direttamente dalle Grandi Pianure, altri erano giunti dal nord e dall’ovest, ed erano carichi di ogni cosa, dalla lana alla ghisa alla polvere da sparo. Hostetter disse che altre carovane di carri venivano dall’Arkansas e dal grande paese che si stendeva a sud-ovest, e che altre carovane seguivano ancora l’antica pista attraverso le montagne, dai paesi di occidente. Tutte le provviste dovevano essere raccolte prima dell’inverno, perche Le Pianure erano un luogo ostile e crudele quando il vento del nord soffiava aspro, e l’unico passo che conduceva a Bartorstown era bloccato dalla neve.

Di quando in quando, in punti particolari, essi trovavano dei gruppi di uomini accampati, ad attenderli, e allora la carovana si fermava, e iniziavano le contrattazioni, e in un certo punto, dove un altro fiume si versava nel South Fork, e c’era un villaggio fatto di quattro case, altri due carri carichi di pelli e di carne essiccata si unirono alla carovana. E Len disse, quando fu sicuro di essere solo con Hostetter, senza orecchie indiscrete ad ascoltare:

«Questa gente non ha sospetti? Voglio dire, sulla nostra destinazione?»

Hostetter scosse il capo.

«Non ne hanno bisogno. Lo sanno.»

«Loro sanno che andiamo a Bartorstown?»

Len fisso l’altro, incredulo.

«Si,» disse Hostetter. «Ma non sanno di saperlo. Vedrai tu stesso, quando arriveremo la.»

Len non fece altre domande, ma riflette molto su quelle parole, e gli parve di trovarsi di fronte a una cosa priva di senso.

I carri rumoreggiarono pesanti nel caldo e nel riverbero abbagliante della sabbia. E nel tardo pomeriggio di un giorno nel quale le Montagne Rocciose parevano galleggiare azzurrine e nebbiose all’orizzonte occidentale, come una grande tenda impalpabile tirata per chiudere il cielo, si udi un grido improvviso, che veniva da molto piu avanti. Il grido venne passato di bocca in bocca, lungo tutta la carovana, di conducente in conducente, e i carri si fermarono pesantemente. Hostetter prese il suo fucile, e Len chiese:

«Cosa succede?»

Hostetter disse:

«Penso che tu abbia sentito parlare dei Nuovi Ismaeliti.»

«Si.»

«Be’, adesso stai per vederli.»

Len segui il gesto di Hostetter, che socchiudeva gli occhi per proteggersi dalla luce rosseggiante del tramonto. E alla sommita di una collina bassa e nuda egli vide un gruppo di persone, non piu di una cinquantina, riunite e intente a guardare in basso.

18.

Balzo a terra, imitando Hostetter. Il conducente rimase a cassetta, in modo da poter spostare il carro per formare una linea di difesa, se fosse venuta la necessita. Esau li raggiunse, insieme ad alcuni altri uomini, e al vecchio dagli occhi penetranti e dalle spalle poderose, che si chiamava, come Len aveva scoperto piu tardi, Wepplo. Quasi tutti erano armati di fucili.

«Cosa facciamo?» domando Len, e il vecchio rispose:

«Aspettiamo.»

Aspettarono. Due uomini e una donna scesero lentamente dalla collina, e il capocarovana si fece avanti, altrettanto lentamente, per incontrarli, seguito da mezza dozzina di uomini armati, che gli proteggevano le spalle. E Len spalanco gli occhi.

Le persone riunite sulla collina erano una consorteria di spaventapasseri, figure grottesche formate da vecchie ossa e da strisce di cuoio scolorito. C’era qualcosa di orribile, nell’accorgersi che tra di essi c’erano dei bambini, che guardavano con occhi pieni dell’usuale meraviglia dei bambini gli stranieri e i carri. Vestivano di pelli di capra, proprio come la Bibbia raffigurava la veste di Giovanni Battista, o lunghe vesti di semplice stoffa bianca e sporca, che parevano semplici lenzuoli. I capelli erano lunghi, e scendevano disordinatamente sulle spalle e sulla schiena, e gli uomini avevano delle barbe incolte, che arrivavano quasi alla cintura. Erano magri, scheletrici, e anche i bambini avevano un aspetto selvaggio e famelico. Gli occhi erano profondamente scavati, e forse era soltanto un effetto prodotto dal sole basso sull’orizzonte, ma Len ebbe la netta impressione che i loro occhi ardessero e bruciassero di una luce propria, come gli occhi di un cane idrofobo che un giorno aveva visto a Piper’s Run.

