Gli ci vollero venti minuti per scoprire che la partita si teneva in un piccolo parco lontano dalla strada principale. Mancavano ancora diverse settimane all’inizio del campionato, ma i calciatori della domenica non si preoccupavano del calendario, ne di altre bazzecole come l’allenamento e l’abilita nel gioco. Una squadra in rosso e una in giallo e una dozzina di matti che facevano il tifo, godendosela un mondo.
Thorne non avrebbe potuto sentirsi meglio, li in piedi a bordo campo a seguire la partita.
Di li a poco, avrebbe dovuto guardare organi espiantati da mani esperte e deposti su un vassoio… Adesso, pero, era ben contento di poter guardare una squadra in rosso e una in giallo, che si rincorrevano gridando e scalciando zolle di terra.
Thorne prese la sua birra e si volto. Tranne Russell Brigstocke, che aveva uno dei figli malato, e Yvonne Kitson, la maggior parte dei membri anziani della Squadra 3 era tutta li. Adesso che il caso aveva di nuovo priorita assoluta ed era stato trovato un secondo cadavere, chissa quando avrebbero avuto un’altra occasione di godersi una serata fuori.
Thorne non aveva intenzione di trattenersi a lungo. Era stanchissimo. Un drink, forse due, e poi a casa…
Erano seduti intorno a un paio di tavolini. Holland e Hendricks se ne stavano a un’estremita, con Stone e il sergente Sam Karim, che svolgeva mansioni di capufficio. Stavano giocando a “Scopa o Crepa”, un gioco che andava per la maggiore nell’Unita per i Reati Gravi. In pratica si trattava di scegliere tra due partner sessuali ugualmente poco desiderabili.
In quel momento l’alternativa tra Ann Widdecombe e Camilla Parker Bowles aveva scatenato un acceso dibattito. Phil Hendricks, urlando per farsi sentire, sosteneva che, in quanto gay, non si riteneva obbligato a scopare con nessuna delle due. Il suo punto di vista, alla fine, fu considerato valido e gli fu data la scelta tra Jimmy Savile e il sovrintendente Trevor Jesmond…
Il Roval Oak non aveva alcuna attrattiva speciale, a parte il fatto di essere il pub piu vicino a Becke House. E la presenza costante dei poliziotti sembrava scoraggiare avventori di altro tipo.
Thorne si guardo intorno. Era domenica sera e il locale era quasi deserto. A un tavolo vicino ai bagni era seduta una coppia. I due sembravano aver litigato e fissavano i bicchieri in silenzio. A parte le rumorose discussioni dello “Scopa o Crepa” e gli scatti metallici della
I presenti erano piu o meno gli stessi che poche ore prima si erano ritrovati nella sala delle autopsie. Phil Hendricks, un trio di assistenti dell’obitorio, un tecnico della scientifica, un fotografo, un operatore video, il poliziotto che era arrivato per primo al Greenwood Hotel (venuto a confermare ufficialmente che il cadavere era lo stesso da lui visto sul letto della stanza 313). E Thorne…
Nove persone in una stanza gelida, con le superfici lavabili e le canaline di scolo nel pavimento, nella quale perfino il lieve rumore di una mentina masticata rimbombava sulle piastrelle crepate. Una piccola folla in attesa che il cadavere di Ian Welch venisse privato del lenzuolo che lo copriva e sezionato.
Thorne aveva assistito a centinaia di scene del genere e, per quanto ormai ci si fosse rassegnato, aveva notato che ultimamente gli riusciva sempre piu difficile liberarsi di quelle immagini. Erano i particolari, le sensazioni impercettibili, le cose che lo disturbavano per giorni dopo ogni autopsia.
Si svegliava di colpo, con in testa il tonfo sordo di un cervello che cadeva in un recipiente di vetro. Lo schiocco delle mani sulla pelle, mentre si dava il dopobarba, gli rammentava quello delle dita che affondavano in quel cervello. Talvolta, al lavoro, l’acre mescolanza di sudore e odore stantio di cibo gli ricordava l’odore crudo della carne sezionata…
Nove persone in attesa, come ospiti imbarazzati di un party bizzarro, estranei gli uni agli altri.
Quel tremendo iato tra l’arrivo e il momento in cui cominciava ad accadere qualcosa…
Alla fine, Hendricks aveva scostato il lenzuolo bianco chiedendo al poliziotto, bianco come il lenzuolo, di confermare che si trattava dello stesso cadavere da lui visto quella mattina. L’agente, sforzandosi di reprimere un conato di vomito, aveva detto: «Si, e lo stesso».
