intersezioni ad angolo retto… Vedi? Vedi?… Non c’e nulla del genere nelle formazioni naturali: quella e architettura umana, segni di fondamenta e muri… sembra quasi che le strutture siano ancora in piedi sotto il nostro sguardo.
— Sara… — fece Pelorat. — Comunque sono solo rovine. Per compiere delle ricerche archeologiche, dovremmo scavare e scavare… Dei professionisti impiegherebbero anni interi per fare un lavoro accurato…
— Gia, ma noi non abbiamo il tempo per un lavoro accurato. Forse quello e il contorno di un’antica citta, forse qualcosa e ancora in piedi. Seguiamo quelle linee e vediamo dove ci conducono.
Fu in prossimita di un’estremita dell’area, in un punto dove gli alberi crescevano leggermente piu fitti, che trovarono dei muri ancora in piedi… o meglio, dei resti di muri.
Trevize disse: — Come inizio, puo andare. Atterriamo.
9. Affrontando il branco
5
La “Far Star” si poso ai piedi di una lieve altura, una collina che affiorava in una campagna generalmente piatta. Quasi senza rendersene conto, Trevize aveva ritenuto opportuno far si che la nave non fosse visibile per parecchi chilometri in ogni direzione.
Annuncio: — La temperatura esterna e di ventiquattro gradi; il vento soffia da ovest a circa undici chilometri orari, ed il cielo e parzialmente coperto. Il computer non dispone di informazioni sufficienti sulla circolazione generale dell’aria per una previsione meteorologica. Comunque, poiche l’umidita si aggira sul quaranta per cento, e improbabile che piova. Tutto sommato, pare che abbiamo scelto una latitudine od una stagione favorevole… il che e un vero piacere dopo Comporellen.
— Dal momento che il pianeta continua a… sterraformarsi — intervenne Pelorat — immagino che le condizioni meteorologiche subiranno una drastica trasformazione.
— Ne sono sicura — disse Bliss.
— Liberissima di esserne sicura — fece Trevize. — Abbiamo migliaia d’anni di margine. Per ora, e ancora un pianeta accogliente, e continuera ad esserlo finche saremo in vita ed oltre.
Mentre parlava, stava allacciandosi sui fianchi un’ampia cintura, e Bliss gli chiese trasalendo: — Cosa fai, Trevize?
— Frutto del mio vecchio addestramento in Marina — rispose Trevize. — Non scendo su un mondo sconosciuto disarmato.
— Intendi davvero portare delle armi?
— Certo. Qui a destra — Trevize batte su una fondina che conteneva un’arma massiccia dalla estremita tozza — c’e il mio disintegratore, e qui a sinistra — (un’arma piu piccola con una canna sottile priva di apertura) — ho la mia frusta neuronica.
— Due varieta di assassinio — replico Bliss disgustata.
— Una sola. Il disintegratore uccide, la frusta neuronica, no: stimola solo i centri nervosi del dolore, e provoca una sofferenza tale che quasi quasi sarebbe preferibile la morte, ho sentito dire. Fortunatamente, non ne hanno mai usata una contro di me.
— Perche le porti?
— Te l’ho detto: e un mondo ostile.
— Trevize, e un mondo deserto!
— Davvero? Non c’e una societa tecnologica, pare… ma se ci fossero dei primitivi in una fase post- tecnologica? Potrebbero essere armati di clave o di pietre, ma anche le pietre e le clave possono essere letali.
Bliss sembrava esasperata, ma abbasso la voce sforzandosi di mantenere un atteggiamento ragionevole. — Non percepisco alcuna attivita neuronica umana, Trevize. Per cui non esistono primitivi di alcun genere, ne post-tecnologici ne che so io.
— In tal caso non dovro usare le armi — disse Trevize. — Insomma, che male c’e se le porto? Mi appesantiranno solo un po’, ed e uno sforzo sopportabile dato che la forza di gravita in superficie e circa il novantuno per cento di quella di Terminus… Senti, la nave in quanto tale e disarmata, pero a bordo c’e una scorta discreta di armi portatili. Anche voi due dovreste…
— No — scatto Bliss. — Non faro alcun gesto che possa causare morte o sofferenza.
— Non si tratta di uccidere, ma di evitare di essere uccisi, se cogli la differenza.
— Sono in grado di proteggermi a modo mio.
— Janov?
Pelorat esito. — Su Comporellen non avevamo armi.
— Via, Janov, Comporellen non era un’incognita, era un mondo alleato della Fondazione. E poi siamo stati arrestati: se avessimo avuto delle armi, ce le avrebbero tolte. Vuoi un disintegratore?
Pelorat scosse la testa. — Non sono mai stato in Marina, vecchio mio. Non saprei come usare uno di quegli aggeggi, ed in caso d’emergenza non reagirei mai in tempo. Mi limiterei a scappare e… verrei ucciso.
— Non resterai ucciso, Pel — disse decisa Bliss. — Sei sotto la mia protezione. Io e Gaia proteggiamo te e questo eroe spaccone della Marina.
Trevize disse: — Ottimo, la protezione mi sta bene, ma non sto facendo l’eroe spaccone: voglio solo essere sicuro, il piu possibile, e se non dovro ricorrere all’uso delle armi saro felicissimo, te lo garantisco. Pero devo averle con me.
Batte affettuosamente sulle armi e continuo: — Ed adesso scendiamo su questo mondo, su questa superficie che forse non sente su di se il peso di esseri umani da migliaia d’anni.
6
— Ho l’impressione che sia abbastanza tardi — osservo Pelorat. — Eppure dalla posizione del sole dovrebbe essere circa mezzogiorno.
— Probabilmente — disse Trevize studiando il tranquillo panorama — la tua impressione dipende dalla sfumatura arancione del sole, un colore adatto ad un tramonto. Se fossimo ancora qui al tramonto vero e proprio, col cielo sereno, sicuramente vedremmo uno spettacolo di un rosso insolitamente scuro. Non so se lo troveresti bello o deprimente… Scommetto che su Comporellen il fenomeno era ancor piu accentuato, ma la in pratica siamo rimasti sempre al coperto.
Si giro lentamente, scrutando in tutte le direzioni. Oltre a quella luminosita strana, quasi subliminale, quel mondo o al meno quella parte di mondo aveva un odore tutto particolare… un odore leggermente stantio, ma per nulla sgradevole.
Gli alberi vicini erano di altezza media, e sembravano vecchi, con cortecce nodose e tronchi un po’ pendenti, forse a causa della direzione predominante del vento, forse a causa di qualche carenza del terreno. Erano gli alberi che conferivano un che di vagamente minaccioso all’ambiente o era qualcos’altro… di meno materiale?
Bliss chiese: — Cosa intendi fare, Trevize? Non saremo venuti fin qui solo per ammirare il panorama?
— In effetti, la mia parte dovrebbe essere proprio questa, forse. Propongo che sia Janov a esplorare la zona. In quella direzione ci sono delle rovine, ed e lui la persona in grado di giudicare il valore dei documenti che potremmo trovare. Janov e in grado di capire il galattico arcaico, immagino… io, no. Ed immagino che tu, Bliss, voglia andare con lui per proteggerlo. Io invece rimarro qui, a montare la guardia.
— A montare la guardia contro chi? Dei primitivi armati di pietre e di clave?