carro lo ossessionava, lo perseguitava per tutti i giorni dell’estate, avanzando senza posa sull’orizzonte immenso, sbucando dal vento e dalla polvere della prateria. E con il passare dei giorni, la corsa di Len si trasformava sempre piu in una fuga da qualcosa, che non verso qualcosa. Non riusci mai a vedere il volto di quell’uomo. Non pote essere neppure sicuro che fosse sempre lo stesso carro. Ma lo seguiva. E lui sapeva.

E in settembre, in una piccola comunita ardente, smarrita in un mare verde-grigio di alte erbe, al confine con il Texas, egli sedette ad aspettare.

«Stupido,» gli disse Joan, disperata. «Non e lui. E solo la tua coscienza colpevole che te lo fa pensare.»

«E lui. E tu lo sai.»

«Perche dovrebbe essere lui? Anche se si tratta di qualcuno di la…»

«Capisco quando non dici la verita, Joan. Non farlo.»

«Va bene! E lui, naturalmente e lui. Era responsabile di te. Aveva giurato davanti a Sherman, aveva garantito per te. Che cosa pensi?»

Lo fisso, irata, con le piccole mani brune chiuse a pugno, con gli occhi lampeggianti.

«Lascerai che ti riporti indietro, Len Colter? Non sei ancora un uomo, con tutta quella barba che hai? Alzati. Andiamo.»

«No.» Len scosse il capo. «Non mi ero mai reso conto che lui avesse giurato per me.»

«Non sara solo. Ci saranno degli altri con lui.»

«Forse. E forse no.»

«Ti lascerai riprendere da lui.» La sua voce era stridula, si spezzava come quella di una bambina. «Ma lui non prendera me. Io continuo.»

Le parlo con un tono che non aveva mai usato prima.

«Resterai con me, Joan.»

Lei lo fisso, sorpresa, e poi nei suoi occhi apparve un’ombra di dubbio, di qualche palpito di oscura apprensione.

«Cosa intendi fare?»

«Non lo so ancora. E quello che devo decidere.»

Il suo volto si era indurito, era diventato impassibile e freddo come pietra.

«Di due cose sono sicuro. Non intendo scappare. E non intendo lasciarmi prendere.»

Lei rimase accanto a lui, silenziosa, spaventata senza sapere il perche.

Len aspetto.

Due giorni. Non e ancora venuto, ma verra. Ha giurato per me.

Due giorni per pensare, per rimanere in attesa sul campo di battaglia. Esau non ha mai combattuto questa battaglia, e neppure mio fratello James. Loro sono i fortunati. Ma papa ha combattuto, e Hostetter ha combattuto, e ora e venuto il mio momento. La battaglia della decisione, il tempo della scelta.

Presi una decisione, a Piper’s Run. La decisione di un bambino, basata sui sogni di un bambino. Presi una decisione a Bartorstown, ed era ancora una decisione infantile, basata sulle emozioni. Ora ho finito con i sogni. Ho finito con le emozioni. Ho digiunato per i miei quaranta giorni nel deserto, e ho concluso la penitenza. Sono nudo e segnato, ma sono uomo. La decisione che prendero sara presa da uomo, e non ritornero piu indietro, dopo averla presa.

Tre giorni, per consumare le ultime, dolci speranze colorate di sole.

Non tornero a Piper’s Run. Qualunque sia la strada che scegliero, non sara quella. Piper’s Run. Qualunque sia la strada che scegliero, non sara quella. Piper’s Run e un ricordo dell’infanzia, e ho finito anche con i ricordi. Quella porta si e chiusa alle mie spalle da molto, molto tempo. Piper’s Run era un ricordo di pace, ma qualunque strada io scelga ora, non avro mai pace.

Perche la pace e certezza, e non c’e certezza che nella morte.

Quattro giorni, per piantare i piedi ostinati piu saldamente nel terreno, e insegnar loro a non fuggire.

Perche ho smesso di fuggire. Ora mi fermero, e scegliero la mia strada.

Presto o tardi, un uomo deve fermarsi e scegliere la sua strada, non tra le strade che egli vorrebbe, o tra quelle che ci dovrebbero essere, ma tra quelle che ci sono.

Cinque giorni, per scegliere.

C’era molta gente in paese. Era l’epoca del mercato d’autunno, il caldo momento di quiete nel quale il raccolto non e ancora maturo, e l’erba si muove soffice e frusciante nel vento, e ogni pezzo di legno e secco come un vecchio scheletro. La gente veniva dalle fattorie della regione, per acquistare e scambiare le provviste dell’inverno, e i carri dei mercanti erano allineati in fila alla fine di una breve strada polverosa.

Dappertutto, in tutta questa grande terra, penso Len, e il momento del mercato d’autunno. In tutta questa terra ci sono fiere e mercati, e i carri sono allineati nei luoghi di scambio, e gli uomini trattano i capi di bestiame, e le donne discutono sulle stoffe e sullo zucchero. In tutta questa terra accadono le stesse cose, e tutto uguale, immutabile. E dopo il mercato e dopo la fiera c’e la predica, per ravvivare la fede, in autunno, e rifornire anche l’anima di provviste per l’inverno. Questa e la vita. Cosi si svolge.

Camminava inquieto per la strada, su e giu, un’inquietudine d’attesa. Si fermo vicino ai carri dei mercanti, guardo le facce della gente, ascolto i loro discorsi.

Hanno trovato la loro verita. I Nuovi Mennoniti hanno trovato la loro, e i Nuovi Ismaeliti, e gli uomini di Bartorstown.

