nuovo qui ad aspettare che ci raggiungano Annie e la nostra Venere Nera. Mancano soltanto un tavolino a tre gambe e un compressore elettrico, e si potrebbe organizzare un’altra seduta spiritica.»
«Ah, no. Ci mancherebbe altro. La prima e stata piu che sufficiente.»
Dalle porte scorrevoli videro finalmente entrare Maggie, in pantaloni leggeri e comodi. La camicia bianca metteva ancor piu in risalto il suo colore ambrato. Si era vestita in modo casual per il volo transcontinentale, ma le sue curve risaltavano ugualmente sotto gli indumenti larghi.
Al suo fianco, Timothy avanzava con piglio quasi militaresco, da bravo agente federale. Visti Derrick e Pat, li saluto con la mano e si diresse verso di loro.
Pat sfioro le guance di Maggie con un bacio, gustandone il profumo fresco.
Annie Ferguson li raggiunse poco dopo. Pur non essendo mai stata una gran bellezza, ai tempi dell’universita aveva un certo successo. Ma dei quattro era quella che aveva sofferto di piu il trascorrere degli anni. Portava occhiali da vista con la montatura in tartaruga e non era molto elegante. Tuttavia i suoi occhi azzurri, ancora molto belli, sprizzavano felicita. Aveva manifestato tutto il suo entusiasmo fin da quando Derrick le aveva proposto la vacanza. Ed era felice di poter riabbracciare i suoi amici piu cari, lontana finalmente dalla routine del laboratorio.
Il volo parti in perfetto orario. Maggie, stanca per la notte insonne, trovo subito la posizione giusta nella comodissima poltrona di prima classe e sprofondo in un sonno pesante.
Castello di Valnure. Settembre 1313
Lorenzo di Valnure mori quindici giorni dopo Shirinaze. Per diritto ereditario il castello sarebbe passato ad Alessandro, il primogenito, per cui Luigi decise di lasciare quel luogo che per lui significava soltanto ricordi di morte.
Nei giorni difficili in cui, gia oppresso dal dolore per la morte di Shirinaze, aveva assistito il padre morente, era arrivato a benedire la presenza di Ibn ben Mostoufi. L’anziano emiro lo aveva riempito di affettuose attenzioni e aveva addirittura conquistato il piccolo Lorenzo.
Una settimana prima della data fissata per la partenza, Ibn ben Mostoufi disse a Luigi che voleva parlargli.
«Vorrei pregarti di affidarmi Lorenzo», disse a Luigi, il quale lo guardo sulle prime stupefatto, ma poi, ascoltando le sue sagge parole, ando via via convincendosi che aveva ragione.
«Vuoi che tuo figlio cresca tra continue peregrinazioni, fughe, rischi? Ricordati che sei un fedele di Bertrand de Rochebrune, il ricercato numero uno del re di Francia. E prima o poi gli inglesi potrebbero conquistare la Scozia. Vuoi che quel piccolo innocente senza madre soffra ogni tua vicissitudine?» concluse Ibn ben Mostoufi con voce rotta dall’emozione.
«Vorrei che mio figlio crescesse nella Cristianita», mormoro Luigi.
«E per un Dio diverso soltanto nel nome dal mio, sacrificheresti la vita di tuo figlio? Ebrei, cristiani, musulmani, siamo tutti figli del Libro che voi chiamate Bibbia, discendenti di Abramo-Ibrahim. Dio e Grande e Uno. No, Luigi sono l’unico che possa prendersi cura di Lorenzo e garantirgli l’esistenza serena a cui la sua innocenza gli da diritto.
«E tutta la vita che viaggio, e sono stanco. E tu hai addirittura percorso rotte sconosciute. Potremmo trovarci di quando in quando qui in questo stesso castello, e riusciresti probabilmente a vedere tuo figlio piu spesso che se lo portassi con te in Scozia. Ovviamente le porte della mia casa ti saranno sempre aperte.»
Luigi rimase zitto, ma sapeva che il saggio emiro aveva ragione.
Italia. 14 luglio 1999
«Le dieci testate ci verranno consegnate alla data stabilita», confermo Hans Holoff al Consiglio riunito nella villa sulla Via Appia.