E poi era cominciata tutta la procedura…
Holland ando al bancone per ordinare un giro di birre e Thorne prese il suo posto, accanto ad Andy Stone. Karim si allungo verso di lui, ansioso di coinvolgerlo nel gioco, ma, prima che potesse dire una parola, Thorne si era gia voltato verso Stone.
«Stupido gioco» commento quest’ultimo. A quanto pareva, doveva essersi gia scolato tre o quattro birre. «Se si trattasse davvero di scopare o crepare, uno scoperebbe chiunque, no? Percio che senso ha?»
Thorne tracanno un sorso di birra. «Devo dirti due parole su cio che e accaduto durante l’arresto di Gribbin» sussurro nell’orecchio di Stone.
Stone sembro riacquistare di colpo la sobrieta. «Stavo proteggendo la bambina. Non sapevo che cosa quel tipo avesse intenzione di fare…»
«Questo e esattamente cio che l’ispettore capo ha scritto nel suo rapporto, ma mi ha anche incaricato di dirti, in modo non ufficiale, che hai esagerato e che una cosa del genere non deve piu accadere. D’accordo?»
Stone fisso davanti a se, in silenzio.
«Andy?» Thorne bevve un altro sorso. Mezza pinta se n’era gia andata. «Nessuno ama particolarmente i tipi come Gribbin, ma dobbiamo rispettare certi limiti.»
«E che ce ne sono cosi tanti, come lui. Non capisco come possano essercene tanti in giro.»
«Senti…»
Stone si giro verso di lui e lo fisso. «Ho un amico nella Squadra per la Protezione dei Bambini, a Barnes. Mi ha raccontato di quella volta in cui hanno dato la caccia a un serial killer di bambini, in Scozia. Ne aveva gia ammazzati tre. Avevano un identikit e una donna aveva segnalato di averlo visto su una spiaggia. Allora hanno fatto un appello, chiedendo a tutti coloro che si trovavano li in vacanza di consegnare le foto che avevano scattato in quel periodo, nella speranza che in qualcuna di esse fosse stato casualmente ripreso anche quel bastardo.»
Thorne annui. Ricordava il caso, ma non sapeva dove volesse arrivare Stone raccontandoglielo.
«Bene, hanno ricevuto centinaia di pellicole. Le hanno sviluppate e si sono messi a esaminare le foto.» Stone sollevo il bicchiere, fissandolo per un attimo. «La donna non e riuscita a riconoscere l’uomo che aveva visto, ma la polizia ha identificato trentasei noti pedofili. Trentasei, in un solo fine settimana, su una sola spiaggia…» Stone fini la sua birra. «Devo andare in bagno.»
Thorne lo osservo allontanarsi e fini la sua birra. Decise che sarebbe stato meglio per lui tornare a casa in metropolitana, lasciando la Corsa nel parcheggio di Becke House.
Il resto della serata trascorse tranquillamente. Thorne riscosse un certo successo con un paio di barzellette del padre.
Holland ebbe una discussione con Sophie sul cellulare, accompagnata da smorfie a beneficio dei ragazzi e battute sdrammatizzanti.
Nessuno riusci a scegliere tra Vanessa Feltz ed Esther Rantzen. Holland ebbe un’altra conversazione con Sophie, poi spense il cellulare. Thorne scommise dieci sterline con Hendricks che lo Spur avrebbe superato l’Arsenal nella classifica della stagione successiva. Hendricks, dopo una birra di troppo, rivelo che Holland aveva suscitato fantasie in diversi suoi amici gay…
Stone afferro Thorne per un braccio, mentre uscivano dal pub nella notte calda.
«Il mio amico mi ha raccontato anche un’altra cosa. Hanno arrestato un tizio che aveva la casa tappezzata di foto di bambini, scaricate da Internet. E il tizio ha detto che visitava quei siti nella speranza di trovare, un giorno, le foto che avevano scattato a lui…» Thorne cerco gentilmente di liberarsi dalla stretta, ma Stone sembrava non voler mollare la presa. «Queste sono soltanto balle» disse. «Stronzate, pretesti. Sono tutte menzogne, capo…»
Thorne entro in casa e si fermo nell’atrio comune, che condivideva con la coppia dell’appartamento al piano di sopra. Ritiro la posta, separando le bollette dai depliant pubblicitari delle pizzerie da asporto, e cerco nella tasca la chiave del suo appartamento.
Appena apri la porta, si rese conto di quel che era successo. Senti una corrente d’aria che non avrebbe dovuto esserci e il tanfo che essa portava con se…
Percorse a passi rapidi il corridoio, mentre Elvis gli si sfregava contro una gamba. Appoggio la
