3
La “Far Star” era in orbita polare attorno al Mondo Proibito, ad una distanza sufficiente a mantenere il periodo orbitale leggermente superiore ai sei giorni. Sembrava che Trevize non avesse alcuna fretta di abbandonare l’orbita.
— Poiche il pianeta e abitato — spiego — e poiche, stando a Deniador, un tempo era abitato da esseri umani tecnologicamente avanzati che rappresentavano la prima ondata di Coloni, i cosiddetti Spaziali, puo darsi che i suoi abitanti siano ancora tecnologicamente avanzati e non abbiano un atteggiamento amichevole nei confronti di gente come noi, appartenente alla seconda ondata che li ha spodestati. Mi piacerebbe che uscissero allo scoperto, cosi potremmo scoprire qualcosa sul loro conto prima di rischiare un atterraggio.
— Forse non sanno che siamo qui — disse Pelorat.
— Noi lo sapremmo, se i ruoli fossero invertiti. Quindi devo presumere che se esistono e probabile che cerchino di mettersi in contatto con noi. Potrebbero addirittura affrontarci ed attaccarci.
— Ma se fossero tecnologicamente avanzati e ci attaccassero, forse noi saremmo impotenti e non…
— Lo ritengo impossibile — l’interruppe Trevize. — Il progresso tecnologico non e necessariamente omogeneo. Puo darsi che in certi campi siano di gran lunga superiori a noi, ma e chiaro che non lo siano nel volo interstellare. Siamo stati noi, non loro, a colonizzare la Galassia, e in tutta la storia dell’Impero, che io sappia, non hanno mai lasciato i loro mondi e non ci hanno mai rivelato la loro presenza. Se non hanno viaggiato nello spazio, non possono avere compiuto seri progressi nell’astronautica. In tal caso, e impossibile che dispongano di una nave gravitazionale. In pratica siamo disarmati, certo, ma anche se ci inseguissero con una nave da guerra non riuscirebbero mai a raggiungerci… No, non saremmo affatto impotenti.
— Potrebbero essere progrediti nella mentalica. Forse il Mulo era uno Spaziale…
Trevize scrollo le spalle irritato. — Il Mulo non puo essere tutto. I gaiani l’hanno descritto come un Gaiano anormale. Si e anche detto che fosse un mutante accidentale…
Pelorat intervenne: — Volendo, si e anche ipotizzato… una ipotesi che non e mai stata presa in seria considerazione, sia chiaro… si e anche ipotizzato che fosse un manufatto meccanico: un robot, in altre parole, sebbene non sia stato usato questo termine.
— Se ci sara qualcosa che sembrera mentalmente pericolosa, dovremo fare affidamento su Bliss perche la neutralizzi. Bliss e in grado di… A proposito, dorme, adesso?
— Dormiva, ma stava agitandosi quando sono uscito.
— Si agitava, eh? Be’, dovra svegliarsi in fretta se succedera qualcosa. Pensaci tu, Janov.
— Certo, Golan.
Trevize torno a dedicare la propria attenzione al computer. — Una cosa che mi impensierisce sono le stazioni d’ingresso. Di solito, sono un segno sicuro che indichi su un pianeta la presenza di esseri umani tecnologicamente avanzati. Ma queste…
— C’e qualcosa che non va in queste?
— Parecchie cose. In primo luogo, sono molto antiquate: potrebbero avere alcune migliaia d’anni. Inoltre, non ci sono radiazioni, a parte le termiche.
— Cosa sono le termiche?
— Ogni oggetto piu caldo dell’ambiente circostante emette radiazioni termiche. E un marchio tipico universale, e consiste in una larga banda di irraggiamento che segue uno schema fisso in relazione alla temperatura. E appunto questo che le stazioni d’ingresso stanno emettendo. Se ci sono congegni funzionanti costruiti dall’uomo a bordo di quelle stazioni, deve esserci per forza una perdita di radiazioni che non siano termiche. Dal momento che sono presenti solo quelle termiche, possiamo presumere che le stazioni siano vuote, forse da migliaia di anni, o che siano occupate da persone in possesso di una tecnologia avanzatissima in questo settore, talmente avanzata che non si registra alcuna fuga di radiazioni.
