosto tra i cespugli, incocco la prima freccia e prese la mira senza che la fermezza della mano tradisse cio che provava. Due uomini gli davano la schiena. Sotto di loro Shirinaze cercava invano di opporsi al supplizio.

Il dardo parti con un rumore secco, conficcandosi nella schiena di uno dei due marinai. E prima che gli uomini potessero capire da dove proveniva l’attacco, una seconda freccia ne colpi a morte un altro.

I cinque rimasti si guardarono attorno impauriti, con le mani sulle spade. Finalmente videro Luigi tra i cespugli e gli si precipitarono addosso con un urlo agghiacciante. Il giovane ebbe soltanto il tempo di scoccare una terza freccia, che pero si perse nella boscaglia. In un baleno si trovo una lama alla gola, e due degli uomini di de Ceillac lo immobilizzarono.

Luigi tento un’ultima reazione disperata quando senti il piccolo Lorenzo piangere, ma una salva di calci al ventre gli tolse il respiro. Gli fu passata una robusta corda attorno ai polsi, e poco dopo lo stesso trattamento tocco a Shirinaze e al piccolo.

«Adesso che cosa ne facciamo, Denis?» chiese uno degli uomini al capo.

«Uccidiamoli subito. Prima che possano rivelare a de Ceillac quello che stavamo per fare alla negra», intervenne un altro.

«No», replico l’uomo chiamato Denis. «Li porteremo con noi. La loro parola varra la nostra, tanto piu che la donna non reca tracce di violenza. De Ceillac non ci punira di sicuro per aver catturato l’assassino di due dei nostri e per aver condotto con noi questo bel fiorellino bruno.»

I tre prigionieri erano stati condotti a bordo e chiusi in una stiva dall’aria irrespirabile. Quando senti che il boccaporto veniva sollevato, Luigi non sapeva quanto tempo potesse essere trascorso. La luce di una lanterna squarcio il buio, illuminando l’espressione minacciosa di Denis.

«Conte di Valnure», disse con un ghigno ironico. «Il Gran Maestro de Ceillac chiede di conferire con Vostra Signoria.»

Luigi sali la ripida scaletta in legno e, uscito all’aperto, respiro a pieni polmoni l’aria fresca. Ma due uomini armati lo spinsero subito verso l’alloggio di colui che si era proclamato Gran Maestro.

«Dunque siete diventato un assassino, nobile Luigi», disse Raymond de Ceillac dopo averlo scrutato per alcuni istanti con occhi di ghiaccio. «Non credevo davvero che un giovane tanto leale fosse capace di uccidere due suoi confratelli aggredendoli alle spalle. Ma dovevo forse immaginare che quella… quella donna… quella infedele…»

«Stavano cercando di usare violenza a mia moglie», lo interruppe coraggiosamente Luigi.

«Sapevo che sareste ricorso a questa falsita. Me lo avevano preannunciato i miei uomini. Stavano soltanto cercando di parlare con quella che voi chiamate moglie.»

«Shirinaze ha ricevuto i sacramenti da bambina, quando si e convertita alla nostra religione.»

«Una conversione di comodo, certo. Mi sono sforzato a lungo di trattare da cristiana quella… quella negra. Ma adesso sara trattata alla stregua di un’indigena ribelle, e come lei il figlio avuto da voi nel peccato.»

Luigi cerco di replicare che erano stati sposati da un ecclesiastico del Tempio, ma capi che era inutile, mentre l’altro continuava: «Quanto a voi, sarete tenuto in segregazione, e soltanto se il vostro comportamento sara ineccepibile potro decidere di farvi grazia della pena che meritate: la morte».

La nave di Bertrand de Rochebrune parti il giorno stabilito, lasciando al sicuro in Scozia le altre due.

Aveva a bordo circa trecento marinai e poco piu di cento tra Cavalieri e sergenti. Sarebbero sbarcati sulle amiche coste portoghesi e avrebbero proseguito per la Francia via terra dopo essersi divisi in piccoli gruppi. L’appuntamento era fissato per i primi d’ottobre presso un santuario sconsacrato nei boschi attorno a Vienne.

Ma raggiungere la Francia fu un’impresa molto piu ardua del previsto.

Febbraio 1999

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