«Ci attaccheranno?» domando.

«Ancora non si puo dire,» rispose Wepplo. «A volte si, a volte no. Dipende.»

«Dipende?» domando Esau. «Da che cosa?»

«Dal fatto che siano stati ’ispirati’, oppure no. Generalmente, si limitano a vagabondare nei deserti, e a pregare, e a fare molto santo digiuno. Ma poi, improvvisamente, uno di loro comincia a urlare, e a sbavare, e si getta a terra torcendosi e scalciando, e questo e un segno che essi sono stati colpiti dallo speciale favore del Signore. Cosi tutti gli altri cominciano a ballare e a urlare e a fustigarsi con rami spinosi o staffili… gli staffili, vedete, sono l’unico oggetto personale che la loro religione permette loro di possedere… e quando si sono lavorati l’un l’altro a questo modo, arrivando al grado di cottura giusta, si riuniscono e scendono a massacrare qualche agricoltore che ha offeso il Signore riempiendosi la pancia di cibo e proteggendo la sua famiglia con un solido tetto. Quando sono ispirati, sono imbattibili, come macellai, con delle vittime umane.»

Len rabbrividi. I volti degli Ismaeliti lo riempivano di spavento. Ricordava i volti dei contadini, quando avevano marciato su Refuge, e ricordava lo spavento provato di fronte alla loro ferrea determinazione. Ma erano stati differenti. Il loro fanatismo esplodeva solo quando era provocato. Questa gente, invece, viveva di fanatismo, per il fanatismo, e lo serviva, con assoluta dedizione, senza ragionare, senza pensare.

Spero con tutte le sue forze che gli Ismaeliti non decidessero di attaccare.

Non attaccarono la carovana. I due uomini e la donna dall’aspetto scarmigliato e selvaggio… la donna era una creatura ossuta, i cui spigoli apparivano attraverso il sudario che le copriva il corpo, e una massa di capelli neri che le coprivano le spalle… erano troppo lontani, perche si potessero sentire le parole, ma dopo qualche minuto il capocarovana si volto, e parlo agli uomini che si trovavano alle sue spalle. Due di costoro ritornarono ai carri. Si diressero verso un carro particolare, e Wepplo grugni.

«Niente massacro, questa volta. Vogliono soltanto un po’ di polvere.»

«Polvere da sparo?» domando Len, incredulo.

«A quanto sembra, la loro religione non li obbliga a morire, letteralmente, di fame, e ogni loro gruppo… questo e solo uno dei molti gruppi che vagano nei deserti… possiede due fucili. Ho saputo, pero, che non hanno mai sparato a un vitello, o a una mucca tenera e giovane, ma soltanto ai vecchi tori, che sono abbastanza coriacei da mortificare la carne di chiunque.»

«Ma la polvere da sparo!» disse Len. «Non se ne servono, poi, anche contro gli agricoltori?»

Il vecchio scosse il capo.

«Uccidono con i coltelli e con le unghie, quando uccidono. Suppongo che, in questo modo, siano piu vicini al loro lavoro. Inoltre, hanno pochissima polvere da sparo, il minimo sufficiente per sopravvivere.» Indico i due uomini, che stavano ritornando verso la collina portando una borsa piena a meta. Un lieve suono, per meta lamentoso e per meta imperioso, giunse dal secondo carro verso il fondo, rispetto a quello dove si trovavano, ed Esau disse:

«Oh, Signore, e Amity che mi sta chiamando. Probabilmente e spaventata a morte.»

Si volto, e ando immediatamente da quella parte. Len rimase a osservare i Nuovi Ismaeliti.

«Da dove vengono?» domando, cercando di ricordare quello che aveva sentito dire sul loro conto. Erano una delle primissime sette nate dopo la Distruzione, e una delle piu rigorose ed estremiste, ma non ne sapeva molto di piu.

