21
Era il secondo giorno di avvicinamento alla Terra e Bliss sbadiglio durante la cena. Disse: — Abbiamo impiegato piu tempo ad avvicinarci ai pianeti e ad allontanarci che per tutto il resto: abbiamo perso settimane intere.
— In parte — disse Trevize — perche i Balzi troppo vicini ad una stella sono pericolosi. Ed in questo caso, ci stiamo muovendo molto lentamente perche non voglio andare incontro ad eventuali pericoli troppo in fretta.
— Non avevi detto che avevi la sensazione che nessuno ci avrebbe ostacolato?
— Certo, pero non voglio rischiare tutto basandomi su una semplice sensazione. — Trevize guardo il contenuto del cucchiaio prima di portarlo alla bocca e disse: — Sapete, sento la mancanza del pesce che c’era su Alpha. Abbiamo mangiato tre sole volte la.
— Un vero peccato — convenne Pelorat.
— Be’ — fece Bliss — siamo stati su cinque mondi ed ogni volta abbiamo dovuto andarcene cosi in fretta che non abbiamo avuto il tempo di arricchire le nostre scorte alimentari e disporre di una certa varieta di piatti. Persino quando erano mondi con prodotti gia pronti, come Comporellen ed Alpha, e probabilmente anche…
Non fini la frase perche Fallom alzando lo sguardo d’un tratto la termino per lei. — Solaria? Non potevate prendere del cibo su Solaria? La ce n’e tanto, come su Alpha. E migliore.
— Lo so, Fallom — disse Bliss. — Solo che non avevamo tempo.
Fallom la fisso seria. — Rivedro ancora Jemby, Bliss? Dimmi la verita.
— Puo darsi, se torneremo su Solaria.
— Un giorno torneremo su Solaria?
Bliss esito. — Non sono in grado di dirlo.
— Adesso andiamo sulla Terra, giusto. Non e il pianeta su cui abbiamo avuto origine tutti?
— Su cui i nostri progenitori hanno avuto origine — disse Bliss.
— So dire “antenati” adesso — fece Fallom.
— Si, stiamo andando sulla Terra.
— Perche?
— E normale, no, voler vedere il mondo dei propri antenati.
— Secondo me, c’e dell’altro: sembrate tutti cosi preoccupati…
— Non siamo mai stati la prima d’ora. Non sappiamo cosa puo aspettarci.
— Secondo me c’e dell’altro.
Bliss sorrise. — Cara, adesso che hai finito di mangiare, perche non vai in camera e ci suoni una piccola serenata col tuo flauto? Lo suoni sempre piu bene. Su, su… — Diede una pacca sul sedere alla piccola, e Fallom obbedi svelta, girandosi solo un attimo per rivolgere a Trevize un’occhiata pensosa.
Trevize segui con lo sguardo, chiaramente disgustato.
— Quell’essere legge nella mente?
— Non chiamarla “quell’essere”, Trevize — scatto aggressiva Bliss.
— Legge nella mente, lei? Tu dovresti saperlo.
— No, non legge il pensiero. Nemmeno Gaia ne e capace. Nemmeno i membri della Seconda Fondazione possono farlo… non nel senso di cogliere una conversazione o di distinguere idee precise. Questo non e ancora possibile, forse non lo sara neppure in futuro. Noi siamo in grado di percepire, interpretare e, entro certi limiti, influenzare i sentimenti, ma non e affatto la medesima cosa.
— Chi ti dice che lei non sia capace di farlo, anche se in teoria e ancora qualcosa di impossibile? Come lo sai?
— L’hai detto tu stesso… Io dovrei saperlo.
— Forse ti sta influenzando per tenerti all’oscuro di questa sua capacita.
Bliss alzo gli occhi al soffitto. — Ragiona, Trevize. Anche se possedesse delle doti insolite, non potrebbe farmi nulla, perche io non sono Bliss… sono Gaia. Continui a dimenticartene. Hai idea della forza mentale rappresentata da un intero pianeta? Credi che un Isolato, per quanto dotato, possa superarla?
