mucchio irregolare di polvere.
— Questa e un’immagine grandangolare di un settore della Galassia, ed io naturalmente voglio un primo piano. Ampliando il primo piano, lo sfondo tendera a svanire. Il punto indicato dalle coordinate e abbastanza vicino a Comporellen, cosi dovrei riuscire a evidenziarlo fino ad ottenere con buona approssimazione lo stesso campo visivo che mi dava prima la mappa. Devo solo inserire le istruzioni necessarie… sempre che riesca a mantenere abbastanza a lungo il mio equilibrio mentale. Fatto.
Il campo stellare si dilato di colpo, mentre migliaia di stelle sparivano oltre bordi dello schermo, dando agli osservatori una sensazione di movimento talmente reale che tutti e tre si piegarono automaticamente all’indietro, quasi reagendo a un’accelerazione improvvisa.
Il vecchio campo visivo torno, non piu buio come sulla mappa, ma con le sei stelle nella medesima posizione di prima. E verso il centro c’era adesso un’altra stella, molto piu brillante delle altre.
— Eccolo — mormoro Pelorat intimorito.
— Puo darsi… Il computer registrera il suo spettro e l’analizzera. — Una pausa non molto breve, poi Trevize annuncio: — Classe spettrale, G-4, il che lo rende un po’ piu debole e piccolo del sole di Terminus, ma molto piu vivido del sole di Comporellen. E nessuna stella di classe G dovrebbe mancare dalla mappa galattica del computer. Dal momento che questa manca, mi pare un indizio significativo… forse e proprio il sole attorno al quale ruota il Mondo Proibito.
Bliss disse: — E se scoprissimo che non ci sia alcun pianeta abitabile che ruoti attorno a questa stella?
— E possibile. In tal caso, cercheremo di individuare gli altri due Mondi Proibiti.
Bliss insiste: — E se anche gli altri due saranno falsi allarmi?
— Allora tenteremo qualcos’altro.
— Cioe?
— Mi piacerebbe saperlo — rispose cupo Trevize.
Parte Terza
Aurora[3]
8. Mondo Proibito
1
Golan, ti da fastidio, se guardo? — chiese Pelorat.
— Niente affatto, Janov — disse Trevize.
— E se faccio domande?
— Chiedi pure.
Pelorat disse: — Cosa stai facendo?
Trevize stacco lo sguardo dallo schermo. — Devo misurare la distanza delle stelle che sullo schermo sembrano vicine al Mondo Proibito, cosi da poter determinare la loro effettiva vicinanza. Bisogna conoscere i loro campi gravitazionali, per cui mi occorrono la massa e la distanza. Senza questi dati, non avremmo la certezza di effettuare un balzo preciso.
— Come procedi?
— Be’, ogni stella che vedo ha coordinate proprie nella memoria del computer, coordinate che si possono trasformare in altre coordinate inserite nel sistema comporelliano. Si puo inoltre apportare un’altra lieve correzione tenendo conto delle posizioni della “Far Star” rispetto al sole di Comporellen, ed in questo modo otteniamo la distanza di ogni stella. Quelle nane rosse sembrano tutte piuttosto vicine al Mondo Proibito, sullo schermo, pero alcune potrebbero essere molto piu vicine di quel che sembra, e alcune altre molto piu lontane. A noi serve la loro posizione tridimensionale.
Pelorat annui e disse: — Ed hai gia le coordinate del Mondo Proibito…
— Si, ma non e sufficiente. Mi occorrono le distanze delle altre stelle entro un certo limite di approssimazione. La loro intensita gravitazionale nei pressi del Mondo Proibito e talmente piccola che un lieve errore non avrebbe ripercussioni apprezzabili. Il sole attorno al quale ruota, forse, il Mondo Proibito possiede un campo gravitazionale intensissimo nei pressi del Mondo Proibito, per cui devo sapere la sua distanza con una precisione mille volte maggiore di quella delle altre stelle. Le coordinate da sole non bastano.
— Poi cosa fai?
— Misuro la distanza apparente del Mondo Proibito, o meglio della sua stella, da tre stelle del settore che siano talmente fioche da richiedere un ingrandimento considerevole per risultare visibili. In teoria, quelle tre stelle dovrebbero essere lontanissime. Poi centriamo sullo schermo una delle tre stelle ed effettuiamo un balzo di un decimo di parsec in una direzione perpendicolare alla linea visiva del Mondo Proibito. Possiamo farlo senza pericolo anche senza sapere le distanze delle stelle relativamente lontane.
«La stella di riferimento sara ancora centrata dopo il Balzo. Le altre due stelle lontane, se tutte e tre sono davvero a grande distanza, non cambieranno posizione, se non impercettibilmente. Il Mondo Proibito invece e abbastanza vicino per cui la sua posizione cambiera sulla scala parallattica. Dall’entita dello spostamento possiamo quindi determinare la sua distanza. Volendo essere ulteriormente sicuri, si scelgono altre tre stelle e si riprova.
— Quanto tempo richiede tutta questa operazione? — chiese Pelorat.
— Non molto. Provvede a tutto il computer: io gli dico solo cosa fare. Pero devo assolutamente impiegare un po’ di tempo per studiare i risultati ed assicurarmi che siano esatti, e che le mie istruzioni siano corrette. Se fossi uno di quei temerari che si fidano ciecamente di se e del computer di bordo, si potrebbe sbrigare tutto in pochi minuti.
Pelorat commento: — Sorprendente. Pensa a quante cose fa per noi il computer!
— Ci penso continuamente.
— Cosa faresti senza il computer?
— Cosa farei senza una nave gravitazionale? Cosa farei senza il mio addestramento astronautico? Cosa farei se non avessi alle spalle ventimila anni di tecnologia iperspaziale? Il fatto e che io sono quel che sono… qui… adesso. Proviamo a immaginare di trovarci nel futuro, tra ventimila anni. Chissa che meraviglie tecnologiche dovremmo ringraziare? O tra ventimila anni non esistera piu l’umanita?
— Improbabile — rispose Pelorat. — Improbabile che non esista piu. Anche se non diventeremo Galaxia, avremo ancora la Psicostoria a guidarci.
Trevize si giro sulla poltroncina, interrompendo il contatto manuale col computer. — Lasciamo che calcoli le distanze e che esegua i controlli necessari. Non c’e fretta. — Guardo Pelorat con espressione interrogativa e disse: — La Psicostoria ! Sai, Janov, su Comporellen questo argomento e venuto a galla due volte, e due volte e stato descritto come una superstizione. Una volta da me, poi da Deniador. Dopo tutto, come si puo definire la Psicostoria se non come una superstizione della Fondazione? E una credenza priva di qualsiasi prova concreta, no? Che ne pensi, Janov? Questo e il tuo campo, non il mio.
Pelorat disse: — Perche dici che non ci sono prove, Golan? Il simulacro di Hari Seldon e apparso nella Volta del Tempo molte volte ed ha illustrato gli eventi che in seguito si sarebbero verificati. Nella sua epoca, non avrebbe potuto conoscere il corso degli eventi, se non fosse stato in grado di predirli psicostoricamente.
Trevize annui. — E un fatto che colpisce. Si sbagliava riguardo il Mulo, ma malgrado questo, rimane un fatto che colpisce. Eppure, ha un che di magico che lascia perplessi. Qualsiasi prestigiatore e in grado di fare dei trucchi.