Walton contemplo la porta per un momento. Entrando nel campo d'azione del visore, disse: — Signor FitzMaugham? Mi sente? — Nel silenzio che segui, decise di proseguire. — Sono Walton. Sono qui fuori con un disintegratore, e se non mi dara un ordine contrario, cerchero di entrare nel suo ufficio.

Silenzio. Questo era davvero incredibile. Walton si chiese se l'intera faccenda non facesse parte di una trappola escogitata dalla mente tortuosa di FitzMaugham. Bene, l'avrebbe scoperto abbastanza in fretta. Regolo il fiotto di calore del disintegratore alla corta distanza e alla massima intensita, e schiaccio il pulsante. Un raggio usci dalla pistola e bagno la porta.

Una piccola folla di spettatori curiosi si era radunata a rispettosa distanza. Walton mantenne il fiotto di calore allo stesso livello. Lo strato di legno sintetico si fuse quasi immediatamente; l'acciaio al berillio della porta comincio ad avvampare, divento rosso e poi quasi bianco.

Apparve la combinazione che teneva chiusa la porta. Walton concentro il getto in quella direzione, e la porta comincio a gracchiare e a grugnire.

Spense il disintegratore, se lo infilo in tasca, e diede un robusto calcio alla porta. La porta si spalanco immediatamente.

Per un istante riusci a vedere una testa bianca macchiata di sangue, riversa su un'ampia scrivania… e poi qualcuno lo colpi allo stomaco.

L'aggressore era un uomo della sua stessa altezza, che indossava un abito azzurro con ricami in oro; la mente di Walton registro i particolari con incredibile chiarezza. Il volto dell'uomo era distorto dalla paura e dalla sorpresa, ma Walton riusci a riconoscerlo senza difficolta. Le guance rubizze, il naso grosso e le sopracciglia cespugliose appartenevano senza ombra di dubbio a Ludwig.

L'uomo delle Nazioni Unite. L'uomo che aveva appena assassinato il direttore FitzMaugham.

Stava colpendo con pugni violenti Walton, cercando di toglierlo di mezzo per fuggire dalla porta aperta, per fuggire da qualche parte… per quello che gli sarebbe servito. Walton grugni, quando un altro pugno lo colpi allo stomaco. Indietreggio, barcollando, cercando di respirare, ma riusci a tenere stretto il suo aggressore per la giacca. Disperatamente, tiro con tutte le forze. Nella subitaneita di quanto era accaduto, non aveva avuto il tempo di valutare quello che aveva visto, non aveva avuto il tempo di reagire all'assassinio di FitzMaugham.

Il suo solo pensiero era quello di fermare Ludwig, l'assassino.

Il suo pugno colpi alla bocca l'avversario; senti un forte dolore alle dita, quando colpi i denti dell'altro. Ludwig barcollo. Walton si rese conto di bloccare la porta; non solo impediva a Ludwig di fuggire, ma impediva agli altri di venire in suo aiuto.

Ciecamente, rabbiosamente, scaglio un altro pugno contro il naso di Ludwig, che cadde; nello stesso tempo Walton lo colpi alla nuca, con un preciso colpo con il taglio della mano, e mentre Ludwig sussultava e stava per cadere definitivamente, gli assesto una ginocchiata allo stomaco. Ludwig evito all'ultimo momento di cadere lungo disteso, si giro e, improvvisamente, si mise a correre verso la scrivania del direttore.

Walton lo segui… e si fermo di colpo quando vide che l'uomo delle Nazioni Unite si arrestava, cominciava a tremare violentemente, e cadeva al suolo. Disteso in modo grottesco sul soffice tappeto della direzione, Ludwig sussulto violentemente per un paio di volte, poi giacque immobile.

Walton ansimava violentemente. Aveva gli abiti strappati, era bagnato di sudore e di sangue, e il cuore batteva troppo forte, per lo sforzo al quale lui l'aveva sottoposto… il suo cuore non era abituato a certi violenti esercizi fisici.

'Ludwig ha ucciso il direttore' penso confusamente. 'E adesso Ludwig e morto'.

Si appoggio alla parete. Si rendeva conto che delle figure umane si muovevano, gli passavano accanto, entravano nella stanza, esaminavano FitzMaugham e la figura riversa al suolo. Ma erano tutte ombre confuse.

— Si sente bene? — chiese una voce decisa e familiare.

— Non troppo — ammise Walton.

— Prenda un po' d'acqua.

Walton accetto il bicchiere, lo vuoto in un sorso, sollevo lo sguardo per vedere l'uomo che gli aveva parlato.

