mano vostra. Eppure avete fatto di tutto per convincermi ad accettare un accordo pacifico. Siete disposti a offrirmi un’altra nave per rimpiazzare la mia, cosi che i miei amici ed io possiamo andare dove desideriamo. Volendo, potremmo addirittura restare qui su Comporellen e ottenere la cittadinanza. Inoltre, mi avete concesso un quarto d’ora per consultarmi coi miei amici, e siete arrivata anche a portarmi nel vostro alloggio privato, mentre i miei amici adesso avranno trovato una comoda sistemazione, suppongo. In parole povere, Lizalor, mi stiate corrompendo con un trattamento speciale perche ceda la nave senza che si renda necessario un processo, e mi sembrate piuttosto alle strette.

— Via, Trevize, non volete proprio darmi atto di possedere impulsi umani?

— No.

— O che una resa spontanea sarebbe piu rapida e conveniente di un processo?

— No! Io avrei un’altra ipotesi da suggerire.

— Cioe?

— Un processo presenta un aspetto molto negativo: e un atto pubblico. Avete sottolineato parecchie volte come su questo mondo ci sia un sistema legale rigoroso, be’, io credo che sarebbe difficile allestire un processo senza una documentazione pubblica e completa. In questo caso, la Fondazione ne avrebbe notizia e voi dovreste consegnare la nave al termine del processo.

— Certo — disse Lizalor, inespressiva. — La nave appartiene alla Fondazione.

— Ma un accordo privato con me non dovrebbe figurare su un documento ufficiale. Avreste la nave, e dato che la Fondazione sarebbe all’oscuro di tutto… non sanno nemmeno che siamo su questo mondo… Comporellen potrebbe tenerla: sono sicuro che le vostre intenzioni siano queste.

— E perche lo faremmo? — Lizalor era sempre impassibile. — Non facciamo parte della Confederazione della Fondazione?

— Non proprio: voi siete una Potenza Alleata. In ogni mappa galattica su cui i mondi membri della Fondazione compaiono in rosso, Comporellen ed i suoi mondi satelliti formano invece una chiazza rosa pallido.

— Comunque, come Potenza Alleata, collaboreremmo certamente con la Fondazione.

— Davvero? E se Comporellen sognasse l’indipendenza totale, o magari addirittura un ruolo guida? Siete un mondo vecchio. Quasi tutti i mondi sostengono di essere piu vecchi di quel che siano realmente, ma Comporellen e realmente un mondo vecchio.

Un sorriso freddo apparve sul volto di Lizalor. — Il piu vecchio, volendo prestar fede a quel che dicono certi nostri elementi fanatici.

— Forse un tempo Comporellen era davvero il mondo guida di un piccolo gruppo di mondi. Forse voi sognate ancora di riconquistare quella posizione preminente persa.

— Credete che sogniamo una meta cosi impossibile? L’ho definita follia prima di conoscere i vostri pensieri, ed adesso che li conosco e senza dubbio follia.

— Per quanto possa essere impossibile un sogno, si puo sognare comunque. Terminus, situato ai bordi della Galassia e con alle spalle cinque secoli di storia, una storia piu breve di quella di qualsiasi altro mondo, governa in pratica la Galassia. Perche Comporellen non dovrebbe essere al suo posto, eh? — Trevize stava sorridendo.

Lizalor rimase seria. — Terminus ha raggiunto quella posizione in seguito all’attuazione del piano di Hari Seldon, e risaputo.

— Questo e il sostegno psicologico della sua superiorita, che forse reggera solo finche la gente ci credera. Puo darsi che il governo di Comporellen non ci creda. In ogni modo, Terminus gode anche di saldi fondamenti tecnologici. L’egemonia galattica di Terminus dipende indubbiamente dalla sua tecnologia avanzata… di cui la nave gravitazionale che siete tanto ansiosi di requisire costituisce un esempio. Nessun’altro mondo all’infuori di Terminus possiede navi gravitazionali. Se Comporellen potesse disporre di una nave gravitazionale e riuscisse a scoprirne il funzionamento, compirebbe un salto qualitativo tecnologico gigantesco. Non credo che basterebbe a sopraffare Terminus, pero puo darsi che il vostro governo sia di avviso contrario.

