aspettarselo che mi avrebbe catturato e rinchiuso qui. Una personalita piu forte della mia. Piu determinata. Ha vissuto trentacinque anni, io solo quattro. Una mentalita criminale, per di piu. Sa come difendersi. Io non riusciro mai a incastrarlo come lui ha fatto con me. Non usciro mai di qui.

Ma mentre si commiserava, Macy automaticamente continuava a cercare il posto giusto dove innestarsi, provando questo e quello e quest’altro, infilandosi in un vicolo cieco dopo l’altro, andando a sbattere contro muri e ritirandosi per provare ancora. E d’improvviso arrivo il contatto, il cavo che cercava, da cui flui una corrente che lo scaravento a terra, lo stordi, lo lascio senza fiato, ma alla fin fine lo riempi di soddisfazione: il puro succo, il flusso libero, il vigoroso amperaggio dell’anima senza vincoli di Nat Hamlin.

Per prima cosa devo vedere Gargantua quasi arrivato ancora dieci minuti scoprire come va il mercato i miei prezzi oggi devono essere saliti un sacco scommetto credono che sono morto quei fottuti basta Hamlin percio raddoppiamo il prezzo ogni settimana be’ perche no perche no perche no poi allo studio tutto chiuso scommetto solo per dare un’occhiata naturalmente dovro far finta di essere Macy questo mi dara qualche problema non potro neanche dire subito la verita a Gargan anche se gli faro alcuni accenni quella fottuta massa di lardo e astuta e astuta lo capira non dira una parola qualche dollaro anche per lui puoi scommetterci il culo poi allo studio un viaggio sentimentale voglio dire ho bisogno di andarci come a un santuario il mio santuario come come tutto polveroso scommetto gli Ostrogoti e i Vandali fottuti fottuti entrano dappertutto magari io non ero un tipo molto raccomandabile ma ho sempre avuto rispetto per la proprieta tranne naturalmente tutte quelle fighe se si puo considerare la figa una proprieta e comunque ero matto allora molto meglio adesso purificato dalle avversita la mente chiara alla fine mi sono liberato di Macy l’ho ficcato dove si merita povero stronzo nessuna personalita solo una costruzione artificiale un uomo di plastica be’ non era colpa sua ma neanche mia la sopravvivenza del piu adatto capisci Darwin non era scemo poi andro a trovare Noreen per amore dei vecchi tempi dovro stare molto attento con lei quella troia e perfettamente capace di denunciarmi ma forse no dopo tutto nessuno nella vita glielo ha mai dato come me anche se verso la fine ci siamo allontanati un po’ comunque questo fa parte dei rischi normali del matrimonio specialmente quando una sposa un genio ufficialmente accreditato un membro della elite internazionale degli artisti l’alta intensita qualche volta trabocca sooo quasi arrivato da Gargantua credo a meno che non abbia spostato la galleria quattro anni merda l’intero merdoso universo cambia in quattro anni ogni cellula nel corpo viene sostituita non e vero o sooo sette anni comunque non siamo piu gli stessi e Gargan probabilmente vende la sua paccottiglia a Philadelphia adesso Chicago Karachi chi sa ma lo scopriremo subito Dio e bellissimo solo camminare per strada di nuovo respirare l’aria tirare indietro le spalle e questa notte troveremo qualche buco amico per infilarci l’uccello si quattro anni senza una pollastra e un bel pezzo per un uomo delle mie qualita artistiche e fisiche be’ forse a Darien trovero Noreen disposta o una delle altre Dio quella Lissa scommetto che lo farebbe lo farebbe con chiunque lo faccia anche con Macy crede di scopare me naturalmente ma non la voglio non voglio vederla neanche a milioni di chilometri di distanza troppo pericolosa che botta in testa mi ha dato quella volta non la voglio piu mai mai piu chissa che genere di opere produrro non appena saro tornato in piena attivita meglio che sia buona se non posso mantenere la qualita tanto vale restituire il corpo a Macy ma credo che mi riprendero in breve faro qualche pezzo piccolo all’inizio per recuperare il controllo della prospettiva la prospettiva del controllo poi vedremo comunque la cosa importante e che sono tornato

…Ma ci sono ancora io, Hamlin.

Macy. Oh, merda! Macy. Non mi aspettavo di sentirti cosi presto.

…Mi spiace deluderti.

Perche non ti sgretoli e basta? Dissolviti. Lasciati assorbire dai fagociti craniali, suggeri Hamlin. Sei finito comunque. La tua nebulosa esistenza e cessata, Macy. Ammettilo e sparisci.

…Il Centro Riab non mi ha programmato per l’autodistruzione.

Non mi servi, Macy.

…Ma io si, disse Macy.

A cosa servi? Quale possibile valore hai per il mondo? Per chiunque?

