che sarebbe abitabile, se non fosse per la presenza della radioattivita, no? E poi, questo pianeta avrebbe pure un satellite gigante. Tra la radioattivita ed il satellite, la Terra dovrebbe essere assolutamente inconfondibile, e non potrebbe sfuggire nemmeno ad una ricerca approssimativa. Occorrerebbe un po’ di tempo, forse, ma sarebbe l’unica difficolta.

Deniador replico: — Il punto di vista degli Scettici, naturalmente, e che la radioattivita della Terra ed il suo grande satellite siano semplicemente due leggende: cercare cose simili equivarrebbe a cercare latte di passero e piume di coniglio.

— Forse, pero Comporellen dovrebbe almeno tentare. Se Comporellen trovasse un mondo radioattivo delle dimensioni adatte all’abitabilita, e con un grande satellite, la credibilita delle sue leggende ne trarrebbe un vantaggio notevole.

Deniador rise. — Puo darsi che Comporellen non cerchi la Terra proprio per questo motivo: se fallissimo, o se trovassimo una Terra diversa da quella delle leggende, avverrebbe il contrario. Le leggende comporelliane in generale perderebbero qualsiasi valore e diventerebbero oggetto di scherno: comporellen non correrebbe mai un rischio del genere.

Trevize ebbe una breve esitazione, poi insiste: — Ma anche accantonando queste due unicita… ammesso che nel galattico esista questa parola… a parte la radioattivita ed il grande satellite, dicevo, c’e una terza caratteristica che, per definizione, deve esistere, senza alcun riferimento alle leggende. La Terra deve accogliere sulla sua superficie una incredibile varieta di forme di vita, od i resti di questa ampia gamma, o come minimo i fossili.

Deniador rispose: — Consigliere, anche se Comporellen non ha organizzato alcuna spedizione di ricerca avente come obiettivo la Terra anche noi abbiamo occasione di viaggiare nello spazio, e di tanto in tanto riceviamo rapporti da navi che per una ragione o per l’altra siano finite fuori rotta. I Balzi non sempre sono perfetti, come forse saprete. Ebbene, non ci e mai giunta notizia di qualche pianeta che presentasse le caratteristiche della Terra o brulicante di forme di vita. Ed e alquanto improbabile che una nave scenda su un mondo apparentemente disabitato e che l’equipaggio vada a caccia di fossili. Se allora, nel corso di migliaia di anni, non si e avuta alcuna notizia a questo riguardo, sono dispostissimo a credere che sia impossibile localizzare la Terra, in quanto la Terra non esiste e pertanto non puo essere localizzata.

Trevize sbotto, frustrato: — Eppure la Terra deve essere da qualche parte, da qualche parte c’e sicuramente un pianeta su cui si siano evolute l’umanita e tutte le forme di vita che conosciamo: se la Terra non e in questo settore galattico, sara altrove.

— Forse — disse imperturbabile Deniador. — Ma in tutto questo tempo non e saltata fuori in alcun posto.

— La gente non l’ha cercata sul serio.

— Be’, pare che voi lo stiate facendo. Vi auguro buona fortuna, pero non scommetterei mai sul vostro successo.

Trevize disse: — Non si e mai tentato di determinare la posizione probabile della Terra indirettamente, tramite sistemi che non fossero una ricerca diretta?

— Si — risposero due voci all’unisono. Deniador, il proprietario di una delle voci, disse a Pelorat: — State pensando al progetto di Yariff?

— Si — annui Pelorat.

— Volete spiegarlo voi al Consigliere, allora? Secondo me, credera piu volentieri a voi.

— Vedi, Golan — inizio Pelorat — negli ultimi giorni dell’Impero, ci fu un periodo in cui la Ricerca delle Origini, come veniva chiamata, era un passatempo in voga, forse per sottrarsi alla spiacevolezza della realta circostante. Sai, all’epoca l’Impero stava sgretolandosi.

«Uno storico liviano, Humbal Yariff, penso che il pianeta d’origine, quale che fosse, dovesse aver colonizzato i mondi vicini a se prima, ed in seguito quelli piu lontani: vale a dire, piu un mondo e lontano dal punto d’origine, piu tardi deve essere stato colonizzato. Supponiamo dunque di prendere la data di colonizzazione di tutti i pianeti abitabili della Galassia e tracciare delle reti comprendenti tutti i pianeti con un dato numero di millenni… Per esempio, una rete che unisca tutti i pianeti di diecimila anni, un’altra che unisca quelli di dodicimila anni, un’altra ancora che unisca quelli di quindicimila anni… In teoria, ogni rete dovrebbe essere grosso modo sferica, e tutte dovrebbero essere grosso modo concentriche. Le reti piu vecchie formeranno sfere di raggio minore rispetto a quelle piu recenti, e calcolando tutti i centri, questi dovrebbero trovarsi in un volume di spazio relativamente limitato nel quale dovrebbe essere compreso il pianeta d’origine… la Terra.

