— Ah, strano mondo, questo Altrove. Da la proviene una schiera di esseri umani decisamente insolita… Ma dato che due di voi provengono da Terminus, capitale della Fondazione, ed il terzo componente e una ragazza attraente, e Mitza Lizalor, e risaputo, non nutre un affetto smisurato ne per l’una ne per l’altra categoria di persone, come mai proprio lei vi raccomanda cosi caldamente alle mie attenzioni?
— Per sbarazzarsi di noi, credo — disse Trevize. — Vedete, prima ci aiuterete, prima ce ne andremo da Comporellen.
Deniador fisso Trevize interessato (di nuovo quel sorriso ammiccante) e annui. — Certo, un giovanotto vigoroso come voi potrebbe attrarla indipendentemente dall’origine: Mitza Lizalor recita bene il ruolo di vestale fredda, ma non alla perfezione.
— Non so nulla di questo — fece Trevize secco.
— Ed e meglio che non sappiate nulla. In pubblico, almeno. Ma io sono uno Scettico, e per professione sono abituato a non credere alle apparenze. Ebbene, Consigliere, qual e la vostra missione? Vediamo se posso aiutarvi.
Trevize rispose: — In questo campo, il dottor Pelorat e il nostro portavoce.
— Nulla in contrario — disse Deniador. — Dottor Pelorat?
Pelorat disse: — In breve, caro dottore, per tutta la mia vita matura ho tentato di penetrare fino al nocciolo basilare di conoscenza riguardo il mondo su cui la specie umana abbia avuto origine, e sono stato inviato unitamente al mio buon amico Golan Trevize… pur se, in verita, all’epoca non lo conoscevo… in missione per trovare, se possibile, hmm… Il Piu Vecchio, credo che lo chiamiate cosi.
— Il Piu Vecchio? — fece Deniador. — Cioe vi riferite alla Terra.
Pelorat resto a bocca aperta, poi con un lieve balbettio disse: — Ero convinto che… o meglio, mi e stato riferito… che non…
Guardo Trevize, smarrito.
Trevize intervenne: — Il Ministro Lizalor mi ha detto che quella parola non viene usata su Comporellen.
— Intendete dire che ha fatto cosi? — Deniador torse la bocca all’ingiu, arriccio il naso, e alzo le braccia di scatto, incrociando le prime due dita di ambo le mani.
— Esatto — annui Trevize. — Proprio quello che intendevo.
Deniador si rilasso e rise. — Sciocchezze, signori. Lo facciamo per abitudine, e nelle regioni fuori mano forse la considerano una cosa seria, ma complessivamente non ha importanza. Tutti i Comporelliani dicono “Terra” quando sono irritati o si spaventano: e il volgarismo piu diffuso che abbiamo.
— Volgarismo? — mormoro Pelorat.
— Imprecazione, se preferite.
— Comunque — fece Trevize — il Ministro sembrava piuttosto sconvolto quando ho usato quella parola.
— Oh, be’, e una donna di montagna.
— In che senso, signore?
— Nel senso letterale. Mitza Lizalor proviene dalla Catena Montuosa Centrale. La i bambini vengono allevati secondo quella che e definita la buona vecchia maniera, il che significa che per quanto possono diventare istruiti non si riesce mai a far perdere loro il vizio di incrociare le dita.
— Dunque la parola Terra non vi da alcun fastidio, vero, dottore? — chiese Bliss.
— Affatto, cara signora: sono uno Scettico.
Trevize disse: — Conosco il significato della parola “scettico” in galattico, ma voi in che accezione l’usate?
— Nella vostra stessa accezione, Consigliere. Accetto solo quello che sono costretto ad accettare in base a prove ragionevolmente attendibili, e la mia accettazione rimane sempre provvisoria in attesa di prove ulteriori. Questo non ci rende popolari.
— Perche? — chiese Trevize.
— Non lo saremmo in nessun luogo. Ovunque la gente preferisce un credo comodo, caldo e collaudato, per quanto illogico, ai venti gelidi dell’incertezza… Pensate a come voi stessi crediate nel Piano Seldon senza prove.
