Nel salire al piano di sopra, Michael passo davanti allo studio di suo padre. La porta era socchiusa, e una luce azzurrina filtrava dalla fessura nel corridoio buio. Sbircio dentro. James Ryton, seduto al terminale, stava parlando con qualcuno: Andrea Greenberg. Michael controllo l’orologio. Decisamente tardi. Come mai Andie chiamava a quell’ora? E perche proprio papa?

James Ryton disse qualcosa d’incomprensibile, Andie annui, e lo schermo si oscuro. Michael busso piano alla porta. Suo padre si volse a guardare.

«Entra. Torni ora?»

Michael annui.

«E tardi», osservo Ryton. «Non esagerare con gli straordinari, figliolo. Fa male al cervello.» Si soffrego il mento. «Ho appena avuto una conversazione molto particolare con Andrea Greenberg.»

«Spero di non disturbare.»

«No no, figurati. Anzi, credo sinceramente che avrebbe preferito parlare con te, ma invece ho risposto io.»

«E cosa voleva?»

«Ma tu guarda le stranezze della vita… Voleva qualche consiglio circa i matrimoni misti, fra mutanti e nonmutanti.»

«E perche proprio da te?»

«Probabilmente perche non ha trovato nessun altro cui rivolgersi.» Scosse la testa. «Pensa di essersi innamorata. Di uno di noi.»

«Davvero? E chi sarebbe il fortunato?»

«Jeffers.»

«Cosa?» Michael lo fisso incredulo.

«Sono rimasto sbalordito quanto te.»

Michael sedette sulla soffice poltrona marrone accanto alla porta.

«Chissa, potrebbe anche essere un fatto positivo…»

«E per chi?» replico Ryton. «Col carattere romantico che ti ritrovi, me l’aspettavo che l’avresti presa a questo modo. E ti dico francamente che secondo me sarebbe invece un fatto disastroso. Sia per lui che per lei. Quindi ho fatto del mio meglio per dissuaderla.»

«Ma perche? I matrimoni misti possono funzionare benissimo», ribatte Michael.

Suo padre sospiro. «Lo so che la pensi cosi. Io, pero, un’unione davvero riuscita fra un mutante e un nonmutante non l’ho mai veduta. Succedono immancabilmente dei pasticci. E nel caso specifico, tra l’altro, non pare nemmeno che Jeffers le abbia proposto un rapporto stabile.»

«Devo ammettere che la cosa mi lascia un po’ perplesso.»

«Be’, ti garantisco che non sei il solo. Spero proprio che quella ragazza non stia semplicemente andando incontro a una tremenda delusione.»

«Pensavo che i normali non ti andassero a genio.»

«Di solito no. Ma Andrea Greenberg e una brava persona. Mi spiacerebbe se dovesse soffrire. E Jeffers, d’altra parte, non puo certo rischiare di alienarsi le simpatie del suo elettorato mutante contraendo matrimonio all’esterno del clan.»

«Forse, pero, sarebbe un fatto positivo», insiste Michael ostinato. «Potrebbe contribuire notevolmente ad avvicinare i due gruppi. Ed e a questo, secondo me, che dobbiamo puntare.»

Suo padre sorrise mestamente. «E naturale che un giovane tenda a essere ottimista», commento in tono gentile. «Certo, potrebbe essere un’ottima cosa, se andasse per il verso giusto. Ma non andra.»

Sul vano della porta, avvolta in un kimono rosso, comparve sbadigliando Sue Li, che si appoggio allo stipite osservandoli incuriosita. «James, con chi stavi parlando?» domando.

«Andie Greenberg.»

Michael vide gli occhi di sua madre restringersi sospettosi.

«Quella donna che lavora per il senatore Jeffers? Perche ti ha chiamato di nuovo? E cosi tardi, poi?»

«Aveva bisogno di certi suggerimenti.»

«In materia giuridica? Come mai si e rivolta a te?»

«No, si tratta di una questione personale», spiego Ryton. «Riguarda un mutante.»

«Personale?» ripete Sue Li indugiando sul termine.

