«Dev'essere dura», affermo la donna, «credo che sia molto piu dura.»

«Che cosa?» domando Falcon, pentendosi subito di essere caduto nella trappola.

«Essere lasciato perche lei preferiva stare da sola.»

La risposta lo trapasso come un ago incandescente. Lentamente Falcon rialzo la testa.

La signora Jimenez si guardava intorno come se non fosse mai stata li.

«Sapeva che suo marito faceva uso di Viagra?»

«Si.»

«Il suo medico lo sapeva?»

«Immagino di si.»

«Lei deve essere stata consapevole dei rischi, per un uomo di piu di settant'anni.»

«Era forte come un toro.»

«Aveva perso peso.»

«Ordini del dottore. Colesterolo.»

«Doveva essere una persona molto attenta alla sua salute.»

«Lo ero io per lui, Inspector Jefe.»

«Come ristoratore, con tutto quel cibo in giro, avrei creduto che…»

«Assumo e dirigo io tutto il personale dei ristoranti», lo interruppe la donna. «Erano minacciati di licenziamento in tronco, nel caso gli avessero dato anche soltanto una briciola.»

«E stata costretta a licenziarne molti?»

«Sono sivigliani, Inspector Jefe, e, come probabilmente sa, i sivigliani raramente prendono qualcosa sul serio. Ne abbiamo persi tre prima che capissero.»

«Io sono sivigliano.»

«Allora deve aver vissuto altrove a lungo per acquistare la sua… severita.»

«Sono stato dodici anni a Barcellona, quattro a Saragozza e quattro a Madrid prima di tornare qui.»

«Non sembra una promozione.»

«Mio padre si era ammalato. Ho chiesto il trasferimento per stargli vicino.»

«Si e ripreso?»

«No. Non e riuscito ad arrivare al nuovo millennio.»

«Ma noi ci siamo gia conosciuti, Inspector Jefe», disse la donna, spegnendo il mozzicone di sigaretta.

«Allora non lo ricordo.»

«E stato al funerale di suo padre. Stiamo parlando di Francisco Falcon, non e cosi?»

«Non riusciva a crederci, vero?» ribatte Falcon, pensando: vediamo se questo ti fa cambiare tono.

«Era lui che cercava nelle foto?» domando la donna e l'uomo annui. «Non lo trovera. Non era il genere di celebrita di Raul. Non frequentava mai i nostri ristoranti, dubito che si conoscessero. Sono stata al funerale perche io lo conoscevo. Possiedo tre dei suoi dipinti.»

Falcon cerco di immaginare suo padre con Consuelo Jimenez. Gli erano sempre piaciute le donne attraenti, specialmente se compravano i suoi stupidi quadri… ma questa? Forse, pero, si sarebbe interessato a quella creatura che vestiva in modo vagamente eccessivo, con un rasoio al posto della lingua e una buona capacita di intuizione. La gente che comprava i suoi quadri in genere cercava di dire qualcosa di «intelligente». Come se ci fosse stato qualcosa di intelligente nella sua pittura. Consuelo Jimenez no. Lei avrebbe trovato parole diverse da dire a suo padre, avrebbe forse fatto un'osservazione personale, perfino tentato di scoprire il suo gioco, cosa che gli altri, sotto il riflesso abbagliante della sua fama colossale, non avrebbero mai osato fare. Si. Suo padre sarebbe stato attratto da lei. Senza alcun dubbio.

«Cosi era completamente coinvolta nell'attivita di suo marito?» domando.

«Che cosa ne e stato della casa in calle Bailen?»

«Ci vivo io. E lei lo saprebbe certamente se suo marito avesse qualche nemico, non e vero?»

«Ci vive da solo?»

«Proprio come mio padre», rispose Falcon. «Suo marito… deve aver calpestato parecchie persone prima di raggiungere la vetta. Probabilmente molti la fuori sarebbero…»

«Si, molti sarebbero contenti di vederlo morto, specialmente quelli che lui aveva corrotto e che ora sono liberi dal peso dei loro obblighi.»

Un'unghia indico con derisione l'estremita della galleria fotografica, quella dei funzionari.

«Se e al corrente di qualcosa… potrebbe essere d'aiuto.»