…Ho un immenso valore per me stesso. Sono il solo io che ho. E voglio sopravvivere. Ti battero, Hamlin. Ti sbattero fuori di nuovo, e questa volta ti aboliro. Vedrai.

Ti prego. Le tue chiacchiere mi fanno venire il mal di testa, ed e una cosi bella giornata.

…Ti faro venire ben altro che un mal di testa.

Le minacce erano inutili. Macy voleva produrre qualche drammatica dimostrazione della sua capacita di tormentare Hamlin. Rendergli pan per focaccia. Strizzargli il cuore, afferrargli un fascio di muscoli delle guance, chiudergli gli occhi, fargli pisciare nei pantaloni. Dargli un bello scossone, ma naturalmente senza fare niente di male al corpo che condividevano. Solo che non poteva. Il quoziente di tormento di Macy era vicino allo zero. Tutto quello che poteva fare era tenere sotto controllo l’input sensoriale di Hamlin e indirizzare messaggi direttamente al suo cervello cosciente. Chiacchiere. Ma nessun controllo dei centri motori. Nessun accesso al sistema autonomo. Soltanto un passeggero che non ha la piu pallida idea di dove sia l’acceleratore o il freno e neppure il bottone delle luci. Nel frattempo Hamlin, tranquillamente, giro un angolo ed entro nel vestibolo di un negozio di lusso, sulla cui vetrina affumicata danzavano le parole omnimum galleries, ltd. in globuli galleggianti di luce capillare verde. Dentro, una batteria di sensori antirapina lo immerse in raggi di luce analizzatrice. Una porta interna finalmente si apri, e Hamlin entro nella galleria, senza fermarsi un momento a osservare i tesori di arte contemporanea esposti. Hamlin disse alla ragazza seduta alla scrivania: — C’e il signor Gargan?

— Ha un appuntamento?

— Non credo. Ma mi ricevera.

— Il suo nome?

Hamlin ebbe un’esitazione. Macy registro un’ondata di aspra mortificazione. Un dilemma. Dopo un momento Hamlin disse: — Il mio nome e Macy. Paul Macy — con un’occhiata significativa al distintivo Riab sulla giacca. — Ma gli dica che prima mi chiamavo Nat Hamlin.

— Oh. — Un momento di sorpresa e di confusione; un rossore di imbarazzo che si diffuse fino ai seni della ragazza, scoperti secondo l’ultima moda. Si riprese subito. Un dito ingioiellato sull’intercom. — Il signor Macy desidera vedervi, signor Gargan. Paul Macy. In precedenza Nat Hamlin.

Da qualche ufficio interno un ruggito di sorpresa, che non aveva bisogno di amplificazione. Hamlin venne rapidamente introdotto. Una stanza sferica. Un folto tappeto nero, simile a muschio, che ricopriva il tutto per 360 gradi, un uomo di non plausibile corpulenza sdraiato lungo la curva della parete sinistra con una mano grassoccia appoggiata languidamente su un pannello di controllo con i pulsanti tempestati di pietre preziose. Non si alzo all’ingresso di Hamlin. Un oceano di grasso; pieghe su pieghe di carne. I lineamenti appena discernibili entro la massa: occhietti suini, naso schiacciato, labbra strette, puritane. Da questa distesa, la voce pigolante di un piccoletto: — Per l’uccello del Padreterno, cosa ci fai da queste parti? Non dovresti venire qui, Nat!

— Ti dispiace?

— Se mi dispiace? Lo sai che ti voglio bene. Solo che non capisco. Ti hanno preso per la riabilitazione; pensavo fosse la tua fine. Quando sei uscito, a proposito?

— All’inizio di maggio. Ti sarei venuto a trovare prima, ma c’erano dei problemi.

— Ti trovo bene. Come quello di una volta. Ma hai il distintivo. Sei qualcun altro adesso, giusto? Qual e il tuo nuovo nome?

— Macy. Paul Macy.

— Non mi piace. E un nome senza balle.

— Non me lo sono scelto io, Gargantua.

Il grassone si tiro la pappagorgia. — Devo chiamarti Nat o Paul?

— E meglio che mi chiami Paul.

— Paul. Paul. Be’, ci provero. Siediti, Paul. Gesu, che nome untuoso! Siediti lo stesso. — Hamlin si sedette. Macy inerte spettatore dentro di lui, si sedette anch’egli. Ascoltando ogni parola della conversazione, ma senza poter parlare. Come se vedesse tutto su uno schermo. Aveva gia visto quel grassone, quella galleria, fra i detriti dei ricordi di Hamlin; ma gli sembrava molto piu grasso adesso. Quell’uomo e Hamlin erano diventati ricchi insieme grazie al genio di Hamlin. Questi si stese voluttuosamente. Nel pieno controllo del suo corpo riconquistato. Il

Вы читаете Il secondo viaggio
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату
×