— Si — disse Trevize, studiandosi la punta delle dita. — Ho detto la stessa cosa ieri per fare un esempio.
Pelorat intervenne: — Posso tornare in argomento, vecchio mio? Dei fatti noti riguardanti la Terra, cosa accetta uno Scettico?
Deniador rispose: — Pochissimo. Possiamo presumere che ci sia un singolo pianeta su cui la specie umana si sia sviluppata, perche e estremamente improbabile che la stessa specie, cosi identica da essere interfeconda, possa essersi sviluppata su piu mondi, od anche solo su due mondi diversi. Possiamo chiamare il pianeta d’origine “Terra”, volendo. In generale, qui su Comporellen, si crede che la Terra si trovi in questo angolo della Galassia, perche qui i mondi sono insolitamente vecchi, ed e probabile che i primi mondi colonizzati fossero vicini alla Terra.
— E la Terra ha qualche caratteristica unica, a parte quella di essere il pianeta d’origine? — domando ansioso Pelorat.
— Avete in mente qualcosa? — fece Deniador, col suo sorriso pronto.
— Sto pensando al suo satellite, che certi chiamano la Luna. Questo sarebbe insolito, vero?
— Una domanda tendenziosa, dottor Pelorat. Forse volete suggerirmi una via particolare.
— Non sto dicendo per quale motivo la Luna dovrebbe essere insolita.
— Per le sue dimensioni, naturalmente. Sbaglio?… No, vedo che ho ragione. Tutte le leggende della Terra parlano del suo grande campionario di specie e del suo grande satellite… satellite con un diametro dai tremila ai tremilacinquecento chilometri. La moltitudine di forme di vita si puo accettare senza difficolta, in quanto sarebbe ricollegabile all’evoluzione biologica, sempre che quello che sappiamo del fenomeno sia preciso. Un satellite gigante invece e piu difficile da accettare. Nella Galassia, nessun altro mondo abitato ha un satellite del genere. I grandi satelliti sono sempre una peculiarita dei giganti gassosi, disabitati ed inabitabili. Come Scettico, dunque, preferisco non accettare l’esistenza della Luna.
Pelorat replico: — Se la Terra e unica per la sua enorme moltitudine di specie, non potrebbe esserlo anche per la presenza di un satellite gigantesco? Se e unica in un senso, potrebbe esserlo anche nell’altro.
Deniador sorrise. — Non vedo come la presenza sulla Terra di milioni di specie abbia potuto creare dal nulla un satellite gigantesco.
— E se fosse il contrario… Forse un satellite gigantesco potrebbe avere contribuito allo sviluppo di milioni di specie.
— Anche questa ipotesi mi pare impossibile.
Trevize intervenne: — E la storia della radioattivita della Terra?
— E universalmente nota… universalmente accettata.
— Eppure e impossibile che fosse cosi radioattiva se per miliardi di anni ha ospitato la vita. Come e diventata radioattiva? In seguito ad una guerra?
— Questa e l’opinione piu comune, Consigliere Trevize.
— Dal vostro tono, mi sembra di capire che voi non siate d’accordo.
— Non ci sono prove che questa guerra sia avvenuta. L’opinione comune, pur se universalmente accettata, non e di per se una prova sufficiente.
— Che altro potrebbe essere accaduto?
— Non ci sono prove che sia accaduto qualcosa. Forse la radioattivita e una leggenda puramente inventata come il satellite gigantesco.
— Pelorat domando: — Qual e la versione locale della storia della Terra? Nel corso della mia carriera professionale, ho raccolto numerose leggende riguardo l’origine, ed in molte si parlava di un mondo chiamato Terra o con un nome abbastanza simile. Ma di Comporellen non ho nulla, a parte un vago accenno ad un tale Benbally che, se dobbiamo basarci sulle leggende comporelliane, potrebbe anche essere sbucato dal nulla.
— Un fatto normale. Di solito non esportiamo le nostre leggende, e mi sorprende che abbiate trovato degli accenni a proposito di Benbally: siamo di nuovo nel campo della superstizione.
— Ma voi non siete superstizioso, quindi potete parlarne tranquillamente, vero?