verso il centro spiccava una stella piu brillante di tutte le altre.

— Ci siamo! esulto Pelorat. — Ci siamo, vecchio mio: guarda com’e luminosa!

— Qualsiasi stella centrata sulle sue coordinate e luminosa — disse Trevize, cercando di frenare una eccitazione iniziale che avrebbe potuto rivelarsi infondata. — In fin dei conti, l’immagine e presentata ad un parsec di distanza dal punto esatto delle coordinate. Comunque, quella stella non e certamente una nana rossa, ne una rossa gigante… Aspettiamo i dati del computer.

Alcuni secondi di silenzio, dopo di che Trevize disse: — Classe spettrale G-2… Diametro 1,4 milioni di chilometri… massa 1,02 volte quella del sole di Terminus… temperatura superficiale 6.000 assoluti… rotazione lenta, poco meno di 30 giorni… nessuna attivita insolita, nessuna irregolarita.

— Non sono caratteristiche tipiche del tipo di stella attorno al quale orbitino i pianeti abitabili? — fece Pelorat.

— Si — annui Trevize. — Quindi, sono anche le caratteristiche prevedibili del sole della Terra. Se e la che e nata la vita, e logico che il sole della Terra rappresenti il modello ideale.

— Dunque ci sono buone probabilita di trovare un pianeta abitabile in quel sistema…

— Non c’e bisogno di fare delle ipotesi — disse Trevize estremamente perplesso. — Stando alla mappa galattica c’e un pianeta abitato… ma l’informazione e seguita da un punto interrogativo.

L’entusiasmo di Pelorat crebbe. — Proprio come era logico aspettarsi, Golan. Il pianeta abitato esiste, ma il tentativo di nascondere la cosa confonde i dati riguardanti il pianeta, lasciando nell’incertezza chi ha redatto la mappa del computer!

— No, non era affatto logico aspettarselo, ed e questo che mi preoccupa. Avremmo dovuto aspettarci ben altro. Considerando l’efficienza con cui i dati sulla Terra sono stati fatti sparire, chi ha redatto la mappa non avrebbe dovuto sapere che in questo sistema c’e la vita, men che mai degli esseri umani. Anzi, non avrebbe nemmeno dovuto sapere che il sole della Terra esista. I Mondi Spaziali non figurano nella mappa… Perche il sole della Terra dovrebbe esserci?

— Be’ comunque c’e. Che senso ha discuterne? Quali altre informazioni sulla stella sono riportate?

— C’e un nome.

— Ah! Quale?

— Alpha.

Una breve pausa, poi Pelorat esclamo smanioso: — Ci siamo proprio, vecchio mio! Questo nome e la prova decisiva… Pensa al suo significato!

— Ha un significato? Per me e solo un nome, un nome strano. Non sembra galattico.

— Non e galattico, infatti! E in una lingua preistorica della Terra, la stessa lingua in cui e arrivato fino a noi il nome del pianeta di Bliss, Gaia.

— E cosa significa Alpha?

— Alpha e la prima lettera dell’alfabeto di quella lingua antica. Questo e un punto su cui esistono documentazioni valide. Nei tempi antichi, a volte “alpha” era usato come simbolo dell’inizio, per rappresentare il “primo” di ogni cosa. Se un sole viene chiamato “Alpha” e implicito che debba trattarsi del primo sole. Ed il primo sole e quello attorno al quale ruota il primo pianeta che abbia dato origine alla vita umana… la Terra, no?

— Ne sei certo?

— Certissimo — annui Pelorat.

— Nelle antiche leggende non si parla di qualche caratteristica insolita del sole della Terra?

— No, quali caratteristiche insolite dovrebbe avere? E il sole modello per definizione, ed i dati forniti dal computer lo confermano, no?

— Il sole della Terra e una stella singola, vero?

— Be’, certo! Mi pare che tutti i pianeti abitati orbitino attorno a stelle singole.