Ora io devo trovare la mia.

Joan lo osservava nascostamente, tra le ciglia socchiuse, e aveva paura di parlare.

Alla quinta notte, tutto il commercio era finito. Diverse torce vennero sistemate intorno a un palco, in uno spazio non molto vasto in fondo alla strada. Le stelle ardevano nel cielo, e il vento diventava piu fresco, e la terra cotta dal sole esalava il suo calore. La gente si riuniva.

Len sedeva sull’erba schiacciata, tenendo la mano di Joan. Dopo tanta attesa, non si accorse del carro che arrivava, rotolando piano, dall’altro lato della folla. Ma dopo qualche tempo si volto, e Hostetter sedeva la, al suo fianco.

30.

La voce del predicatore tuonava, forte e stridente:

«Mille anni, fratelli. Mille anni. Ecco quanto ci e stato promesso. E io vi dico che siamo gia in quel tempo benedetto, e c’incamminiamo verso la Gloria che e stata preparata per coloro che seguono le vie della giustizia. Io vi dico…»

Hostetter guardo Len nella luce ondeggiante delle torce mosse dal vento, e Len lo guardo, ma nessuno dei due parlo.

Joan bisbiglio qualcosa che avrebbe potuto essere il nome di Hostetter. Ritiro la mano da quella di Len, e si mosse, lentamente, spostandosi dietro di lui, come se avesse voluto avvicinarsi a Hostetter. Len l’afferro, e la costrinse di nuovo a sedersi.

«Resta vicino a me.»

«Lasciami andare. Len…»

«Resta vicino a me.»

Piagnucolo, e rimase ferma. I suoi occhi cercarono quelli di Hostetter.

Len disse, rivolgendosi a entrambi:

«Fate silenzio. Voglio ascoltare.»

«…e se non diverrete come bambini, dice il Libro, non potrete entrare. Perche il Regno dei Cieli non e fatto per gli ingiusti. Non e fatto per gli increduli e per gli schernitori. Nossignori, fratelli e sorelle! E voi non siete ancora salvi. Solo perche il Signore ha voluto salvarvi dalla Distruzione, non dovete credere, neppure per un attimo…»

E stato in un’altra notte, a un’altra predica, che ho messo il piede sul sentiero.

Un uomo mori, quella notte. Il suo nome era Soames. Aveva la barba bionda, e lo lapidarono a morte perche veniva da Bartorstown.

Fatemi ascoltare. Fatemi pensare.

«…mille anni!» grido il predicatore, battendo il pugno sul suo Libro polveroso, pestando il piede sulle tavole polverose. «Ma dovete lavorare per guadagnarvelo! Non potete starvene a sedere, semplicemente, senza curarvene! Non potete evitare i doveri verso il Signore!»

Che questa voce possa soffiare attraverso di me come un vento impetuoso, e le parole risuonino nelle mie orecchie come squilli di tromba.

Posso parlare ancora, e guidarli a Bartorstown, come Burdette condusse i suoi uomini a Refuge. Molti moriranno, come mori Dulinsky. Ma il Moloch sara rovesciato.

Joan siede rigida accanto a me. Le lacrime le scorrono sulle guance. Hostetter siede dall’altro lato. Lui deve sapere cosa penso. Ma aspetta.

Lui era la. Era parte di quell’altra notte. Era parte di Refuge. Era parte di Piper’s Run e di Bartorstown, in principio, alla fine, e in mezzo.

Posso spazzare via tutto, tutto, con il suo sangue?

Alleluia!

Confessate i vostri peccati! Purificate la vostra anima dal suo fardello di nera colpa, affinche il Signore non vi bruci di nuovo col fuoco!

Alleluia!

«Ebbene, Len?» disse Hostetter.

Stanno gridando come gridavano quella notte, oh, Dio. E cosa accadrebbe se mi alzassi e confessassi il mio peccato, offrendo quest’uomo in sacrificio? Non sarei purificato dalla conoscenza. La conoscenza non e come il peccato. Non vi e fuga mistica da essa.

E cosa accadrebbe se io rovesciassi il Moloch dalle viscere di fuoco e dalla testa di bronzo?

La conoscenza esisterebbe ancora. In qualche luogo. In qualche libro, o in qualche cervello umano, sotto qualche altra montagna. Cio che l’uomo ha scoperto una volta, verra scoperto di nuovo.

Hostetter si alzo in piedi.

«Hai dimenticato una cosa che ti ho detto. Dimentichi che anche noi siamo fanatici. Dimentichi che io non posso lasciarti libero.»

«Avanti,» disse Len. Si alzo in piedi a sua volta, tirando su Joan per la mano. «Avanti, se potete.»

Si fissarono nella luce delle torce, mentre la folla pestava i piedi e sollevava la polvere e gridava alleluia.

L’ho lasciata soffiare attraverso di me, ed e soltanto vento. Ho lasciato che le parole risuonassero nelle mie orecchie, e non sono altro che parole, pronunciate da un uomo ignorante dalla barba sporca di polvere. Non mi commuovono, non mi toccano. Ho finito anche con esse.

Ora io so cosa si stende sulla terra, qual e il fardello lento e pesante. Essi la chiamano fede, ma non e fede. E paura. Il popolo si e costruito un riparo sulla testa, una necessita di ignoranza, una passione di rinuncia, e l’hanno chiamato Dio, e lo hanno adorato. Ed e falso come qualsiasi Moloch. Cosi falso che uomini come Soames, come Dulinsky, come Esau e me stesso lo rovesceranno.

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