20
Era bello essere di nuovo nella sala comandi della “Far Star”. Forse non era molto spaziosa. Forse era una cella di prigionia nello spazio infinito. Tuttavia era un ambiente familiare, accogliente, caldo.
Bliss osservo: — Mi fa piacere che tu sia salito a bordo finalmente. Mi chiedevo per quanto tempo saresti rimasto col Ministro.
— Non a lungo — disse Trevize. — C’era freddo.
— Mi e parso che stessi prendendo in considerazione l’idea di restare con lei e rimandare la ricerca della Terra. Non mi piace sondare la tua mente, nemmeno in modo leggero, pero ero preoccupata per te, e la tentazione che provavi era evidentissima.
— Hai ragione — ammise Trevize. — Per un attimo ho provato la tentazione di cui parli. Il Ministro e una donna eccezionale, non ho mai conosciuto un’altra come lei… Hai rafforzato la mia resistenza, Bliss?
— Ti ho detto molte volte che non devo influenzare in alcun modo la tua mente, e non la influenzero, Trevize. Sei stato tu a sconfiggere la tentazione, immagino… grazie al tuo forte senso del dovere.
— No, non credo — sorrise amaramente Trevize. — Non e stato nulla di tanto drammatico e nobile. La mia resistenza e stata rafforzata innanzitutto dal fatto che ci fosse in effetti molto freddo, ed in secondo luogo dalla triste constatazione che con qualche altro incontro intimo con lei sarei morto: non sarei mai stato in grado di reggere certi ritmi.
Pelorat disse: — Be’, comunque adesso sei a bordo, sano e salvo. Quale sara la nostra prossima mossa?
— Nell’immediato futuro, ci porteremo all’esterno del sistema planetario ad andatura sostenuta, finche non saremo abbastanza lontani dal sole di Comporellen da effettuare il balzo.
— Credi che ci bloccheranno o ci inseguiranno?
— No, secondo me il Ministro vuole davvero che ce ne andiamo il piu in fretta possibile e stiamo alla larga, cosi la vendetta di Colui Che Punisce non si abbattera sul pianeta. Anzi…
— Si?
— Lei e convinta che la vendetta si abbattera certamente su di noi, che non torneremo mai piu. Questa, tengo a precisare, non e una stima del mio probabile livello di infedelta, che Lizalor non ha avuto occasione di verificare. A suo avviso, la Terra porta talmente sfortuna che chiunque la cerchi e destinato a perire nel corso della ricerca.
Bliss chiese: — Come puo fare una simile affermazione? Quanti Comporelliani hanno lasciato il pianeta alla ricerca della Terra?
— Nessuno, credo. Le ho detto che i suoi timori erano frutto della superstizione.
— E ne sei davvero convinto, o le sue parole ti hanno scosso?
— So che i suoi timori sono semplice superstizione nel modo in cui lei li ha espressi, pero malgrado questo un fondo di verita potrebbe esserci.
— Vale a dire, la radioattivita ci uccidera se cercheremo di atterrare sulla Terra?
— Non credo che la Terra sia radioattiva. Credo pero che la Terra stia proteggendo se stessa. Teniamo presente che dalla Biblioteca di Trantor e scomparso qualsiasi riferimento riguardante la Terra… che la memoria prodigiosa di Gaia che abbraccia tutto il pianeta, fino agli strati rocciosi superficiali ed al nucleo di metallo fuso, non riesca a spingersi abbastanza indietro da fornirci qualche dato sulla Terra.
«Chiaramente, se la Terra e abbastanza potente da far questo, potrebbe anche essere capace di influenzare le menti costringendole a credere alla sua radioattivita, impedendo cosi qualsiasi tentativo di ricerca. Forse, proprio perche Comporellen e talmente vicino da costituire un serio pericolo per la Terra, assistiamo ad un ulteriore rafforzamento di questo vuoto di memoria collettivo. Deniador, che e uno scettico ed uno scienziato, e convintissimo che sia inutile cercare la Terra. Dice che e impossibile trovarla… Ed e per questo che la superstizione del Ministro puo essere motivata. Se la Terra vuole nascondersi a tutti i costi, non potrebbe ucciderci od alterare la nostra mente, piuttosto che permetterci di trovarla?