Lizalor replico: — Non penso che parliate sul serio. Un governo che trattenesse la nave malgrado la richiesta della Fondazione attirerebbe di sicuro su di se la collera della Fondazione, e la storia ci insegna che la Fondazione puo adirarsi in modo molto pericoloso.

— La collera della Fondazione si scatenerebbe solo se esistesse un motivo per cui adirarsi.

— In tal caso, Trevize… supponendo che la vostra analisi della situazione non sia precisamente folle… non sarebbe vantaggioso per voi consegnarci la nave e concludere un ottimo affare? Vi pagheremmo bene pur di procurarci la nave senza scalpore, stando al vostro ragionamento.

— Ed avreste la certezza che io non denuncerei il fatto alla Fondazione?

— Si, dal momento che dovreste denunciare anche il vostro ruolo nella vicenda.

— Potrei dire di essere stato costretto ad agire cosi con la forza.

— Gia. Ma il vostro buon senso vi direbbe che il vostro Sindaco non crederebbe mai a questa versione dei fatti… Su, concludiamo l’affare.

Trevize scosse la testa. — No, Lizalor. La nave e mia e deve restare mia. Come vi ho spiegato, se tenterete di introdurvi con la forza, provocherete un’esplosione tremenda. Vi assicuro che e la verita, non si tratta di un bluff.

— Voi potreste aprirla, e riprogrammare il computer.

— Certo, pero non lo faro.

Lizalor sospiro. — Sapete, potremmo farvi cambiare idea… non direttamente, ma con quello che potremmo fare al vostro amico, il dottor Pelorat, o alla ragazza.

— Tortura, Ministro? E questa la vostra legge?

— No, Consigliere. Ma non e detto che si debba ricorrere a metodi cosi cruenti. C’e sempre la Sonda Psichica.

Per la prima volta dal suo ingresso nell’appartamento del Ministro, Trevize avverti un brivido interiore.

— Non potete farlo. L’uso della Sonda Psichica per scopi che non siano medici e illegale in tutta la Galassia.

Ma se fossimo spinti dalla disperazione…

— Sono pronto a correre il rischio — replico Trevize calmo — perche non otterreste nulla. La mia determinazione nel conservare la nave e cosi intensa che la Sonda Psichica distruggerebbe la mia mente prima di costringerla a cedere alla vostra richiesta. — Quello era un bluff, invece, e il brivido interiore di Trevize si intensifico. — E anche se foste tanto abili da persuadermi senza distruggermi la mente, anche se dovessi aprire la nave e disattivarla e consegnarla a voi, non otterreste ugualmente nulla: il computer di bordo e ancor piu perfezionato della nave e, non so come, e progettato in modo tale da sviluppare tutto il suo potenziale operativo solo con me. Credo lo si potrebbe definire un computer “su misura”.

— E se la nave restasse vostra, e continuaste a pilotarla voi? Non sareste disposto a pilotarla per noi… come stimato cittadino di Comporellen? Uno stipendio consistente, lussi considerevoli… anche per i vostri amici.

— No.

— Cosa proponete? Che vi lasciamo partire tutti quanti, liberi di girare per la Galassia ? Vi avverto che piuttosto di fare una cosa del genere, potremmo invece informare la Fondazione che siete qui con la vostra nave, e lasciare che siano loro a sbrigarsela.

— E perdereste la nave?

— Se proprio dobbiamo perderla, meglio consegnarla alla Fondazione che ad un Esterno impudente.

— Allora lasciatemi suggerire un compromesso.

— Un compromesso? D’accordo, vi ascolto, parlate pure.

Trevize disse con cautela: — Sono in missione, una missione importante. E iniziata con l’appoggio della Fondazione. A quanto pare, la Fondazione adesso ha ritirato il suo appoggio, pero la missione resta sempre importante. Concedetemi allora l’appoggio di Comporellen, e se portero a termine la missione con successo, Comporellen ne trarra vantaggio.

Lizalor assunse un’espressione dubbiosa. — E non restituirete la nave alla Fondazione?

— Mai avuto questa intenzione. La Fondazione non cercherebbe la nave con tanto accanimento se pensasse che abbia intenzione di restituirla prima o poi.

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