— Forse — disse Pelorat — il pianeta ha un alto grado di civilta, ma le stazioni sono deserte perche il pianeta e evitato da tanto tempo dai Coloni della nostra specie che i suoi abitanti non si aspettano piu visite da parte di estranei.
— Puo darsi… O puo darsi che sia un tranello.
Bliss entro, e Trevize notandola con la coda dell’occhio disse burbero: — Si, eccoci qua.
— Vedo — disse Bliss. — E sempre sulla stessa orbita. Vedo anche questo.
Pelorat si affretto a spiegare: — Golan sta agendo con prudenza, cara. Pare che le stazioni d’ingresso siano deserte, e non siamo sicuri del significato di questo fatto.
— Non c’e motivo di preoccuparsi — fece Bliss indifferente. — Non ci sono segni di vita intelligente avvertibili sul pianeta attorno a cui siamo in orbita.
Trevize la fisso esterrefatto. — Cosa stai dicendo? Avevi detto…
— Ho detto che c’erano forme di vita animale sul pianeta, e ci sono infatti, ma dovresti saperlo che l’espressione vita animale non comprende necessariamente gli esseri umani.
— Perche non l’hai detto subito quando hai rilevato la presenza di forme di vita animale?
— Perche a quella distanza non ero in grado di stabilirlo. Riuscivo a stento a captare l’inconfondibile flusso dell’attivita neurale animale, ma data l’intensita minima non avrei saputo distinguere una farfalla da un essere umano.
— E adesso?
— Adesso siamo molto piu vicini, ed anche se credevi che io dormissi… no, non dormivo, od almeno, ho dormito solo un po’. Per usare un termine improprio, stavo ascoltando sforzandomi il piu possibile per cogliere qualsiasi segno di attivita mentale abbastanza complesso da rilevare la presenza di esseri intelligenti.
— E non hai captato alcun segno di intelligenza?
— Se non capto nulla a questa distanza, e impossibile che ci siano piu di poche migliaia di esseri umani sul pianeta — rispose cauta Bliss. — Se ci avviciniamo, potro fornire una stima piu precisa.
— Be’, allora il discorso cambia — disse Trevize, un po’ confuso.
— Credo proprio. — Bliss aveva un’aria chiaramente assonnata, e sembrava piuttosto suscettibile. — A questo punto puoi lasciar perdere tutte le analisi delle radiazioni, e tutte le tue deduzioni ed i tuoi ragionamenti, e chissa che altro. I miei sensi gaiani svolgono il lavoro con maggiore efficienza e affidabilita. Forse adesso capirai cosa voglia dire quando sostengo che sia meglio essere un Gaiano che un Isolato.
Trevize attese prima di ribattere, evidentemente nel tentativo di soffocare una reazione rabbiosa. Quando parlo, il suo tono era garbato, quasi formale. — Ti sono grato per le informazioni. Comunque, per ricorrere ad un’analogia, dovresti renderti conto che la prospettiva di migliorare il mio olfatto non sarebbe una motivazione sufficiente ad indurmi a rinunciare alla mia natura umana per diventare un segugio.
4
Ora vedevano il Mondo Proibito, attraversando l’atmosfera dopo avere superato lo strato di nubi. Aveva un aspetto curioso… sembrava un mondo rosicchiato dalle tarme.
Le regioni polari erano ghiacciate, com’era lecito aspettarsi, ma non eccessivamente estese. Le regioni montuose erano spoglie, con ghiacciai sparsi, ed anch’esse non erano granche come estensione. C’erano piccole aree desertiche, ben distribuite.
Mettendo da parte questi aspetti, il pianeta era potenzialmente bello. Le sue aree continentali erano ampie ma sinuose, formando lunghi litorali e distese pianeggianti costiere di dimensioni ragguardevoli. C’erano tratti lussureggianti di foreste tropicali e temperate, delimitate da praterie… eppure, in complesso, l’aspetto tarmato del pianeta era piu che evidente.
Disseminate tra le foreste c’erano aree semi-brulle, e le praterie erano punteggiate di zone aride.
— Una malattia della vegetazione? — si chiese Pelorat a voce alta.
— No — disse Bliss lentamente. — Qualcosa di peggio di una malattia, e piu permanente.
— Ho visto diversi mondi — osservo Trevize — pero non ho mai visto nulla del genere.