«Alcuni erano gia qui, fin dall’inizio,» disse Hostetter. «Sotto altri nomi, naturalmente, e non cosi pazzi, perche la pressione della societa li teneva sotto controllo, ma erano comunque un seme molto fertile anche prima della Distruzione. Altri vennero qui, spontaneamente, quando il movimento dei Nuovi Ismaeliti prese forma, e comincio veramente a funzionare. Moltissimi altri vennero ricacciati dall’Est, essendo dei naturali provocatori di guai che la gente normale desiderava allontanare il piu possibile: di paese in paese, vennero respinti in questa che, dopotutto, e la loro terra naturale.»

La piccola borsa di polvere da sparo cambio di mano. Len disse:

«Con che cosa la pagano?»

«Con niente. Comprare e vendere sono il contrario della santita, e poi, non avrebbero niente da offrire. A pensarci bene, non so per quale motivo, alla fine, gliela diamo. Penso,» continuo Wepplo, «Che si tratti soprattutto dei bambini. Vedi, qualche volta se ne trova uno tra i rovi, smarrito, proprio come il cucciolo di un lupo della prateria; se lo si trova in tempo, e lo si alleva bene, diventa come tutti noi, magari anche piu intelligente. Pensare che quei bambini muoiano di fame non fa piacere a nessuno. Cosi diamo la polvere da sparo.»

La donna sollevo le braccia, anche se Len non riusci a capire se questo fosse stato in segno di benedizione o di maledizione. Il vento agito i lunghi capelli neri, rivelando il volto, e Len scopri con stupore che era giovane, e avrebbe potuto essere graziosa se le guance non fossero state cosi scavate, e gli occhi cosi febbrili e folli. Poi la donna e i due uomini salirono di nuovo in cima alla collina, e cinque minuti piu tardi se ne andarono tutti, nascosti dalle gole e dalle cime sabbiose. Ma quella notte gli uomini di Bartorstown raddoppiarono le guardie.

Due giorni piu tardi riempirono di acque ogni borraccia, secchio o barile, e lasciarono il fiume, dirigendosi verso sud-ovest, in una terra deserta e vuota, bruciata dal sole, battuta dal vento, e secca come un vecchio teschio. Stavano salendo, ora, verso distanti bastioni di roccia rossa con masse confuse di cime che si levavano azzurre e lontane piu oltre. I muli e gli uomini faticavano insieme, avanzando lentamente, e Len imparo a odiare il sole.

Guardava le lontane vette crudeli e aspre, e si poneva domande prive di risposta. Poi, quando l’acqua fu quasi finita, giunsero a una rossa scarpata che curvava verso occidente, e nella quale c’era un’apertura larga come due carri, e Hostetter disse:

«Quello e il primo passo.»

Entrarono in fila nel passo. Il terreno era liscio come una strada artificiale, ma era ripido, e tutti camminavano a piedi, ora, per rendere piu agevole la fatica dei muli, eccettuata Amity. Dopo qualche tempo, senza un ordine percepibile, e senza qualsiasi ragione evidente, si fermarono.

Domando il perche.

«Una normale precauzione,» disse Hostetter. «Non siamo generalmente invasi dai visitatori, come potrai immaginare osservando il paesaggio, ma nemmeno un coniglio puo entrare da questo passo senza essere visto, e la consuetudine e quella di fermarsi per lasciarsi osservare. Se qualcuno non lo fa, sappiamo immediatamente che si tratta di un estraneo.»

Len giro il collo, ma non riusci a vedere altro che rocce rosse. Esau camminava al loro fianco, e c’era anche Wepplo. Wepplo noto la perplessita dei giovani, e scoppio in una risata allegra:

«Ragazzi miei, vi stanno squadrando ben bene, in questo preciso momento, a Bartorstown. Si, proprio cosi. Vi studiano bene, e se non trovano di loro gradimento la vostra faccia, premono un bottoncino e, boom!» Spalanco le braccia, comicamente, e Len ed Esau si abbassarono istintivamente. Wepplo sogghigno di nuovo.

«Cosa volete dire, boom?» domando Esau, impermalito, guardandosi intorno con aria minacciosa. «Vorreste dire che qualcuno che si trova a Bartorstown potrebbe ucciderci qui? Siete pazzo!»

«E verissimo, invece,» interloqui con voce pacata Hostetter. «Ma non c’e niente da preoccuparsi. Sanno che ci siete anche voi.»

Len senti la schiena tramutarsi in un solo brivido di gelo.

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