— Non sei onnisciente, Bliss, quindi non essere troppo sicura di te — l’ammoni Trevize accigliato. — Quell’es… Fallom e con noi da poco. In un periodo di tempo cosi breve io al massimo sarei riuscito ad imparare i rudimenti di una lingua, invece lei parla gia il Galattico alla perfezione, e con un vocabolario praticamente completo… Si, lo so che l’hai aiutata tu, ma vorrei che la smettessi.
— Ti ho detto che la stavo aiutando, pero ti ho anche detto che e intelligentissima, talmente intelligente che mi piacerebbe che facesse parte di Gaia. Se potessimo accoglierla tra noi mentre e ancora abbastanza giovane, forse riusciremmo a saperne abbastanza sui Solariani da assorbire infine tutto il loro mondo. Ci sarebbe senza dubbio utile.
— Non hai pensato che i Solariani siano esemplari patologici di Isolati anche dal
— Non lo sarebbero piu, una volta fusi con Gaia.
— Secondo me ti sbagli, Bliss. Secondo me quella bambina solariana e pericolosa e dovremmo sbarazzarcene.
— Come? Gettandola nello spazio? Uccidendola, facendola a pezzi e aggiungendola alle nostre scorte alimentari?
Pelorat disse: — Oh, Bliss!
E Trevize: — Disgustoso, e completamente fuori luogo. — Ascolto un attimo. Il flauto suonava impeccabilmente, e loro avevano parlato sottovoce. — Quando tutto sara finito, dobbiamo riportarla su Solaria e assicurarci che Solaria resti tagliata fuori per sempre dal resto della Galassia. A mio avviso quel mondo dovrebbe essere distrutto. Non mi fido… Io temo…
Bliss riflette un istante, e disse: — Trevize, lo so che hai la capacita di prendere sempre la decisione giusta, ma so anche che non hai potuto soffrire Fallom fin dall’inizio… forse perche su Solaria sei stato umiliato e di conseguenza e nato in te un odio intenso verso il pianeta ed i suoi abitanti. Dato che non posso toccare la tua mente, non sono in grado di affermarlo con certezza… E ricordati… se non avessimo portato con noi Fallom, adesso saremmo tutti su Alpha… morti e, presumo, sepolti.
— Lo so, Bliss, ma nonostante que…
— E la sua intelligenza va ammirata, non invidiata.
— Io non la invidio: io la temo.
— La sua intelligenza?
Trevize si umetto le labbra pensieroso. — No, non proprio.
— Cosa, allora?
— Non lo so, Bliss. Se sapessi cosa temo, forse non avrei questa paura. E qualcosa che non capisco. — Trevize abbasso la voce come se stesse parlando tra se. — A quanto pare la Galassia e piena di cose che non capisco. Perche ho scelto Gaia? Perche devo trovare la Terra ? C’e una lacuna nella Psicostoria? Se c’e, qual e? E soprattutto, perche la presenza di Fallom mi rende inquieto?
Bliss disse: — Sfortunatamente, non posso rispondere a queste domande. — Si alzo e lascio la stanza.
Pelorat la guardo, poi disse: — Be’, la situazione non mi sembra tanto brutta, Golan. Siamo sempre piu vicini alla Terra, ed una volta la avremo la soluzione di tutti i misteri. E fino a questo momento pare che nulla stia cercando di impedirci di raggiungerla.
— Preferirei che fosse vero il contrario.
— Cosa? Perche?
— Francamente, accoglierei con piacere un segno di vita.
Pelorat spalanco gli occhi. — Hai scoperto che la Terra sia radioattiva, allora?
— Non proprio, ma e calda. Un po’ piu calda del previsto.
— E un fattore negativo?
— Non e detto… Anche se e piuttosto calda non e detto che sia per forza inabitabile. Lo strato di nubi e spesso, e quello e certamente vapore acqueo… cosi quelle nuvole, ed un oceano senz’altro molto grande, potrebbero mantenere la situazione ambientale entro limiti tollerabili nonostante la temperatura che abbiamo