— Ludwig! Come diavolo…

— Un sosia — disse l'uomo delle Nazioni Unite. — Andiamo a dargli un'occhiata.

Ludwig lo accompagno verso il finto Ludwig disteso al suolo. La somiglianza era incredibile. Due o tre impiegati avevano girato il cadavere; la mascella era rigida, il viso gelato in una maschera d'agonia.

— Ha preso del veleno — disse Ludwig. — Credo che sapesse di non uscire vivo da questa stanza. Ma il suo lavoro l'ha eseguito bene. Dio, se almeno per una volta in vita mia fossi arrivato in tempo a un appuntamento!

Walton guardo, con la mente ancora intorpidita, prima il corpo del Ludwig morto, sul pavimento, poi il viso del Ludwig vivo, che si trovava davanti a lui. La sua mente sconvolta ricomincio lentamente a funzionare, e a rendersi conto di quanto era accaduto. L'assassino, mascheratosi per assomigliare a Ludwig, era arrivato alle tredici precise, ed era stato ammesso nell'ufficio del direttore. Aveva ucciso il vecchio, e poi era rimasto all'interno dell'ufficio, sperando di fuggire in seguito, oppure semplicemente aspettando che il veleno facesse effetto.

— Doveva accadere, prima o poi — disse Ludwig. — Sono anni che cercano di colpire il senatore. E adesso che Poppy era stato approvato…

Walton guardo involontariamente la scrivania, lucida e immacolata come sempre. Il direttore FitzMaugham era riverso sopra di essa, a braccia spalancate, con le mani chiuse a pugno. La sua grande testa di capelli bianchi era macchiata di sangue, il suo sangue. Era stato bastonato a morte… l'omicidio piu semplice e piu crudele. Gli avevano spaccato il cranio.

Walton comincio ad avvertire i primi sintomi della reazione emotiva. Avrebbe voluto spaccare tutto, piangere, dare libero sfogo a quello che provava. Ma troppe persone erano presenti; l'ufficio, un tempo inviolabile, improvvisamente s'era riempito di gente, impiegati di Poppy, poliziotti, segretarie, e magari c'erano anche dei cronisti delle agenzie.

Walton recupero un brandello di autorita.

— Fuori, tutti! — disse forte. Riconobbe Sellors, il capo della sicurezza dell'edificio, e aggiunse: — All'infuori di lei, Sellors. Lei puo restare qui.

La piccola folla si dissolse, come per magia. Adesso nell'ufficio erano rimasti in cinque, Sellors, Ludwig, Walton, e i due cadaveri.

Ludwig disse: — Lei ha qualche idea su chi potrebbe trovarsi dietro questo omicidio, signor Walton? Ha gia qualche sospetto in merito?

— Non saprei — disse lui, stancamente. — Ci sono migliaia di persone che avrebbero voluto uccidere il direttore. Forse e stato un complotto herscheliano. Ci sara un'indagine, naturalmente, e vedremo di arrivare in fondo alla faccenda, facendo piena luce sul delitto.

— Le dispiace spostarsi, signore? — domando Sellors. — Vorrei prendere delle fotografie.

Walton e Ludwig si spostarono, mentre l'uomo della sicurezza si mise al lavoro. Era inevitabile, penso Walton, che questo accadesse. FitzMaugham era stato il simbolo vivente di Poppy, e tutto l'odio che Poppy aveva accumulato nelle sei settimane di attivita che stavano alle loro spalle non avrebbe potuto che esplodere in maniera brutale. Era inevitabile, ed era accaduto.

Cammino verso la porta bruciata e ammaccata, e penso che avrebbe dovuto farla riparare al piu presto. Immediatamente, anzi. Questo pensiero porto subito a un'altra idea, ma prima che quest'ultima avesse potuto fermarsi completamente nel suo cervello, Ludwig la espresse con parole sue, quasi fosse stato telepatico.

— Questa e una tremenda tragedia — disse l'uomo delle Nazioni Unite. — Ma c'e un fattore che la rende meno insopportabile di quanto avrebbe potuto essere. Sono certo che il successore del signor FitzMaugham sara un degno successore. Sono certo che lei potra portare avanti il grande lavoro del signor FitzMaugham nella maniera migliore, signor Walton. Ne sono davvero certo, e questo serve, per lo meno, a confortarmi, nel momento della disgrazia, sull'avvenire del Piano.

5

La nuova targa, sulla porta dell'ufficio, portava scritto in lettere nitide:

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