— Lo pensavo anch’io — disse Trevize. — Il guaio e che la stella al centro dello schermo non e una stella singola, e doppia, binaria. La piu luminosa delle due stelle del sistema binario e in effetti un modello perfetto, ed il computer ci ha fornito appunto i suoi dati. Attorno a quella stella, pero, con un periodo di circa ottant’anni, ruota un’altra stella, che ha una massa pari ai quattro quinti della prima. Ad occhio nudo e impossibile vedere le due stelle come corpi separati, ma con un ingrandimento adeguato sono certo che la distingueremmo.

— Ne sei proprio sicuro, Golan? — fece Pelorat smarrito.

— Lo dice il computer… E se siamo di fronte ad una stella binaria, allora non puo essere il sole della Terra quello.

3

Trevize interruppe il contatto col computer, e le luci riacquistarono un’intensita normale.

A quella specie di segnale, Bliss rientro nella sala, seguita da Fallom. — Be’, che risultati ci sono?

Con voce incolore, Trevize rispose: — Un po’ deludenti. Nel punto dove mi aspettavo di trovare il sole della Terra ho trovato invece una stella binaria. Il sole della Terra e una stella singola, quindi le coordinate non corrispondono.

Pelorat chiese: — Ed adesso che si fa, Golan?

Trevize scrollo le spalle. — A dire il vero non mi aspettavo che le coordinate coincidessero con la posizione del sole della Terra. Nemmeno gli Spaziali colonizzavano i mondi secondo uno schema sferico esatto. Puo darsi che Aurora, il piu vecchio dei Mondi Spaziali, abbia inviato nello spazio a sua volta dei coloni, il che puo aver contribuito a deformare la sfera. E puo darsi poi che il sole della Terra non si sia mosso alla stessa velocita media dei Mondi Spaziali.

— Cosi la Terra potrebbe essere ovunque — fece Pelorat. — E questo che stai cercando di dire?

— No. Non proprio ovunque. La discrepanza non puo essere tanto grande. Il sole della Terra deve trovarsi in prossimita delle coordinate. La stella che abbiamo individuato con notevole precisione nel punto indicato dalle coordinate deve essere vicina al sole della Terra. E sorprendente… una stella vicina cosi simile al sole della Terra, se non fosse per il suo carattere binario… eppure…

— Ma allora dovremmo vedere il sole della Terra sulla mappa, no? Vederlo vicino ad Alpha, insomma…

— No, perche secondo me il sole della Terra non e riportato sulla mappa. E stato questo particolare a lasciarmi perplesso non appena abbiamo avvistato Alpha… Per quanto potesse assomigliare al sole della Terra, vedendo che era riportato sulla mappa ho sospettato subito che non fosse quello che cercavamo.

— Be’, perche non controlli le stesse coordinate nello spazio reale, allora? — intervenne Bliss. — Se vicino al centro apparira una stella abbastanza luminosa non riportata dalla mappa, una stella dalle caratteristiche simili ad Alpha, ma singola, potrebbe trattarsi del sole della Terra, giusto?

Trevize sospiro. — Se fosse come dici tu, attorno a quella stella troveremmo senza dubbio il pianeta Terra… sarei pronto a scommettere tutti i miei averi… Ma anche questa volta non me la sento di provare subito…

— Perche potresti fallire?

Trevize annui. — Comunque, concedimi solo un istante per riprendere fiato… poi faro uno sforzo e controllero.

E mentre i tre adulti si guardavano, Fallom si avvicino alla scrivania-computer e fisso incuriosita i contorni delle mani tracciati sul ripiano. Allungo una mano esitante verso quei segni, ma Trevize la blocco con un gesto brusco del braccio e con un altrettanto brusco: — Non devi toccare, Fallom.

Fallom ebbe un sussulto, e si strinse a Bliss.

Pelorat disse: — E una situazione che dobbiamo affrontare, Golan. E se non trovassimo nulla nello spazio reale?

— Saremo costretti a ripiegare sul piano precedente, ed a visitare gli altri quarantasette Mondi Spaziali.

— E se anche cosi non concluderemo nulla?

Trevize scosse il capo, seccato, quasi volesse scrollarsi di dosso quella prospettiva. Abbassando lo

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