«Benissimo. Il piano puo scattare», disse il Gran Maestro. «Tu ti imbarcherai domani pomeriggio sulla
L’Hotel Danieli e a pochi passi da piazza San Marco, e l’edificio originale in cui si trova viene fatto risalire alla fine del XIV secolo, costruito da una potente famiglia veneziana. Divenuto poi sede dei Dogi Dandolo, e da tempo stato trasformato in uno degli alberghi piu famosi e suggestivi del mondo. Nelle sue nove suite e oltre duecento stanze si sono consumati amori celebri: George Sand e Alfred de Musset, Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse…
Maggie sbarco con gli altri dal motoscafo sul piccolo ingresso laterale. Il fatto che Timothy la raggiungesse soltanto in tarda serata non le dispiaceva per nulla: avrebbe cenato con i suoi compagni di universita, tra i quali suo marito sarebbe stato un pesce fuor d’acqua, con tutti i ricordi che avrebbero fatalmente evocato.
Lei invece aveva una gran voglia di fare una lunga chiacchierata con i suoi amici di un tempo felice. Dal poco che si erano detti durante il viaggio, aveva capito che se la cavavano egregiamente, ma voleva saperne di piu. Di Derrick sapeva quasi tutto, ma degli altri no. Annie dirigeva uno dei laboratori di ricerca virologica d’avanguardia negli Stati Uniti. Ma ancora una volta le era sfuggito che cosa facesse veramente Pat Silver. Poteva soltanto dire che non era cambiato molto; anzi era persino piu attraente che ai tempi del college.
Aperta la valigia lasciata dal facchino sull’apposito sgabello, scelse con grande cura il vestito per la cena. Ridacchiando, si chiese se ancora una volta, dopo tanti anni, voleva farsi bella per l’inafferrabile Pat.
Derrick fu il primo a scendere nella hall, rimanendo quasi in estasi a osservare l’architettura interna dell’antico palazzo, i preziosi arredi, lo scalone che saliva dalla sala centrale.
Dopo circa dieci minuti il quartetto usci sul lungomare affollato di turisti incantati dal tramonto. Davanti a loro, sullo sfondo di San Giorgio e della Giudecca, scorrevano veloci vaporetti e solenni navi. Derrick prese Maggie sottobraccio e Pat fece lo stesso con Annie. L’Harry’s Bar, dove si erano fatti prenotare la cena, non era molto lontano dall’albergo, ma le continue deviazioni e soste affascinate davanti a questa o quella meraviglia di Venezia lo trasformarono in un lungo tragitto.
Rientrati in albergo quando era ormai tardi, Maggie fu quasi sollevata dal messaggio che trovo alla reception: Timothy era stato trattenuto a Roma e l’avrebbe raggiunta soltanto il mattino dopo.
Pat ando subito a letto, ma scopri che faceva molta fatica a prendere sonno. Il jet lag, menti a se stesso, agitandosi tra le lenzuola: in realta non riusciva a togliersi dalla mente la bella Maggie, il suo sorriso, la sua pelle di seta color ambra.
Tel Aviv. 15 luglio 1999
Se Erma, il responsabile del Mossad, lo aveva pregato di raggiungerlo nel suo ufficio, significava che aveva notizie importanti e molto riservate. Per gli uomini dell’«Istituto» nessun luogo era sicuro, tranne i locali protetti dalle impenetrabili pareti della loro sede.
Superate le tre barriere d’identificazione e adempiuto a tutte le procedure di sicurezza, Oswald Breil sali finalmente con l’ascensore all’ultimo piano. Erma lo stava aspettando sulla porta di quello che fino a poco tempo prima era stato il suo ufficio.
Si salutarono con grande cordialita, e il nuovo capo del Mossad venne subito al dunque.
«Lo abbiamo trovato, Oswald», disse con aria soddisfatta. «I servizi italiani ci hanno comunicato la presenza di Hans Holoff a Roma nei giorni scorsi, e questa mattina ci hanno segnalato il suo sbarco all’aeroporto Marco Polo di Venezia. I nostri agenti l’hanno gia sotto controllo e aspettano ordini.»
«Cerchiamo di capire che cosa lo ha portato a Venezia, e non perdiamolo
«Certo, l’ho studiato con la massima attenzione. Holoff e un personaggio persino piu pericoloso di quanto pensassi.»