«Non mi dia retta, sto scherzando», disse Consuelo Jimenez. «Se ci fosse stata corruzione io non lo avrei saputo direttamente. Io dirigevo i ristoranti, curavo l'arredamento, mi occupavo delle decorazioni floreali, controllavo che i prodotti della cucina fossero di prima qualita. Ma, come puo immaginare anche senza aver conosciuto mio marito, non sono entrata mai in contatto nemmeno con una peseta di denaro vero e nemmeno ho mai trattato con la gente di potere, legale o no, che ha permesso a Raul di costruire, che gli assicurava le licenze e che faceva in modo che non vi fossero… imprevisti.»

«Percio e possibile che…»

«Molto improbabile, Inspector Jefe. Se c'e qualcosa di marcio in quel settore, nei ristoranti lo si avverte subito e nessun cattivo odore ha mai raggiunto il mio naso.»

Falcon decise di aver dato mano libera a quella donna troppo a lungo. Era venuto il momento che si rendesse veramente conto di cio che era accaduto in quella stanza, che smettesse di considerarla una notizia che non la toccava personalmente. Era tempo di farle cambiare idea.

«In questo istante stanno eseguendo l'autopsia sul corpo di suo marito. Dovremo poi recarci all'Instituto Anatomico Forense in modo che lei possa identificare il cadavere. Potra rendersi conto che l'assassinio di suo marito e stato del tutto insolito, il piu insolito che io abbia mai visto nella mia carriera.»

«Ho visto con i miei occhi il genere di produzione messa in scena dall'assassino, Inspector Jefe. Per spiare in quel modo una famiglia bisogna essere profondamente disturbati.»

«Lei ha visto le ultime immagini della cassetta e forse non ha compreso cio che stava vedendo. Suo marito si stava intrattenendo con una prostituta, qui, ieri sera. L'assassino ha filmato tutto. Crediamo che sia entrato nell'appartamento molto tempo prima, verso mezzogiorno, approfittando dell'autoscala della ditta di traslochi, e che si sia nascosto qui, aspettando il suo momento.»

La donna spalanco gli occhi. Afferrato il pacchetto di sigarette, ne accese una e si passo una mano sulla fronte.

«Sono stata qui ieri pomeriggio con i miei figli prima di andare all'hotel Colon», disse, in piedi ora, camminando su e giu davanti alla scrivania.

«Abbiamo trovato suo marito seduto su quella sedia», spiego Falcon, senza staccarle gli occhi di dosso. «Gli avambracci, le caviglie e la testa erano stati legati alla sedia con un filo elettrico. Era scalzo, perche i calzini erano stati usati per imbavagliarlo. Lo avevano costretto a guardare qualcosa sullo schermo, qualcosa di cosi orribile che lui ha lottato con tutte le sue forze per cercare di sottrarsi.»

Mentre parlava Falcon si rese conto che cio era vero soltanto in parte: l'orrore sullo schermo probabilmente era stato l'inizio, ma Raul Jimenez era stato indotto a dibattersi convulsamente perche, risvegliandosi dalla sua agonia, aveva scoperto che un pazzo gli aveva asportato le palpebre. In quel momento doveva aver compreso di non aver piu niente da perdere e aveva cominciato a lottare disperatamente finche il cuore aveva ceduto.

«Che cosa era stato obbligato a guardare?» domando la signora Jimenez confusa. «Io non ho visto…»

«Cio che ha visto conteneva una certa dose di orrore che la toccava personalmente, sapere di essere spiati da i brividi, ma non e certamente cosi orrendo da spingere all'automutilazione pur di non dover guardare.»

La donna, che era tornata a sedersi dritta sulla poltrona, le ginocchia strette come una bambina beneducata, si sporse in avanti e si afferro le caviglie, ripiegandosi su se stessa.

«Non riesco a immaginare», disse dopo un po', «non riesco a immaginare niente di cosi terribile.»

«Nemmeno io», ammise Falcon.

La signora Jimenez aspiro una boccata di fumo, poi lo sputo quasi ne fosse disgustata. Falcon la osservava, cercando un indizio di finzione nel suo atteggiamento.

«Non ci riesco», ripete la donna.

«Deve sforzarsi, Dona Consuelo, perche dovra ripensare a ogni minuto trascorso con Raul Jimenez e dovra dirmi anche tutto cio che sa della sua vita prima che vi incontraste, dovra dire tutto… a me e allora, forse, noi due insieme potremo trovare la piccola crepa, la…»

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