Bliss corrugo la fronte. — Gaia…
Trevize disse subito: — Non dire che Gaia ci proteggera. Dal momento che la Terra e riuscita a cancellare i ricordi piu antichi di Gaia, e evidente che in un conflitto tra la Terra e Gaia sarebbe la Terra a prevalere.
Bliss replico: — Come fai a sapere che quei ricordi siano stati cancellati? La spiegazione potrebbe essere un’altra… E occorso del tempo perche Gaia sviluppasse una memoria planetaria, e forse noi possiamo risalire soltanto fino al periodo del completamento di quella fase di sviluppo. Ed ammettendo che i ricordi siano stati davvero cancellati, chi ti dice che sia stata proprio la Terra a farlo?
Trevize rispose: — Non lo so, mi limito a fare delle ipotesi.
Timidamente, Pelorat intervenne: — Se la Terra e tanto potente e vuole tutelare ad ogni costo la propria privacy, per cosi dire, a che puo servire la nostra ricerca? A quanto pare, tu pensi che la Terra non ci permettera di riuscire nell’impresa, e se necessario ci uccidera pur di bloccarci. In tal caso, che senso ha continuare?
— Una nostra rinuncia potrebbe sembrare la soluzione piu logica, lo ammetto… eppure sono assolutamente convinto che la Terra esista, che debba trovarla, e la trovero. E secondo Gaia, quando ho certi fermi convincimenti, io ho sempre ragione.
— Ma come sopravvivremo alla scoperta, vecchio mio?
Trevize rispose sforzandosi di sdrammatizzare: — Forse anche la Terra riconoscera il valore del mio intuito straordinario e mi lascera in pace. Pero, e mi preme particolarmente sottolineare questo punto, non posso essere certo della sopravvivenza di voi due, e questo mi preoccupa. Mi e sempre stata a cuore la vostra incolumita, ma adesso la situazione mi sembra ancor piu rischiosa, quindi forse dovrei riportarvi su Gaia ed arrangiarmi poi da solo. Sono stato io a decidere di cercare la Terra; sono io a ritenerla una ricerca fondamentale, a voler tentare ad ogni costo. E giusto che sia io, dunque, a rischiare. Lasciate che vada solo… Janov?
Pelorat affondo il mento nel collo, e la sua faccia sembro ancor piu lunga. — Non nego di essere un po’ nervoso, Golan, ma se ti abbandonassi mi vergognerei di me stesso: rinnegherei me stesso.
— Bliss?
— Gaia non ti abbandonera, Trevize, qualunque cosa tu decida di fare. Se la Terra dovesse rivelarsi pericolosa, Gaia ti proteggera il piu possibile. Ed in ogni caso, nel mio ruolo personale di Bliss, non abbandonero Pel… e se lui resta con te, io sicuramente restero con lui.
Trevize disse con espressione torva: — Molto bene, allora. Vi ho offerto la possibilita di scegliere… Proseguiamo assieme.
— Assieme — annui Bliss.
Pelorat abbozzo un sorriso e strinse la spalla di Trevize. — Assieme… Sempre.
21
Bliss disse: — Guarda, Pel.
Stava usando manualmente il telescopio della nave, senza un obiettivo preciso, come diversivo dalla biblioteca di Pelorat che trattava solo di leggende della Terra.
Pelorat si avvicino, le cinse le spalle e osservo lo schermo. Era inquadrato uno dei giganti gassosi del sistema planetario comporelliano, sufficientemente ingrandito da dare un’idea delle dimensioni effettive.
Era di un colore arancione tenue, con striature piu chiare. Visto al piano planetario, e piu lontano dal sole della nave stessa, formava quasi un cerchio luminoso completo.
— Magnifico — commento Pelorat.
— La striscia centrale si estende al di la del pianeta, Pel.
Pelorat aggrotto la fronte e disse: — Gia, Bliss, credo proprio che sia cosi.
— Pensi che sia un’illusione ottica?
— Non ne sono certo, Bliss. In questo campo sono un principiante come te… Golan!
Trevize rispose alla chiamata con un debole: — Che c’e? — ed entro nella sala comandi rivelando un aspetto un po’ sgualcito, come se si fosse coricato per un sonnellino senza spogliarsi… cosa che aveva puntualmente fatto.