«Si e innamorata di un mutante», intervenne Michael.

Sua madre inarco le sopracciglia in atto di sorpresa.

«Skerry?» domando.

«No», rispose Ryton. «Anch’io, all’inizio, avevo pensato cosi. In un certo qual modo, avrebbe anche potuto avere senso. Ma non si tratta di Skerry. Si tratta di Jeffers.»

«Jeffers?» Sue Li chiuse gli occhi. «Povera ragazza.»

Michael avverti, proveniente da lei, la fievole eco telepatica di un canto rasserenante.

Sue Li riapri gli occhi ammiccando piu volte, quindi rivolse a Michael uno sguardo colmo di afflizione.

«Come vorrei che fossimo gia pronti per i matrimoni misti», disse malinconicamente. «Un giorno, chissa, lo saremo. Vieni a letto, James.»

Si volse, scomparve nell’ombra.

«Buonanotte, figliolo.»

Una pacca sulla spalla di Michael, e Ryton segui sua moglie in corridoio.

Michael si soffermo un attimo sulla soglia, pensando ad Andie e al senatore Jeffers. Strana coppia. Ma non piu strana, forse, della coppia di cui lui stesso faceva parte. Ce ne sarebbero volute tante, di quelle unioni miste… Spense la luce, e nell’oscurita si diresse alla sua stanza.

Fianco a fianco, la donna bionda e l’uomo dai capelli rossi si fissavano intensamente negli occhi, annuendo di tanto in tanto. Indossavano eleganti completi marroni e dondolavano lievemente sui loro sedili, spalla contro spalla. Quando si alzarono per lasciare il vagone, Andie constato senza sorpresa che avevano gli occhi d’oro. Nient’altro che due mutanti telepatici che comunicavano apertamente in pubblico, penso, e usci dietro di loro per ritrovarsi sul marciapiede della stazione.

Dopo il convegno dell’Unione mutante, quelle inconfondibili manifestazioni di facolta metapsichiche erano andate di giorno in giorno proliferando. Nel metro, per strada, in banca, sul lavoro. Andie ormai non ci faceva piu nemmeno caso, quando un uomo d’affari dagli occhi d’oro le passava accanto in tutta fretta trascinandosi dietro, fluttuante a mezz’aria, una pila di portadischi. Ma altri nonmutanti reagivano con minore tolleranza, lanciando occhiate malevole e borbottando oscure minacce.

Si pianto saldamente sulla rotocorsia che l’avrebbe condotta nelle immediate vicinanze del Campidoglio, e mentre si lasciava trasportare valuto i propri sentimenti per Jeffers. Lo amava davvero? Il ricordo dei loro amplessi la immergeva in un’atmosfera sognante, colma d’incertezza e di desiderio. Ma cosa poteva ragionevolmente aspettarsi, da quel rapporto? La conversazione con James Ryton non l’aveva di sicuro rincuorata.

Discese agilmente dal marciapiede mobile, e riusci a infilarsi nell’affollato ascensore un attimo prima che le porte si chiudessero sibilando. Scorse Karim sul fondo e lo saluto con un gesto della mano.

Sgusciando fra la gente, egli le si porto accanto.

«Hai saputo di Jackie Renstrow?»

«No. Che c’e da sapere?»

«Hanno ripescato il suo cadavere nel Potomac.»

«Cosa?…» Andie provo una stretta allo stomaco.

Karim alzo le spalle. «Eh, gia. Credo che stesse indagando sul racket cinese del gioco d’azzardo. E, come suol dirsi ai giornalisti ficcanaso dalle parti del sol levante, sayonara.» Guardandola allarmato, afferro Andie per una spalla. «Ehi, tutto bene? Hai l’aria di una che sta per svenire.»

Lei si sottrasse alla sua stretta.

«Sei sicuro che sia morta?» gli domando.

Karim annui.

«E pensare che l’ho incontrata la settimana scorsa… Non ci posso credere…»

L’ascensore si fermo al loro piano, e Karim la spinse fuori.

«Non credevo che l’avresti presa cosi male», si scuso. «Eravate buone amiche?»

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