gradiscano l’intrusione.
— Vero — ammise Trevize. — Sempre che esistano. Ma per ora non sappiamo nemmeno se qui ci sia un pianeta abitabile. Per ora, vediamo solo i soliti giganti gassosi. Due, per la precisione, e di dimensioni non eccezionali.
Pelorat si affretto a intervenire. — Ma questo non significa che il mondo degli Spaziali non esista. Un pianeta abitabile deve essere molto piu vicino al sole e molto piu piccolo, e difficile da individuare nel riflesso solare a questa distanza. Per individuare un pianeta che presenti date caratteristiche dovremo addentrarci nel sistema effettuando dei microbalzi. — Sembrava piuttosto orgoglioso di parlare come un esperto navigatore dello spazio.
— Allora perche non ci addentriamo? — fece Bliss.
— No, non ancora — rispose Trevize. — Il computer sta cercando entro un raggio il piu ampio possibile eventuali segni di strutture artificiali. Avanzeremo a tappe, anche una dozzina se necessario, controllando ad ogni tappa. Questa volta non voglio ritrovarmi intrappolato come quando ci siamo avvicinati a Gaia. Ricordi, Janov?
— Le trappole come quella, ben vengano: la trappola di Gaia mi ha fatto incontrare Bliss. — Pelorat guardo la giovane con affetto.
Trevize sogghigno. — Speri di incontrare una nuova Bliss ogni giorno?
Pelorat sembro offeso, e Bliss replico lievemente seccata: — Mio caro amico… o qualunque sia il modo in cui Pel continua a chiamarti… potresti benissimo avanzare piu in fretta. Finche ci sono io con te, non ti ritroverai intrappolato.
— Il potere di Gaia?
— Di captare la presenza di altre menti? Certo.
— Sicura di essere abbastanza forte, Bliss? Mi e parso di capire che devi dormire parecchio per riacquistare le energie spese per mantenere il contatto con il corpo complessivo di Gaia. Fino a che punto posso contare sulle tue capacita, probabilmente limitate, a questa distanza dalla fonte?
Bliss arrossi. — La forza del collegamento e notevole.
— Non offenderti. Sto solo chiedendo… Non ti pare uno svantaggio della tua natura gaiana? Io non sono Gaia, sono un individuo completo ed indipendente. Il che significa che posso allontanarmi quanto voglio dal mio mondo e dalla mia gente, e rimanere Golan Trevize. Le capacita che possiedo, continuo a possederle, immutate, ovunque vada. Se fossi solo nello spazio, a parsec di distanza da qualsiasi essere umano, e senza la possibilita, per qualche motivo, di comunicare in alcun modo con chicchessia, senza poter vedere nemmeno la scintilla di una stella nel cielo, sarei e rimarrei sempre Golan Trevize. Forse non riuscirei a sopravvivere, morirei, pero morirei come Golan Trevize.
Bliss replico: — Solo nello spazio e lontano da tutti gli altri, non saresti in grado di chiedere l’aiuto dei tuoi compagni, non potresti contare sulle loro molteplici capacita e conoscenze. Solo, come individuo isolato, saresti tristemente limitato rispetto al tuo ruolo di individuo inserito in una societa organizzata. Non puoi negarlo.
Trevize disse: — Non sarebbe comunque una limitazione grave come nel tuo caso. Tra te e Gaia c’e un legame molto piu forte di quello esistente tra me e la mia societa, e tale legame si estende attraverso l’iperspazio e richiede un dispendio di energia per essere mantenuto, per cui tu senza dubbio ansimerai mentalmente per lo sforzo, e ti sentirai una parte limitata molto piu di quel che potrei sentirmi io.
La faccia di Bliss assunse un’espressione dura, e per un attimo Bliss non sembro piu giovane come prima, o meglio divenne una persona senza eta… piu Gaia che Bliss, quasi a confutare l’affermazione di Trevize. Disse: — Anche se quel che sostieni fosse vero… e puo darsi che sia cosi fino ad un certo punto, ma non oltre… anche se quel che sostieni fosse vero, ti aspetti forse che quando si guadagni un beneficio non ci sia alcun prezzo da pagare? Non e meglio essere una creatura a sangue caldo come te che una creatura a sangue freddo come un pesce o che so io?
Pelorat intervenne: — Le tartarughe hanno il sangue freddo. Su Terminus non ci sono, pero su certi mondi si. Sono creature col guscio, che si muovono lentissimamente, ma molto longeve.
