nuca…
«Alan Franklin era un nome che avrebbe dovuto risultare familiare a chi di noi ha indagato sulla sua morte nel 1996. Il suo nome sarebbe dovuto emergere subito, al primo controllo di routine.»
Thorne sapeva che non c’era bisogno di chiedere spiegazioni, in quanto lei gliele avrebbe fornite spontaneamente di li a poco. Si dispose, dunque, all’ascolto, sentendo il formicolio che aumentava e si estendeva a tutto il corpo.
«Nel maggio del 1976, Alan Franklin era stato processato dal tribunale di Colchester e assolto. L’accusa era di violenza carnale.»
Thorne lascio andare lentamente il fiato. «Gesu…»
In seguito, quando Thorne e la donna che in un primo momento aveva scambiato per la madre di Holland impararono a conoscersi meglio e ad apprezzarsi a vicenda, Carol Chamberlain gli confesso che quello era stato uno dei momenti che piu le erano mancati, nei suoi anni da pensionata. Il momento in cui, fissando Thorne, prima di rivelargli il particolare piu importante di tutti, aveva dovuto fare uno sforzo enorme per non sorridere.
«Alan Franklin era accusato di aver violentato una donna di nome Jane Foley.»
Parte Terza
NULLA DI MALE
CAPITOLO 17
Era una storia terribile di vite spezzate.
Una settimana dopo la visita di Carol Chamberlain, Thorne si stava dirigendo verso Braintree su un’auto sostitutiva fornitagli dalla compagnia di assicurazioni, una Laguna che in quel momento era guidata da Holland. Il silenzio che li accompagnava durante il viaggio era particolarmente pesante. Thorne sperava solo che i pensieri di Holland fossero meno cupi dei suoi.
Una storia terribile…
Jane Foley era stata violentata da Alan Franklin. Thorne ne era convinto, ma se l’abuso non era stato provato allora, difficilmente la verita sarebbe venuta a galla adesso, a distanza di oltre venticinque anni. Cio di cui nessuno dubitava, allora come adesso, erano gli atti brutali compiuti dal marito di Jane, Dennis, ai danni della moglie e di se stesso, il 10 agosto 1976.
Thorne probabilmente non avrebbe mai saputo per certo cos’era accaduto in quella casa, tra quelle due persone. Ma sapeva che avrebbe trascorso molto tempo a immaginare quei momenti: il terrore di Jane Foley vedendo il marito avvicinarsi a lei; il senso di colpa e l’angoscia di un uomo che ha appena commesso un omicidio e che, con le mani ancora sporche di sangue, fa un cappio con un cavo da traino e se lo stringe intorno al collo.
E, poi, c’era la cosa peggiore di tutte: i due bambini che trovano i corpi dei genitori e non capiscono…
Thorne ebbe un piccolo soprassalto, quando Holland batte il palmo delle mani sul volante. Aprendo gli occhi, vide che il traffico si muoveva lentissimo. Era cosi da quando avevano lasciato l’M11. Non avrebbe dovuto esserci un ingorgo, di sabato mattina, eppure c’era.
«Merda» disse Holland. Era la prima parola che pronunciava da piu di un’ora.
Oltre che dal pensiero di cio che era accaduto tra Jane e Dennis Foley, Thorne era tormentato anche da una riflessione parimenti amara e triste: aveva sbagliato tutto.
Si trovava nel piu grande casino che gli fosse mai capitato e, per dirlo lui, doveva proprio essere enorme…
Carol Chamberlain pensava che gli uomini che nel 1996 si erano occupati del caso Franklin non avessero controllato il suo nome nell’ufficio del Registro Generale. Cio avrebbe rivelato il suo coinvolgimento nel caso dello stupro di Jane Foley vent’anni prima.
In realta, era un fatto documentato che quegli uomini avevano telefonato all’ufficio del Registro Generale. Quello che, invece, non era documentato e che Thorne poteva solo supporre, era che l’impiegato idiota all’altro capo del filo avesse semplicemente saltato il nome di Franklin. Con un occhio al registro e l’altro al cruciverba, era passato al nominativo successivo. Un errore che era costato parecchio.
Ma l’errore di Thorne era costato ancora di piu.
Avrebbe dovuto controllare il nome di Jane Foley e non l’aveva fatto. A voler essere precisi, non sarebbe stato compito suo, ma per lui non faceva differenza. Quella responsabilita gli pesava addosso. Non aveva mai chiesto se su quel nome fosse stato fatto un controllo all’ufficio del Registro; la cosa non gli era sembrata importante.
Perche avrebbero dovuto controllare? Jane Foley non era forse il nome fittizio di una donna fittizia…? Jane Foley era una creatura di fantasia.
Thorne sapeva perfettamente che se lui, o chiunque altro, avesse effettuato quel controllo dopo l’omicidio di Remfry, Ian Welch forse non sarebbe stato ucciso. E, come lui, Howard Anthony Southern.
Il traffico riprese a scorrere. Holland innesto la seconda con uno scatto nervoso. «Quello che mi fa incazzare e che sono sempre gli incidenti piu stupidi a causare gli ingorghi.»
Il corpo della terza vittima era stato ritrovato in un hotel di Roehampton piu o meno alla stessa ora in cui quella donna della Squadra dei Ripescati era entrata nell’ufficio di Thorne con le sue importantissime informazioni. E poiche lei si trovava ancora li quando era arrivata la telefonata, Thorne l’aveva invitata ad accompagnarlo sulla