Pelorat aveva un’espressione fervida, e continuava a tracciare superfici sferiche piegando le mani a coppa. — Capisci, Golan?

Trevize annui. — Si. Ma mi sembra di capire che questo sistema non abbia funzionato.

— In teoria avrebbe dovuto funzionare, vecchio mio. Il guaio era che le date di colonizzazione dei pianeti erano estremamente imprecise: ogni pianeta esagerava con la propria, e non era facile riuscire a determinare la data indipendentemente dai dati leggendari.

Bliss intervenne: — Il decadimento del carbonio-14 nel legno[2].

— Certo, cara — disse Pelorat. — Ma per misurarlo sarebbe stata necessaria la collaborazione dei mondi in questione, e nessuno collaboro: nessun mondo accetto che la propria anzianita fosse messa in discussione e ridimensionata, ed all’epoca l’Impero non era in una posizione tale da opporsi alle obiezioni locali per una questione di cosi scarsa importanza. Aveva ben altro a cui pensare.

«Yariff dovette limitarsi ad usare dei mondi con appena duemila anni di storia, la cui fondazione era stata documentata scrupolosamente in circostanze attendibili. Quei mondi erano pochi, e pur essendo distribuiti in una simmetria approssimativamente sferica, fornivano un centro abbastanza vicino a Trantor, la capitale dell’Impero, perche proprio da la erano partite le spedizioni che avevano colonizzato quel gruppo esiguo di pianeti.

«Questo, ovviamente, era un altro problema. La Terra non era l’unico punto d’origine della colonizzazione. Col passare del tempo, i mondi piu vecchi avevano inviato nello spazio spedizioni di coloni proprie, e nel periodo culminante dell’Impero, Trantor rappresentava appunto uno dei mondi piu intraprendenti in fatto di colonizzazione. Yariff, piuttosto ingiustamente, fu deriso e ridicolizzato e la sua reputazione professionale fu rovinata.

Trevize disse: — Capisco benissimo, Janov… Dottor Deniador, dunque non siete in grado di fornirci alcuna indicazione che lasci acceso almeno un barlume di speranza? Non c’e qualche altro mondo dove in teoria si dovrebbe trovare qualche informazione sulla Terra?

Deniador assunse un’espressione dubbiosa e meditabonda. — Be’… — disse infine, incerto — come Scettico devo dirvi che non sono certo che la Terra esista, o che sia mai esistita… Comunque… — tacque di nuovo.

Alla fine, Bliss disse: — Credo che abbiate pensato a qualcosa che potrebbe essere importante, dottore.

— Importante? Oh, ne dubito — obietto sottovoce Deniador. — Divertente, forse… La Terra non e l’unico pianeta dalla posizione misteriosa. Ci sono anche i mondi del primo gruppo di Coloni… gli Spaziali, come vengono chiamati nelle nostre leggende. Alcuni chiamano quei pianeti i “Mondi Spaziali”, altri li chiamano “Mondi Proibiti”: la seconda definizione e quella usata attualmente.

«Stando alla leggenda, nel fior fiore del loro splendore, gli Spaziali erano estremamente longevi, vivevano secoli interi, e non permettevano ai nostri antenati dalla vita breve di atterrare sui loro mondi. Dopo la loro sconfitta, per mano nostra, la situazione si rovescio. Ci rifiutammo di avere rapporti con loro e li abbandonammo a se stessi, proibendo alle nostre navi ed ai Mercanti di avere a che fare con gli Spaziali. Cosi, quei pianeti diventarono i Mondi Proibiti. Sempre secondo la leggenda, erano sicuri che Colui Che Punisce li avrebbe distrutti anche senza il nostro intervento, e a quanto pare Colui Che Punisce li distrusse davvero. Per lo meno, che ci risulti, sono millenni che nella Galassia non ci sia traccia di Spaziali.

— Pensate che gli Spaziali abbiano notizie della Terra? — domando Trevize.

— Puo darsi, dal momento che i loro mondi erano piu vecchi dei nostri… Un attimo, sempre ammesso che gli Spaziali esistano, il che e alquanto improbabile.

— Anche se non esistessero piu, i loro mondi potrebbero contenere ugualmente dei documenti.

— Sempre che riuscirete a trovare quei mondi.

Trevize era esasperato. — Vorreste dire che la chiave per arrivare alla Terra, la cui posizione e ignota, si trova forse sui mondi degli Spaziali, la cui posizione e anch’essa ignota?

Deniador si strinse nelle spalle. — Sono ventimila anni che non abbiamo contatti con loro, che non

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