— Be’, non e meglio essere un uomo che una tartaruga; muoversi velocemente indipendentemente dalla temperatura piuttosto che muoversi lentamente? Non e meglio sostenere attivita ad alto dispendio energetico, muscoli scattanti, fibre nervose efficienti, processi di pensiero intensi e prolungati… che strisciare lentamente, percepire in modo vago, possedere una consapevolezza offuscata dell’ambiente circostante? Non e preferibile?
— Certo — rispose Trevize. — Certo che e preferibile. E con questo?
— Be’, non lo sai che devi pagare un prezzo se sei una creatura a sangue caldo? Per mantenere la tua temperatura al di sopra di quella ambientale, devi spendere molta piu energia di una tartaruga. Devi mangiare quasi in continuazione per poter riversare nel corpo nuova energia e sostituire subito quella che hai utilizzato. Moriresti di fame piu rapidamente di una tartaruga… e muori di sicuro prima di una tartaruga. Preferiresti essere una tartaruga e vivere lentamente e piu a lungo? O preferisci pagare un certo prezzo ed essere un organismo pensante, dai movimenti rapidi, dalle percezioni pronte?
— E un’analogia pertinente, Bliss?
— No, Trevize, perche la situazione di Gaia e piu favorevole. Quando siamo uniti non spendiamo quantita di energia eccessive. Solo quando una parte di Gaia e a distanze iperspaziali dal resto di Gaia l’utilizzo di energia aumenta… E ricorda che quello per cui tu hai optato non e semplicemente una Gaia piu grande, un mondo individuale piu grande. Tu hai scelto Galaxia, un vasto complesso di mondi. In qualsiasi punto della Galassia, farai parte di Galaxia e sarai attorniato da parti di qualcosa che si estende da ogni atomo interstellare fino al buco nero centrale. Per rimanere parte dell’intero saranno necessarie solo piccole quantita di energia. Nessuna parte sara troppo lontana dalle altre. E questo che hai scelto, Trevize: come puoi dubitare della bonta della tua decisione?
Trevize aveva la testa piegata, era immerso nei propri pensieri. Infine alzo lo sguardo e disse: — Puo darsi che abbia scelto bene, pero devo esserne convinto. La decisione che ho preso e la piu importante della storia dell’umanita, e non e sufficiente che si tratti di una buona decisione. Io devo esserne certo… devo saperlo che si tratta di una decisione valida.
— Dopo quel che ti ho detto, cos’altro ti occorre?
— Non lo so, ma lo trovero sulla Terra — rispose Trevize con estrema convinzione.
Pelorat si intromise. — Golan, vicino alla stella si vede un disco.
Infatti… Il computer, impegnato a svolgere le proprie mansioni e per nulla disturbato dalle discussioni che fervevano nelle immediate vicinanze, aveva proseguito in direzione della stella a tappe, e aveva raggiunto la distanza programmata da Trevize.
Erano tuttora all’esterno del piano planetario, ed il computer divise lo schermo per mostrare separatamente i tre pianeti interni.
Era quello piu interno ad avere una temperatura di superficie a livelli dell’acqua liquida, ed un’atmosfera di ossigeno. Trevize attese che la sua orbita fosse calcolata, e la prima stima approssimativa gli sembro promettente. Lascio che i rilevamenti continuassero, perche osservando piu a lungo il moto planetario si sarebbe ottenuto un calcolo piu preciso dei suoi elementi orbitali.
Calmo, Trevize annuncio: — C’e un pianeta abitabile in vista… molto probabilmente abitabile.
— Ah! — L’espressione solenne di Pelorat assunse, per quanto possibile, una sfumatura deliziata.
— Pero, temo che non ci sia alcun satellite gigantesco — aggiunse Trevize. — Anzi, finora non e stato individuato alcun satellite: non e la Terra, quindi. Almeno, non e la Terra, se stiamo alla tradizione.
— Non tormentarti per questo, Golan — disse Pelorat. — Quando ho visto che nessuno dei due giganti gassosi avesse un sistema di anelli insolito, mi e subito nato il sospetto che non avremmo trovato la Terra qui.
— Benissimo, allora. A questo punto dobbiamo scoprire la natura delle forme di vita che si trovino sul pianeta. Data la presenza di un’atmosfera d’ossigeno, possiamo essere assolutamente certi dell’esistenza di forme di vita vegetale, ma…
— Anche forme di vita animale — disse d’un tratto Bliss. — Ed in gran quantita.
— Cosa? — Trevize si giro di scatto.
— La percepisco. Solo debolmente data la distanza, pero il pianeta non solo e indiscutibilmente abitabile… E pure abitato.